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Anche se è la sesta volta in poche settimane, nessuno ci convincerà a credere al boicottaggio.
Ed anche se questi episodi si verificano in coincidenza con la pubblicazione di alcuni post particolarmente polemici, questo non è un motivo per credere che non si tratti solo di coincidenze.
Non ci dimentichiamo infatti che la nostra è una battaglia per la certezza del diritto, per ripristinare il rispetto delle regole fondamentali della convivenza nella Cisl (a cominciare dal principio dell’autogoverno delle categorie e dalla regola che il potere di commissariamento non è, come sostengono i signori della Cisl-Probiviri, insindacabile ma sussiste solo nel rispetto delle regole stabilite dall’articolo 40 dello statuto della Cisl).
Fra i principi del diritto c’è anche che la buona fede si presume. Quindi noi presumiamo che anche i nostri avversari agiscano in buona fede e non compirebbero mai, anche se potessero, alcun atto di boicottaggio nei nostri confronti.
Naturalmente, come prevede la regola giuridica, la buona fede si presume fino alla prova del contrario.
