Ora parleranno gli avvocati

Appresa la notizia che anche la magistratura di Milano sta indagando su casi di abuso delle aspettative non retribuite in alcune strutture della Cisl in Lombardia (scriviamo “anche” perché un’indagine, di natura giornalistica, era già stata fatta da Report ed era stata definitiva nella sua inoppugnabilità; potete vederla a questo link) l’inadeguato segretario generale di via Po 21 ha emanato un comunicato in cui ricorda la presunzione di innocenza che vale per le persone indagate. Cioè, par di capire, ha già detto che non ci sarà alcuna iniziativa interna almeno fino al sigillo della Cassazione.

Certo, la presunzione di innocenza è scritta nella Costituzione; ma nello statuto della Cisl c’è scritto anche, senza contraddire in alcun modo il principio costituzionale, che il socio sottoposto a procedimento penale può essere sospeso cautelarmente, per il bene dall’organizzazione. Ma questa volta, ha già fatto capire il dottor Sbarra dell’Anas, non ci sarà alcuna iniziativa in tal senso della segreteria confederale. Che a tutela dei dirigenti che hanno fatto assumere a ditte amiche i sindacalisti da mettere in distacco per risparmiare i contributi, e così facendo avrebbero truffato l’Inps, si farà forte del diritto a considerarli non ancora colpevoli per un bel po’ di tempo. Il bene dell’organizzazione può aspettare.

D’altra parte già in occasione dell’indagine di Report lui come la signora Anna Maria si era richiamato ad un altro diritto fondamentale garantito dal nostro ordinamento; quando la giornalista Claudia Di Pasquale chiedeva a lui dell’assunzione presso l’Anas mentre era segretario regionale della Cisl in Calabia, o alla segretaria generale di allora i chiarimenti sui contributi in eccesso che la Cisl aveva versato all’Inps e che avrebbero potuto aumentarle la pensione, entrambi si erano avvalsi della facoltà di non rispondere. Facendo esattamente come l’indagato che può rifiutare di rispondere alle domande del magistrato se ritiene che tacere sia per lui più conveniente che parlare. E lo stesso hanno fatto praticamente tutti i dirigenti della Cisl, avvalendosi della stessa facoltà.

Per carità, tutti avevano diritto al silenzio. Solo che poi, quando i servizi andavano in onda mostrandone il rifiuto di rispondere e facendo fare a loro ed alla Cisl una pessima figura, per coerenza non avrebbero dovuto accusare Report di fare delle campagne di disinformazione e di attentare ai diritti sindacali. E ancor meno aveva senso la minaccia “ora parleranno gli avvocati”.

Bene, ora che uno degli argomenti trattati da Report, ossia l’abuso delle aspettative a danno dell’Inps, è oggetto di un’indagine della magistratura, gli avvocati di diversi dirigenti della Cisl avranno occasione di parlare veramente. Ma a loro difesa, e non come parte lesa.

E parleranno anche i magistrati, che qualche cosa hanno già detto. Ad esempio, hanno già citato un articolo dello statuto dei lavoratori – che anche noi nel nostro piccolo avevamo evocato più volte – che porta il numero 17 e che fa fa divieto alle imprese di sostenere le organizzazioni sindacali in qualunque forma.

Ed era ora che la magistratura si accorgesse di questo articolo.

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15 Commenti - Scrivi un commento

  1. Dopo anni mi dico che non può essere più un caso se tra le grandi sigle sindacali é sempre la cisl ha essere coinvolta negli scandali. Non possiamo più parlare di mela/ mele marce. Evidentemente é “sistema “ che la dirigenza avvalla o addirittura imbastisce.
    Da anni purtroppo unico obiettivo sono i denari e il potere, i lavoratori non contano. Contano le tessere ma non sono lavoratori: se va bene pensionati.
    E così poi non aderisce allo sciopero generale. Forse perché con tanti scheletri negli armadi é meglio non innervosire il governo ?
    Se la magistratura indagasse su più fronti, se gli organismi di vigilanza sulle attività parallele ( scopo di lucro, vedi ad esempio assicurazioni con agenzie, broker) vigilassero come si deve, se ci fosse controllo vero su numero tessere vs tesserati , temo che la Cisl scomparirebbe.
    Ma i cattivi sono sempre quelli di Report.

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  2. Non è solo la cricca guidata dalla nonna
    ma anche i mediocri che gridavano #iostoconlacisl
    organizzati da Guglielmino (che per Bonanni e D’Antoni avrebbe organizzato
    cose più efficaci)
    non già per difendere la gloriosa cisl (che non esiste piu’ da 30 anni)
    ma il loro posto fisso in Cisl perché non troverebbero altro e
    tra i quali, quelli che vengono dalla fabbrica farebbero (e fanno) qualsiasi cosa
    pur di non tornarvi. Anche sulla Lombardia diranno (chissà chi c’è dietro) e con la
    solita tattica sperimentata in questi anni
    sposteranno l’attenzione su “chi ha fatto la soffiata”.
    l’attenzione sul grande complotto. Le carte dell’inchiesta girano, io le leggerei.
    I pochi delegati della Cisl non ne possono più, restano quelli per cui
    “sabato vado a Roma col Freccia Rossa” altrimenti non hanno altro
    da raccontare agli amici.

    Ci sarebbe da ridere ma han distrutto tutto.

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    1. Tra i sindacalisti mediocri, c’è anche il bimbetto scappato dalla fim perché i suoi amichetti al “centro” (e qualche editore voce dei potenti di questo paese) gli avevano promesso un posto in Parlamento.
      Peraltro, il bimbetto in questi giorni ha sostenuto al 100% la linea cisl sullo sciopero generale.

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  3. Un’altra brutta pagina per la CISL. Magari diranno che la notizia è stata fatta uscire ieri, apposta, prima dello sciopero CGIL UIL, per metterla in cattiva luce. Purtroppo, anziché chiedere scusa per gli errori e prendere provvedimenti, ci si chiude a riccio, come i porcospini, sperando e sapendo che queste notizie durano lo spazio di un giorno, mentre nell’organizzazione, visto che siamo un sindacato pragmatico, si diffonde l’idea che tanto quello che conta sono i servizi che fanno gli iscritti. Gli ideali ed i valori non contano, non fanno fare iscritti !!!

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  4. Ex dirigente e ex iscritto cisl · Edit

    Per me e altri il principio di innocenza non è stato applicato.
    Mi hanno sospeso e non mi hanno permesso di difendermi rigettando tutti i ricorsi più che motivati e documentati perché come sospeso non avevo più diritti.
    Mi sono dovuto dimettere per difendermi dalla Cisl e dal segretario di categoria.
    Due pesi e due misure che le dichiarazioni sui giornali di oggi del segretario CISL dimostrano.
    Il criterio non è il bene del sindacato e il principio di prudenza ma se sei amico o ex amico o nemico. Uso le denunce querele e le indagini a seconda di cosa mi serve ecc.
    Serve una normativa di legge che obblighi i sindacati al bilancio vero come le società quotate e che trasformi i dirigenti sindacali in pubblici ufficiali con tutte le responsabilità civili e penali previste.
    Tutto ciò visti anche i finanziamenti statali che rappresentano un grosso introito per i servizi.

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  5. PUBBLICATO SUL SITO CISL IL 15 DICEMBRE 2021
    Comunicati stampa
    Il Consiglio di Amministrazione di PLURALE ETS ha eletto all’unanimità Loris Cavalletti, Presidente Nazionale di Anteas, nuovo Portavoce. Cavalletti, con alle spalle una lunga esperienza sindacale e nel volontariato, prende il posto di Anna Maria Furlan che è stata chiamata da FNP CISL a presiedere la Fondazione PMR dopo la scomparsa di Gigi Bonfanti. Il Portavoce guiderà dunque l’operatività della Rete Nazionale che raccoglie le associazioni nate nel solco della CISL – ovvero Anteas, Adiconsum, Anolf e Iscos – in coerenza con quanto richiesto dal Codice del Terzo Settore e valorizzando, in prospettiva, tutte le opportunità di un lavoro sinergico. In particolare, Cavalletti sarà da subito impegnato nel percorso di riconoscimento di PLURALE come Rete Associativa Nazionale nell’ambito del RUNTS.

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    1. Signore e signori, la Cisl fa tempo ha costituito “La Casa di Vetro” per i nemici degli amici e “La Casa di Vetro a Specchio” per gli amici degli amici. Prepariamoci con pop corn alla mano a vederne di belle: i cinepanettoni ed Una poltrona per due glie spicciano casa a questi…

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  6. osservatore disgustato · Edit

    ma come fa ad intervenire Sbarra se lui per primo non e’ in regola e che dire della Furlan che partecipa alle AGORA DEL pd E VIENE NOMINATA PRESIDENTE DELLA fONDAZIONE pmr ALLA FACCIO DELLA AUTONOMIA
    COME DICEVA QUEL POLITICO HANNO LA FACCIA COME IL————
    Se avessero un minimo di dignita’ si sarebbero gia’ dimessi e per quanto sara’ nelle mie capacita’ cerchero’
    di far dimettere il maggior numero di iscritti per ridurre al massimo la mangiatoia

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  7. https://www.fondazionepmr.it/index

    nella sede della Fnp. Un modo per dare stipendio, casa a roma. segretaria a chi ha una pensione d’oro. Ed é anche li incompatibile con le Agorà. Nel terzo settore han giudicato lei e “il sociale” qualcosa di difficile da abbinare.

    E quello che ha combinato continua a scatenarsi contro il povero Sbarra. Qui nel lazio se la gdf verificasse i distacchi, altro che Lombardia. E tutto perché lei ha litigato e trattato male tutto il mondo senza avere mai un idea. E a tutti fa capire che comanda lei e non Sbarra.

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  8. Qualcuno ci spieghi come fa ad essere credibile nei confronti dei lavoratori un tal sindacato. Chissa’ quali accordi portano a casa con un vizio di forma del genere..

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    1. osservatore disgustato · Edit

      spero che qualcuno prenda il coraggio a due mani e denunci questa situazione penso che aderiro’ alla Associazione di Pezzotta prender parola per lanciare una campagna contro la Furlan

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  9. Vale il dogma della presunzione di innocenza, ma alcuni degli interessati hanno gia’ ammesso la colpa mentre altri si avvalgono del diritto di non rispondere, che e’ un diritto ma quando una persona e’ innocente normalmente non vede l’ora di rispondere alle domande della magistratura anziche’ sottrarsi al confronto. E’ il caso di dirigenti di alto livello Femca regionale lombarda e nazionale che sono stati portati a Roma dalla allora neo eletta segretaria generale Femca naz Nora Garofalo sotto suggerimento del segretario Cisl nazionale Angelo Colombini, gia’ segretario generale femca lombarda nel 2014, gia’ segretario generale femca nazionale nel 2015 per poi lasciare nel 2017 alla suddetta Nora per approdare nella segreteria furlaniana dopo i servigi a lei resi nell’annientare l’accorpamento dell’industria. Ora, sappiamo bene che le finte assunzioni per risparmiare sui contributi pensionistici con i distacchi generalmente non sono pianificate dagli stessi distaccati ma dai segretari generali di categoria afferente.
    Dunque la questione e’: poteva il sig. Angelo Colombini, cosi’ come in precedenza il sig. Gigi Petteni, non sapere nulla a riguardo? Non avranno colpe da un punto di vista penale, ma moralmente per i famosi codici etici della Cisl dovrebbero almeno essere sospesi dal loro ruolo in attesa di una verifica interna che ovviamente non ci sara’ mai.

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