Io non c’ero. Questo è l’argomento forte, a quel che si è potuto sapere, nella memoria difensiva della dottoressa Daniela Fumarola, segretaria generale della Cisl, in risposta al ricorso contro lei ed altri presentato da Francesco Lauria davanti alla Cisl-Probiviri.
Per i pochi che non lo sapessero, la materia del contendere riguarda un colloquio per tentare di risolvere il contenzioso fra Lauria e l’azienda Cisl datrice di lavoro, avvenuto dalla sede nazionale di quest’ultima e che Lauria sostiene, in base alle contestazioni disciplinari che gli sono state poi rivolte, essere stato registrato a sua insaputa per usarlo contro di lui. Un colloquio che quindi sarebbe stato in realtà una trappola per precostituire i motivi del suo licenziamento. Come certi avvocati o, peggio, consulenti del lavoro insegnano a fare alle aziende.
L’intreccio fra gli argomenti presentati nei due procedimenti distinti, quello disciplinare e quello di giustizia domestica, non è senza conseguenze. Perché se il colloquio non è stato registrato, come l’azienda qui sostiene, allora le frasi che vengono contestate a Lauria non sono dimostrabili, e il procedimento disciplinare, almeno su questo punto, dovrà cadere. Se non ora, quando il licenziamento sarà impugnato in Tribunale. Se invece il colloquio è stato registrato, Lauria dice il vero sul punto, e gli altri mentono.
Ma su questo Daniela Fumarola, a differenza degli altri due esponenti dell’azienda Cisl coinvolti, può calare l’asso di briscola: io a quel colloquio non c’ero. Il che è esatto. E sarebbe perfino risolutivo se l’accusa rivoltale fosse quella di essersi prestata come addetta all’impianto di registrazione per predisporre materialmente l’intercettazione.
Se invece ci si riferisce alla responsabilità come datrice di lavoro, il discorso cambia. E lei si potrebbe trovare, nella migliore delle ipotesi, a scegliere se avallare ciò che è (o sarebbe) stato fatto in nome dell’azienda di cui lei ha la responsabilità, o scaricare i responsabili.
Molto più debole è l’altro argomento, implicito ma chiarissimo, della sua difesa (sempre se le informazioni ricevute sono corrette); ossia che a Via Po 21 e succursali varie non si intercetta nessuno e non si fanno le spiate.
Il che è una bugia. Anche se lei forse non lo sa. E comunque non c’era.
Giovanni M. per il9marzo.it
TRASPARENZA – Questo blog è stato finanziato con eur. 32.700 dalla Cisl che ha perso la causa per diffamazione intentata contro di noi ed ha dovuto pagare le spese.
Battista è quello che è riuscito a dire che “il regolamento economico Cisl era solo indicativo e non prescrittivo” e pertanto ci potevamo essere segretari che guadagnavano il doppio di quanto previsto dal regolamento. ci vuole stomaco……
Come abbiamo più volte spiegato, a Taranto, a Roma , come a Napoli come a Brescia, l’unica opposizione è il viagra e i suoi effetti collaterali.
Daniela non regge e Inizia ad attaccare il Governo mentre lei e sbarra premiano coloro che organizzano iniziative con FDI. Addirittura la Fim Cisl di Brescia. Che ormai è “una seconda casa” del segretario della fimcisl nazionale.
Scusa mi spieghi questa cosa della Fim di Brescia? Non mi è sembrato di vedere iniziative con Fdi.. e anche la questione del segretario
Visti i grandi complimenti fatti dal dott. Lauria al Romani detto da questo sito Giulio secondo, mi permetto di consigliare al dott. Lauria di leggere tutti gli articoli pubblicati sul soggetto da questo sito, compresi quelli dove vengono indicati i tribunali e i relativi riferimenti per andarsi a leggere nei documenti depositati informazioni forse utili ad esprimere, almeno su questo sito, un giudizio un po meno ….
Grazie
Personalmente penso che la segretaria faccia solo un po’ di sceneggiata visto il polverone che si è levato tra l’opinione pubblica. Tutta fuffa.
non entro nel merito della vicenda Lauria e ovviamente non commento fatti che conosco solo per letti e sui quali ci si fa una opinione….quello che posso dire è che in cisl si registra eccome e che gli ultimi solerti segretari eletti nell’era fumarola sono peggio della stasi che veniva citata tempo addietro….si registra dal territorio,dal regionale,fino a roma….e fanno fuori gli indesiderati
e se registrano i dipendenti? dopo avere accusato che a farlo è la cisl? Tutto va bene?
Il diritto del lavoro tutela il dipendente più del datore di lavoro. O no?
E la registrazione l’ha usata il dipendente o l’azienda?
E a te cosa sta bene?
qui non si tratta di valutare se qualcosa va bene a qualcuno. il problema è denunciare un comportamento che, al contrario, è stato compiuto dal denunciante.
è come se io denuncio di essere stato aggredito, nonostante abbia aggredito e ferito la persona denunciata (ovviamente è solo un paragone).
il diritto del lavoro tutela l’utilizzo della registrazione a fini difensivi, da chiunque compiuto.
ripeto: non mi interessa la polemica.
Non hai capito.
Se anche Lauria ha registrato la riunione, non è stato lui ad usarla per farsi licenziare. E chi lo ha licenziato non può aver usato la registrazione di Lauria.
Il paragone con l’aggressione è una stupidaggine giuridica.
E dire che il diritto del lavoro tutela in maniera uguale tutte e due le parti è una bestemmia giuridica (se fosse così sarebbe bastato il diritto civile).
non ho detto assolutamente che tutela allo stesso modo entrambe le parti. ho solo riferito che la registrazione è consentita ad entrambi. e quando si parla di uso difensivo, lo si riferisce anche alla tutela del “patrimonio” aziendale.
Per la verità avevi parlato di “aggressione”… che, nel diritto del lavoro, è possibile solo da una parte, ossia con il licenziamento disciplinare (l’ipotesi reciproca non ha senso).
Caro anonimo di Via Po 21, vedi il commento all’articolo Niente Politica. La registrazione illecita l’ha fatta la Cisl, quella legittima a tutela difensiva il dipendente.
Domani il collegio dei probiviri non potrà che espellere Fumarola, Battista e Spaggiari.
Caro anonimo di Via Po 21, vedi il commento all’articolo Niente Politica. La registrazione illecita l’ha fatta la Cisl, quella legittima a tutela difensiva il dipendente.
Domani il collegio dei probiviri non potrà che espellere Fumarola, Battista e Spaggiari.
La Cisl Probiviri non avrebbe potuto che dichiarare illegittimo il commissariamento della Fai …
Vero, ma voglio essere ottimista.
i probiviri verificano solo la legittimità formale del commissariamento. il tribunale no. e mi sembra che il tribunale abbia rigettato ricorso e impugnativa
Hai le idee confuse, e te le chiariamo:
– la “legittimità formale” del commissariamento di cui parli è quella di competenza dei probiviri che entro quindici giorni provvedono alla ratifica di legittimità o, di solito, lasciano passare il termine senza pronunciarsi e così lo ratificano implicitamente. Come è avvenuto anche nel caso di specie;
– ai probiviri è stato successivamente presentato un ricorso, sul quale il collegio si è pronunciato dicendosi incompetente, e però aggiungendo che il commissariamento era condivisibile per “l’ingovernabilità” della federazione; una decisione confusa, che è andata incontro alle critiche della migliore dottrina (v. Chiara Cristofolini, Profili organizzativi e trasparenza finanziaria dei sindacati rappresentativi, Franco Angeli 2021, p. 44, n. 60);
– la decisione del tribunale di Roma sul ricorso ex art. 700 e quella sull’impugnazione non sono entrate nel merito, ritenendo che dovesse essere attivato invece il ricorso ex art. 23 CC., quindi non c’è stato alcun respingimento nel merito ed è la decisione del tribunale a restare sul piano della (discutibile) legittimità formale di cui tu parli a proposito (e a sproposito) dei proiviri;
– questo blog ha pubblicato il ricorso ai probiviri contro il commissariamento e il vergognoso lodo; ti indichiamo il link così ti informi meglio e la prossima volta sei più preciso
https://www.il9marzo.it/?p=26