Ecco a che servivano i lavori a via Tevere 20

Ci eravamo chiesti un paio di volte a che servissero i lavori al primo piano di Via Tevere 20, sede nazionale della Fai, per rifare un saloncino che era stato rifatto da poco. Non era chiaro, infatti, perché un commissario, cioè una persona che non deve toccare il patrimonio della struttura commissariata se non per atti necessari al suo funzionamento, spendesse dei soldi della federazione per opere tutt’altro che urgenti e necessarie.

La risposta ora la sappiamo: c’era bisogno di una bella inaugurazione.

Nell’imminenza del congresso dell’Antonella, il dottor Sbarra dell’Anas, accompagnato dalla signora Anna Maria, segretario generale della Cisl, inaugurerà domani, 18 febbraio, davanti ai segretari regionali plaudenti il nuovo saloncino. Che non sarà il completamento della Salerno-Reggio Calabria, ma è pur sempre un “qualcosa” per far vedere che lui sì che è “uno che fa”.

Certo, se il problema della Fai, se i problemi che hanno portato prima al congresso dell’Ergife e poi al commissariamento, fossero stati poblemi di natura condominiale, ordinare i lavori del saloncino sarebbe stata una decisione impeccabile.

Ma se non fosse così, ci sarebbe da chiederne conto. Se non ora, ché non è possibile, almeno al congresso. Dove, se questo fosse stato un commissariamento legittimo, bisognerebbe chieder conto al commissario del suo operato. A cominciare dalle spese.

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