Il piffero di montagna

"In relazione agli episodi sopra ricordati, Giulio Romani, avendone anche ricevuto mandato dalla segreteria nazionale e dal comitato esecutivo di First Cisl, ha provveduto a depositare una denuncia nei confronti del giornalista autore dell’articolo, dell’autore del titolo e dell’occhiello dell’articolo, del direttore responsabile del quotidiano “La Verità”, del direttore responsabile di “VicenzaPiù” e dei legali rappresentanti dei social che ne hanno ripreso la notizia in assenza di qualsivoglia verifica (Facebook, Twitter, il9marzo.it, Paolo Politi) e che hanno consentito l’attribuzione di offese gratuite da parte dei lettori (anch’essi da individuarsi in quanto responsabili del medesimo reato).
(dal comunicato stampa della First- Cisl "Mutuo da sogno e fake news, partite le denunce a giornali, social e blog", del 6 agosto 2018, consultabile a questo link)

Nell’agosto di quattro anni fa Giulio Romani aveva fatto annunciare alla First querela (anche) contro questo blog per aver ripreso dalla stampa la notizia del mutuo ottenuto a condizioni non sfavorevoli per l’acquisto di un appartamento. Noi credevamo, tanto pretestuosa era l’iniziativa, che fosse solo un annuncio non seguito dai fatti. Invece lui ha sporto non una ma due querele contro di noi, finite nel nulla con motivazioni che riconoscono la correttezza del nostro comportamento.

Resta però in rete il suo comunicato (v. sopra) che ci accusa di comportamenti illeciti, che senza che lui né la Federazione titolare del sito abbiano mai dato atto di come è finita la storia. Il che ci interessa poco, perché noi per raccontare come stanno veramente le cose abbiamo questo blog e la credibilità che si è guadagnato in sette anni e mezzo, e non abbiamo mai dovuto rimangiarci niente di quel che abbiamo raccontato.

In forza di questa nostra credibilità costruita nel tempo, abbiamo poi scritto che per quello stesso appartamento, per il quale il mutuo contestato ormai non c’è più (quindi la banca ha ritenuto che qualcosa di inopportuno ci fosse), esistevano altri problemi, relativi a attestazioni non veritiere. L’imputazione coatta per falso ideologico disposta dal giudice nei confronti di Giulio Romani risulta così essere un altro elemento a dimostrazione della nostra credibilità.

Qualcuno fra i commentatori di questo blog ci ha accusato di insistere su questioni personali e non rilevanti. Invece a noi la questione di un falso ideologico per avere dei benefici fosse rilevante. Per tre motivi.

Il primo motivo è che si tratta, appunto, della stessa vicenda per quale Romani ha presentato due querele contro di noi: cioè un mutuo che il massimo rappresentante di una federazione sindacale di lavoratori bancari ottiene da un importante controparte a condizioni non sfavorevoli (e poi revocato dall’istituto). Coinvolgendo nell’improvvida iniziativa giudiziaria anche la federazione che guidava all’epoca, come risulta dal comunicato sopra riportato. Quindi la rilevanza sindacale c’è, anche da questo punto di vista.

Il secondo motivo riguarda la difesa della credibilità di questo blog: dopo aver strombazzato ai quattro venti di aver sporto querela contro di noi, e dopo aver ignorato sistematicamente la nostra disponibilità ad ospitare eventuali smentite o altre precisazioni, né la First né il Romani hanno dato pubblicamente atto dell’archiviazione. Loro diritto comportarsi così nel proprio interesse, nostro diritto difendere la credibilità e la serietà di questo blog raccontando il seguito di quella stessa storia ed evidenziando così la non credibilità di chi ha agito in giudizio contro di noi.

Il terzo motivo, di evidente rilevanza sindacale, è che Giulio Romani è stato un campione della stagione in cui, regnante a Via Po 21 la signora Anna Maria, è stato fatto un uso ipocrita delle regole interne e della questione morale. Sanzionando chi, come Emilio Lonati, si era abbassato lo stipendio accusandolo per questo di mancato rispetto del regolamento (mentre chi se lo era alzato faceva carriera e faceva espellere Fausto Scandola per averlo raccontato), usando le ispezioni in modo strumentale per colpire le persone sgradite (come ha raccontato un operatore del settore intervistato da Report), magari con contestazioni di pochi centesimi per il parcheggio dell’auto mentre Pierangelo Raineri (308.000 di lordo previdenziale nel 2011) non riceveva alcuna sanzione (e poi entrava nel collegio dei probiviri, c’è da pensare per punire i fessi e premiare i furbi).

Di quella stagione di ipocrisia imperante, Romani è stato uno dei protagonisti, riuscendo in quello scorcio di tempo a mandare avanti il fallimentare progetto Aletheia broker. Un altro tema del quale ci siamo occupati in maniera credibile, un altro motivo per cui Romani ha cercato di colpire la nostra credibilità.

Per questo ha preso la via della giustizia contro di noi, annunciandolo ai quattro venti e poi reiterando l’iniziativa. Finendo però per fare la fine dei pifferi di montagna.

Quelli che andarono per suonare, e furono suonati.

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