3/ La seconda querela di Giulio secondo: cosa rischia il querulomane

Se nelle prime due puntate abbiamo parlato di fatti, e i fatti ci danno ragione a noi e smentiscono tutte le iniziative temerarie contro di noi, questa volta ci concediamo qualche ragionamento a cavallo fra dati di fatto e ipotesi. E vediamo quali conseguenze giuridiche potrebbe dover affrontare Giulio secondo in relazione ai fatti oggetto della sua iniziativa penale contro questo blog.

Cominciamo dal dire che il 21 novembre 2019 (più di tre mesi dopo la querela agostana, quando si era in pieno autunno ed il clima era cambiato) il comune di Verona (atto pg 394008 rif. 20440 racc. cv ai sensi dell’art. 44 lett. a del dpr 380/01 e all’art. 37 comma 4 del regolamento edilizio) presentava esposto/segnalazione alla procura della Repubblica di Verona per mancata esposizione del cartello di cantiere. Che non è una cosa banale come può sembrare ai profani (quali siamo anche noi, che ci interessiamo poco volentieri di edilizia dai tempi del matrimonio con la Filca combinato da via Po 21 e saltato all’Ergife, con conseguente commissariamento illegittimo e protervo e fine di una storia lunga e gloriosa di libertà anche dentro alla Cisl).

Il regolamento edilizio comunale vigente al momento dei fatti prevede che il comune deve segnalare ipotesi di reato di cui ad alcune leggi (la 241/90, il dpr 380/01, gli articoli 481 e 483 del codice penale). Se c’è stato un falso, ed il pubblico ufficiale ha concesso l’autorizzazione tratto in inganno dalla falsa attestazione, il rischio , oltre alla perdita di ogni beneficio, è il reato di falso ideologico. Se poi il comune di Verona avesse omesso di segnalarlo, questo non vuol dire che non possa averlo fatto chiunque altro. Anzi, ci stupiremmo se nessuno avesse preso l’iniziativa di un esposto.

Sempre sul piano penale, è utile ricordare, per completezza, che c’è chi ha già annunciato una contro-querela per calunnia; si tratta di Bruno Pighi, altro destinatario delle iniziative giudiziarie di Giulio secondo, del quale abbiamo pubblicato il comunicato della vittoria che trovate a questo link dopo l’archiviazione della querela contro di lui. In linea di principio è un’iniziativa che potremmo valutare anche noi, che siamo stati palesemente calunniati da chi ci ha presentato in atti giudiziari come gente che ha tempo da perdere per fare la guerra senza motivo a lui (invece di essere un blog che parla di democrazia e trasparenza sindacale). Si tratta di vedere se vale la pena perdere altro tempo con il personaggio, e cosa potrebbe portare questa iniziativa alla nostra causa politica, al di là del fastidio di avere a che fare con gli avvocati di uno che si crede più importante di quello che è.

Passando dal diritto penale a quello privato condominiale, è ovvio che i proprietari di “quel piccolo vano in più”, lesi nei loro diritti, potrebbero agire in giudizio e chiedere i danni per l’occupazione senza titolo dello spazio (avevamo scritto 15 metri quadri, ma da ulteriori accertamenti ne risulta qualcuno in più; questo perché non solo scriviamo la verità ma siamo anche prudenti nel raccontarla e ridimensioniamo i fatti piuttosto che ingigantirli).

C’è poi il profilo di diritto bancario, e qui torniamo a parlare delle vicende da cui tutto è partito.

Il fatto che l’occupante si sia dovuto ritirare dal vano invaso senza averne diritto implica che anche le pratiche del mutuo non erano regolari, a cominciare dal fatto che la perizia sul valore dell’immobile risulta sovrastimata e l’importo massimo da riconoscere è sbagliato perché la superficie reale dell’appartamento era inferiore di una ventina di metri quadri (che, trasformati in valutazione economica, non sono bruscolini; sono parecchio denaro prestato a tasso agevolta).

Inoltre la sospensione e l’annullamento delle concessioni edilizie avranno necessariamente determinato il mancato rispetto delle condizioni previste. Niente di più facile che l’istituto che gli aveva concesso il mutuo non abbia potuto rendere esecutivi gli accordi e procedere con erogazione finale e quietanza; e che il querulomane abbia dovuto sottoscrivere, diciamo due anni fa, un nuovo mutuo sulla base del nuovo progetto (senza “ quel piccolo vano in più”) con il Monte dei Paschi, la banca della quale è dipendente (e non è neanche il problema più grave di quell’istituto) restituendo i soldi che dovesse aver già avuto dall’altra banca.

Infine c’è il profilo interno alla Cisl, dove le regole di statuti, regolamenti, codici etici e quant’altro descrivono un dirigente sindacale praticamente perfetto, che deve comportarsi in maniera sempre trasparente, che deve essere corretto e inappuntabile in tutto, che non deve usare della propria posizione per trarre vantaggi personali o familiari (magari da chi è controparte), e che può essere sospeso se anche solo venga aperta un’indagine nei suoi confronti perché, fermo restando che nessuno è colpevole fino a sentenza definitiva, la tutela della credibilità dell’organizzazione viene prima dei problemi personali dei dirigenti.

Qui però il ragionamento si fa fortemente ipotetico: basti ricordare che di fronte all’indagine sulle aspettative di comodo nella Cisl Lombardia il segretario generale in persona, l’ineffabile dottor Sbarra dell’Anas, ha detto che bisogna rispettare la presunzione di innocenza (e quindi nessuno è stato sospeso, come invece lo statuto consiglia, diciamo così, di fare). Il che è una maniera di usare una cosa giusta ed un principio sacrosanto dell’ordinamento generale per coprire situazioni non chiare (ma abbastanza chiare da capire tante cose che Claudia Di Pasquale di Report ha ben raccontato) con una condotta omissiva contraria ai doversi dello status di segretario generale (che, se lo statuto contasse qualcosa, avrebbe avuto il dovere di agire a tutela dell’organizzazione, non a tutela dei feudatari alla testa delle strutture dell’organizzazione).

E allora, tornando a Giulio secondo, le cose sono due: se è ancora nelle grazie di qualcuno/a che conta, nessuno userà queste vicende contro di lui; se invece dovesse essere messo da parte (sospeso o semplicemente lasciato fuori da tutto in occasione del congresso) vorrà dire che è andato in disgrazia lui, o chi lo ha protetto finora dentro alla Cisl.

Ad ogni modo, contiamo sul fatto che non ci molesti più con iniziative giudiziarie pretestuose. Lui e tutti gli altri e le altre che, a Via Po 21 e numeri civici vicini, credono di spaventarci con querele pretestuose e liti temerarie.

Perché su questo terreno vinceremo sempre noi. E anche in maniera abbastanza facile.

(Fine)

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6 Commenti - Scrivi un commento

  1. Iscritto in uscita · Edit

    Sai che roba se venisse rieletto e poi avesse problemi giudiziari
    Ora chi lo vuole lo sa e si rende complice e poi non si lamenti se la cisl ne esce male.
    Comunque uno che agisce così per proprio interesse e accusa gli altri con false accuse non può essere affidabile e ricoprire incarichi moralmente è gravissimo.

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  2. Ex dirigente e ex iscritto cisl · Edit

    Ecco perché banca intesa lo ha scaricato
    Stiamo parlando dell’ex segretario generale dei bancari
    Bella figura della first nel settore
    Il segretario first attuale credo avrà un bel imbarazzo con l’abi le banche/assicurazioni e le altre sigle.
    Meglio tolgano il codice etico dal sito
    Vediamo se in first esistono uomini veri che chiedono le dimissioni o almeno la sospensione.

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  3. Simpatizzante informato · Edit

    Visti tutti quelli che ha sospeso o eliminato per cose simili o molto meno dovrebbe essere coerente.
    Ma visto quello che avete raccontato nonostante abbia subito una goleada e rischi la squalifica fifa a vita starà attaccato alla sedia il più possibile.

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  4. Iscritti cisl e magari dirigenti che leggete questo sito perché non scrivete e chiedete le dimissioni
    I russi protestano e vanno in galera e noi abbiamo più paura dei russi?
    Forrza coraggio

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  5. Spero a maggio di vederlo fare fagotto fuori da via po. Giulio ci troverai la fuori, a brindare alla tua (speriamo veloce) defenestrazione. In assoluto il peggiore di tutti

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  6. osservatore interessato · Edit

    patetico tentativo di salvare il … sostenendo di avere ragione e di aver querelato chi secondo lui lo accusa ingiustamente bisogna vedere se Sbarra gli crede

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