“I dati diffusi oggi dall’Ilo confermano l’importanza di dare continuità e stabilità al percorso dei rinnovi contrattuali e di mettere in campo una politica dei redditi incentrata sul valore delle relazioni sociali e industriali”. Così la dottoressa Fumarola (non è un’ironia, ma il titolo che le compete) ha commentato la notizia che tutti sappiamo da tempo: l’Italia soffre perché i salari sono fermi (e quindi, in termini reali, vanno indietro). E l’Oil è solo l’ultimo in ordine di tempo a dirlo.
Ora, se i salari sono fermi da decenni vuol dire che il sistema attuale che li regola non va bene. O meglio, che andava bene quarant’anni fa, quando c’era un problema di frenare una dinamica che aumentava i salari nominali ma non quelli reali. E la risposta fu la politica dei redditi attraverso gli accordi (e il disaccordo del 1984) di concertazione (con tutti quelli dei decenni seguenti).
Ma oggi il problema è opposto: e quindi dire che ci vuole la “politica dei redditi” è come voler curare la pressione bassa con la medicina che aveva funzionato contro la pressione alta.
O forse il problema è un altro: negli anni ’70 si era creduto che il salario fosse una variabile indipendente nel senso che dovesse crescere senza riferimento alla produttività. Oggi i sindacati (non solo la Cisl) si comportano come se la variabile indipendente sia il freno ai salari (che poi diventa un freno alla stessa produttività) e preferiscono parlare di altro, chi dell’articolo 18 e del jobs act, chi della partecipazione.
Due errori uguali e contrari quello degli anni ’70 e quello degli anni ’20 del Duemila. Ma quello di oggi ha effetti più gravi e più durevoli perché quello di allora fu corretto presto da una classe dirigente di sindacalisti capaci almeno di rendersi conto dei problemi.
Mentre oggi si ostinano nello stesso errore da decenni, anche quando hanno la laurea.
il9marzo.it
I dati non stupiscono in quanto confermano ciò che già si sapeva. Oltre al modello contrattuale che non funziona più e anche in parte per colpa dei segretari di categoria che non esigono da anni il rispetto degli accordi interconfederali sulle partite sia dell’ ipca che degli arretrati per i periodi di vacanza contrattuale, c’è anche la questione dell’impoverimento dei contratti nazionali particolarmente per i giovani in conseguenza della soppressione in diversi contratti degli scatti di anzianità, degli orari di lavoro superiori agli anziani a parità di retribuzione, ecc. ecc.
Pertanto ci sarebbe da fare una vera analisi di ciò che è diventato il movimento sindacale in Italia, la Cisl in particolare.
tra l’altro con inflazione alta non c’è recupero di fiscal drag che taglia così due volte il reddito disponibile. Avere segretari di categoria formati al cepu non aiuta neanche a fare due conti.
Io giuro (…)
Pubblichiamo questo commento con le sole parole ammissibili, il resto lo abbiamo censurato perché si continua a non rispettare la regola che abbiamo dato agli ex Fim di non rompere le scatole con le loro guerre personalistiche di dieci anni fa.
Per cui, ad esempio, se ammettiamo le critiche alla nomina di Benaglia a presidente della fondazione Carniti, è perché si tratta una questione politica e attuale. Mentre scrivere che Bentivogli faceva questo o quest’altro di sbagliato, e a maggior ragione se si tratta di accuse alla persona senza alcuna rilevanza politica né attuale né passata, non va bene e quindi censuriamo perché questo blog è una cosa seria.
Infatti le nostre critiche a Bentivogli le abbiamo fatte dieci anni fa, quando voi stavate (quasi tutti) zitti e allineati. E ora non ci prestiamo a chi vuole screditare sul piano personale chi non ha più ruoli nell’organizzazione.
Continuano ad arrivare commenti molesti in cui fra l’altro, si accusa questo blog di pubblicare “insulti”. Ricordiamo che il Tribunale di Roma, in una causa promossa da Furlan Sbarra e Ragazzini anche a nome di Cisl e Fnp, ha deciso in maniera opposta, ed ha condannato i ricorrenti a pagarci un sacco di soldi.
Se volete, provate a farci causa anche voi, e poi vediamo quanto ci pagate.
Per non parlare della contrattazione di secondo livello che per lo più viene definita dalle controparti datoriali con parametri che non hanno nulla a che vedere con la reale distribuzione della ricchezza. E i sindacati siglano in bianco fingendo ai tavoli chissà quali negoziati. Anzi, in certe aziende la produttività va di pari passo con il cottimo per 300 euri annui legati pure alla malattia. Fatturati e utili netti alle stelle e premi produzioni esigui. Per forza che le retribuzioni si abbassano rispetto l’inflazione reale. Nemmeno nei panieri Istat vengono messi i beni di prima necessità significativi che son quasi raddoppiati negli ultimi anni. Invece si inseriscono beni non necessari soprattutto di carattere tecnologico i cui prezzi scendono una volta smerciati: Vien quasi da pensare che sia fatto apposta per generare un’inflazione virtuale di comodo rispetto quella reale.
Il sindacato pure vive in un mondo virtuale, si incontra con le controparti bypassando i lavoratori con le loro esigenze. È andata perduto il patto di fiducia ormai e si va avanti di inerzia.
in realtà hanno studiato alla link…….
chi ha qualcosa da dire, facesse denunce. Chi non le fa é perché ha molte cose da farsi perdonare e pensa che “sporcando” gli onesti si ripulisce.
le querele la cisl le ha fatte a Report. In sede penale e poi civile. Come sono andate a finire?
dal valdarno e da camogli per 2 anni a parlare male di calenda e renzi e ora si ritrovano la nonna con renzi e la fiumarola con calenda e confindustria.
vai con renzi in dissenso con slein e poi ti ritrovi renzi in linea con slein. Si rischia di capire che la politica non c’entra nulla. le poltrone si
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/05/io-molestata-dal-segretario-fim-cisl-manda-via-anche-lei/7940713/
Non conosco personalmente la situazione ma dall’articolo sembrerebbe che non sia stata allontanata ma in realtà non è stata confermata al congresso. Ci può stare. Se poi le elezioni congressuali siano state pilotate questo è un altro discorso.
Siamo d’accordo. Ma questo vorrebbe dire anche che conferme congressuali o meno sono vissute nell’organizzazione come punizioni o premi.
La democrazia sindacale dovrebbe essere un’altra cosa.
Esatto
Se chi va in tribunale per fare rispettare le leggi è fare un denuncia viene cacciata con rimozione del distacco il giorno dopo il congresso. Significa che la vittima delle presunte molestie é scaricata dalla Fim. Sarebbe utile capire che era presente allo spoglio dei voti del congresso dove non sarebbe stata eletta.
E’ gia successo in Fim , a Lucca , li con una decisione del reggente e del nazionale , senza passare dal congresso , che dovrebbe essere sovrano , come il consiglio generale , li mai convocato