In questi giorni alla Fim sono invidiosissimi della Fai.
Mentre il Bentivogli Marco è alle prese con un rinnovo che non riesce a chiudere, la Fai ha rinnovato il secondo contratto nazionale in poco tempo.
“Dopo la strategica conquista del rinnovo del contratto nazionale dell’industria alimentare – annuncia stentoreo il dottor Sbarra dell’Anas – oggi portiamo a casa un ulteriore e importante risultato, siglando il nuovo contratto nazionale della cooperazione alimentare”.
E poi, giù la tititera sulla “centralità della contrattazione”, sulla “produzione di qualità”, la “bilateralità”, “l’inclusività” e altre belle parole che fanno rima grazie all’accento sulla “a”.
E pensare che c’era chi andava dicendo in giro che il commissario non capiva nulla di contrattazione! Che alle trattative avrebbe dovuto mandare qualcun altro! Che con lui la Fai sarebbe andata a rimorchio di Flai e Uila! Invidiosi, eccovi serviti!
E quel Chiarle della Fim di Torino, ve lo ricordate? Aveva osato dire che lo “strategico” contratto dell’industria alimentare per lui non era un esempio da seguire, e il commissario l’aveva rimbeccato con lo stile misurato e leggermente ironico che gli è tipico. Ma ora che potrà dire, questo povero Chiarle, dopo che non uno, ma addirittura due contratti nazionali sono stati sottoscritti?
E quel Bentivogli Marco, che si era permesso di fare il primo della classe pubblicando la sua dichiarazione dei redditi? E, quando richiesto, anche la busta paga senza aspettare che lo facessero Biancaneve ed i sette nani? Uno che, pur avendo distrattamente votato l’aumento del 40% ai massimi dirigenti della Cisl per permettere a chi non lo fosse stato di ritornare nella legalità (quattro su otto nella sola segreteria confederale), ha lasciato poi che il suo consiglio generale dicesse chiaro e tondo che quello era un trucco e che la Fim non l’avrebbe applicato! Cosa ha da dire oggi, di fronte a questi “strategici” successi?
E’ così, cara Fim. E’ inutile che vi arrampichiate sugli specchi. Grazie al commissario, stiamo meglio noi di voi!
Volete un consiglio per uscire dall’impasse? Fatevi commissariare anche voi! Date tutto il potere al dottor Sbarra dell’Anas, che ci pensa lui a farvi un bel contratto senza scioperi, un contratto “strategico” con dentro la “centralità”, la “bilateralità”, la “qualità”, la “legalità”, la “solidarietà”, la “felicità”, la “modernità” e tante altre belle cose in rima baciata, e magari anche musicabili (“tà-tà”).
Fatelo, se non per voi, almeno per noi. Perché altrimenti quello resta. E noi, perdonateci, ma non ce la facciamo più!