Gigi Petteni aspirava.
Quando fece parte del complotto per defenestrare Bonanni, e quando voleva gli accorpamenti perché le federazioni dovevano “contare di più” (e quindi approvò il commissariamento della Fai, alla faccia del principio di non contraddizione ) lui qualche ambizione da numero uno ce l’aveva.
Di quell’aspirazione poi gli rimase solo la frustrazione, che lo ha portato più volte a intimare il silenzio a Pezzotta e a Bonanni che, da liberi cittadini, dicevano la loro (mentre lui andava senza problemi a parlare alle assemblee renziane, e non da semplice cittadino per dire la sua).
Naufragate le speranze sulla poltrona di via Po 21, dopo un po’ di tempo venne liquidato con la presidenza dell’Inas, e uno stipendio che non invidia quello ufficiale del segretario generale della Cisl, ma ha meno obblighi. In quella veste ne avevamo quasi perso le tracce, quando l’altra sera è riapparso in televisione. Per fare una brutta figura.
Petteni si è infatti presentato a Lo stato delle cose, su Raitre, per difendere l’Inas di fronte alle inchieste giornalistiche di quella trasmissione sui patronati. Inchieste che prima hanno riguardato l’Inca Cgil (secondo un’indagine ministeriale la sede di New York gonfia le pratiche; in Svizzera un responsabile ha frodato le pensioni di alcuni lavoratori) per poi passare all’Inas dell’Abruzzo. Dove un responsabile ora messo da parte ha mostrato i documenti da cui emerge che molte pratiche di pensione sono state contate due volte con conseguenti vantaggi economici per l’istituto a spese della collettività (qualcuno ci ha mandato il link di questi venti minuti, che potete vedere qui, e lo ringraziamo; chi vuole vedere tutta la puntata e le precedenti ha a disposizione Raiplay).
Quali sono stati gli argomenti difensivi dell’ex aspirante Pettani? Il primo è quello di dire, più o meno: noi abbiamo un modello organizzativo per evitare imbrogli. Un po’ come quando, davanti alle rivelazioni di Fausto Scandola, lui ripeteva il ritornello intonato dalla signora Anna Maria “lacislèunacasadivetro” (con i risultati che tutti sanno, e cioè che invece di abbassare gli stipendi fuori regolamento, Via Po 21 cambiò il regolamento anche a beneficio di chi protestava, e poi non ha protestato più).
L’altro argomento lo ha tirato fuori proprio alla fine, dopo che si è trovato davanti chi ha rivelato le irregolarità e i documenti che ne dimostrano l’attendibilità, e allora l’ha messa sul piano dei sentimenti: non dimentichiamoci del bene che hanno fatto i patronati quando c’era il covid! Il tipico argomento che non c’entra niente con il problema di cui si parla, ma che va bene come tappeto per nascondere ogni problema di immondizia.
Trucchi vecchi. Anche perché quando si va in televisione non puoi mica cavartela con le logiche da complotto di palazzo e le maldicenze sul conto degli altri sparse nei corridoi. Cose con le quali lui era arrivato ad aspirare alla poltrona da numero uno e poi ad incassare almeno la presidenza dell’Inas. E basta questo a capire che il problema delle organizzazioni non sono i modelli, sono gli uomini. Che possono essere all’altezza delle loro aspirazioni. Ma anche non esserlo.
il9marzo.it
in realtà, tranne lui, nessuno ha mai pensato che potesse fare il segretario generale. Fece solo per qualche minuto rumore prima dell’elezione di Furlan.
Ci spiegò a tutti di aver scritto lui il Jobs Act, la riforma costituzionale, l’Anpal, eccetera.
Però ci ha messo la faccia, peccato per quella frase sull’avere ottimi rapporti con gli ispettori.
chi conosce la cisl all’interno e in particolare personaggi come petteni sa che a prescindere dal singolo caso, mentono sapendo di mentire,all’inas sono in genere terorizzati da questo che quando arriva chiede soldi e pratiche,d’altronde deve sempre farsi un lauto compenso al di là che mirasse piu in alto…..chi non lo conosce come credo molti telespettatori hanno comunque visto che mente gli mancava la saliva in bocca e ha parlato di cose generali non dimenticando di disprezzare l’ex dipendente,che fino a prova contraria mostrava carte e non chiacchere generaliste…insomma la solita figuraccia di tanti personaggi cisl,da quello che diceva di non essere lui a tutti quelli che ancora si rimborsano e pagano lautamente ….per finire con INAS io spero non lo degradino troppo questa gentaglia,abbiamo bisogno di patronati seri che fanno mole di lavoro che qualsiasi cittadino non saprebbe fare,come al solito serve sempre sperare,ma….non cè mai fine al peggio
https://www.latinaoggi.eu/news/cronaca/305435/esami-tfa-corruzione-finita-male-tra-gli-indagati-anche-due-pontine.html
Se Petteni è il peggio non bisogna dimenticare che peggio ancora di lui all’Inas fu il siculo Nino, ricoperto d’oro da colei che disse della casa di vetro e che oggi bivacca muta nelle file del PD.
Intanto a latina la moglie del segretario generale Fim Lazio e la sorella sono state beccate con le mani nel sacco ( https://www.latinaoggi.eu/news/cronaca/305435/esami-tfa-corruzione-finita-male-tra-gli-indagati-anche-due-pontine.html)
Via Po cosa dice ? Anche questa volta assisteremo inermi e queste persone resteranno sempre lì ?
quello che organizzò il distacco fim lazio della portaborse di Baretta (in parlamento) a spese della Fnp.
(vedi report gennaio 2021).
Non mi e’ chiaro nella richiesta dell’ignoto osservatore chi dovrebbe inquisire Via Po se la sorella del segretario giustamente inquisita per aver cercato di acquisire in modo fraudolento un titolo di abilitazione o la cognata responsabile di aver recuperato la somma pagata senza alcun risultato .
Mi sorge il dubbio che nel mirino dell’ignoto osservatore piuttosto ci sia il segretario generale della fim del lazio che evidentemente non e’ simpatico al nostro amico che evidentemente e’
in buoni rapporti con il giornalista che ha pubblicato l’articolo . In questo modo la notizia principale non e’ il tentativo di truffa effettuato dalla scuola privata di Sora o l’universita di Cassino colpevole di svolgere i corsi abilitanti ma il coinvolgimento dele segretario della Fim .
Perche’ l’ignoto osservatore non denuncia l’accaduto ai probiviri della Cisl ovvero quali sono i
rapporti tra la Cisl scuola e la struttura privata di Sora ? Infine per che l’ignoto osservatore non ci mette la faccia ? Forse in questo moto saremmo meno disgustati.
Però Petteni la risposta più importante non l’ha data: quando gli è stato chiesto che ha fatto dopo essere stato contattato da quel bravo ex dirigente il quale gli ha presentato le irregolarità certificate. Se la risposta indirettamente data dal servizio televisivo è stata quella di allontanarlo di 150 km e non allontanare anzi licenziare in tronco chi giocava in patronato su lle doppie e triple pratiche… allora siamo indietro di oltre un decennio, il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Gli uomini migliori della Cisl o se ne sono andati o sono stati allontanati. Il presidente dell’Inas rappresenta ciò che è rimasto. Desolante
Ha fatto anche di peggio, se possibile, ha tentato con metodo mafioso di screditarlo adducendo ad un procedimento che hanno con lui, come a significare che è una semplice “vendetta “ e quindi costruita per screditare inas. Soliti metodi, che pagano dentro l’organizzazione, ma all’esterno dubito
Si quelli che per non farsi trovare con le mani nella marmellata , hanno svuotato notte tempo gli uffici oppure hanno fatto lavorare dei pugliesi che passano per strada al tritacarte per settimane ….chissà perché nessuno ha fatto causa , vertenza o altro …tutti fanno l’arcodicchio e via
Petteni ha detto chiaramente: il bravo inas è quello che ha ottimi rapporti con ispettore per far passare “di tutto e di più”.
una casta di nullità che per dire queste schifezze lo avrà anche elogiato per aver messo “la faccia”. per difendere un sistema malato. delegati sui luoghi di lavoro e operatori inas si vergognano di parlare con le loro famiglie grazie a questo schifo. La cisl ha 30.000 dipendenti, non meritano questo.
Chi si vergogna e sta negli organismi può denunciare e imparare a usare gli stessi , i dipendenti come per qualsiasi azienda se si vergognano possono andare altrove , c’è libertà nel 2025 in Italia.
Ti assicuro che scrivendo in un blog in forma anonima non sposterai una briciola dal tavolo
queste sono le parole della cricca che ha preso in mano la cisl. “non si sputa nel piatto dove si mangia”. in realtà ci si lavora. È un sindacato si dovrebbe battere per la libertà di espressione nelle aziende. In realtà la nega al suo interno in favore di chi ci “mangia” davvero.
Non mi stupisco della “partecipazione” di Petteni. Come farebbe, d’altronde, un dirigente Cisl a non partecipare? Andrebbe contro la parola d’ordine del sindacato moderno del secolo ventunesimo, enunciata ad ogni piè sospinto.
Da telespettatore ,si può osservare che Giletti ha attaccato l’INAS per par condicio con la CGIL. E’ del tutto evidente. Poi Il presidente che voleva distinguersi, d’accordo con il conduttore, dalla figuraccia fatta da Landini che fuggiva dall’intervistatore, però è incappato in alcuni svarioni. Il primo è che quasi ha fatto finta di non conoscere il sig. Guanciale al quale non rivolgeva, maleducatamente, né lo sguardo né la parola. E’ questo è tipico degli arroganti e non di chi rappresenta un sindacato che al primo posto mette il rispetto della persona. Il secondo è che quando ha sbraitato dicendo “puniremo i colpevoli degli errori” tutti si sono accorti che per il momento aveva punito solo chi denunciava gli errori e non chi li ha commessi.
Scontata e giusta la difesa generale dei lavoratori dell’Inas tra i quali ve ne sono tantissimi accoglienti e gentili. E’ il classico tentativo di dire: Attenzione vi attaccano, quando in realtà nessuno può disconoscere il valore e l’importanza del patronato e dell’INAS e dei suoi lavoratori. Ma questo non preclude il diritto di poter criticare i dirigenti e chi commette errori o mancanze gravi.
Soldi in cambio dell’ammissione al corso nello scandalo dell’Università di Cassino, coinvolta una sindacalista del settore scuola e la cognata https://search.app/6ap1GnCbV3tyj7CG8
le telefonate e i messaggi a petteni, bravo bravo
“hai difeso la cisl” in realtà ha difeso se stesso per sopravvivere.
Anche a 100 anni, gli daranno un incarico retribuito. l
Come da programma, è iniziata la fase congressuale della CISL, e i metodi usati dai vigliacchi, sono tornati in auge, anche e soprattutto contro i congiurati che hanno defenestrato Pezzotta, e Bonanni. La riprova che il livello politico e umano di alcuni personaggi è veramente indefinibile.
Petteni è abituato a minacciare i lavoratori, e a considerarli “asini” e più volte lo ha fatto in maniera palese nelle riunioni con i lavoratori inas, solo la paura dei dipendenti di perdere il posto e la “copertura” politica gli hanno permesso di fare e disfare a piacimento e di essere lautamente retribuito.
Il Lavoratore Inas ha avuto un grandissimo coraggio e gli deve essere tributata la riconoscenza di tutti coloro che sono, sono stati e saranno iscritti alla CISL. La cultura di questo blog, il dolore che le persone hanno espresso in questi anni per una gestione scellerata della nostra organizzazione, stanno dando i frutti.
Prendere parola… Spero che sia la prima picconata al muro di Berlino che in cisl permane da troppi anni e che ha soffocato ogni dialogo e confronto, avvantaggiando solo i mediocri e i senza “attributi”.
In tutto questo mi sovviene un sospetto.
Chi può ambire alla posizione di presidente inas? Chi è oramai prossimo alla pensione e come pettini ha più volte aspirato e fatto di tutto per arrivare a essere segretario generale?
Tu vorresti picconare da questo blog e con grande coraggio rimani anonimo, pluadi al lavoratore ma praticamente il tuo è un armiamoci e partite ….varrebbe la pena ricordare che ogni anno le categorie e chi fa iscritti , deve pagare na gabella per inas e caf , che sono sempre in perdita….
Ti facciamo presente che chi resta anonimo, come te, non può rimproverare ad altri di restare anonimi. Che è una possibilità che qui lasciamo perché tutti possano dire la loro, coraggiosi o vigliacchi che siano (perché in democrazia anche i meno coraggiosi sono importanti).
Il fatto che i servizi siano in perdita giustifica quanto scoperchiato dal servizio televisivo?
È ovvio che la prossima mossa della Cisl sarà quella di ringraziare internos Petteni per il lavoro svolto in questi anni e sostituirlo con qualcun altro per una nuova immagine all’esterno dell’Inas.
Mi piacerebbe conoscere il pensiero sulla vicenda Inas della futura nuova segretaria. Sarà appiattita ai predecessori oppure si smarcherà per dare fine ad una pluristagione fallimentare della CISL?
https://www.avvenire.it/economia/pagine/divari-retributivi-giovani-guadagnano-il-36-in-meno
Nei prossimi congressi invece delle solite tesi congressuali sarebbe più utile portare allo studio il report Istat sulle retribuzioni in Italia: tra le più basse in Europa, divario di genere, gap generazionale, paga oraria sotto i 9 euro per una fetta significativa dei giovani. Urgono convergenze unitarie per affrontare le questioni
in ogni caso sbarra lascia senza andare in politica e senza il parecheggio dorato
della fondazione bonfanti.
Perché, torna all’Anas?
Sono state formalizzate le “dimissioni” di Sbarra!
la domanda è: torna in azienda come Cofferati? oppure, ha maturato i requisiti per la pensione ? oppure ancora quale “nuovo” incarico nella galassia Cisl per avere l’aspettativa retribuita dell’Anas? perplessità o certezze????!!!
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/la-cisl-resta-fredda-sui-referendum-del-lavoro
Mah! A giudicare dall’intervista sul solito giornale e visti gli elogi nei confronti del predecessore, direi che la prossima neosegretaria porterà una boccata di aria fritta
Mah ! A giudicare dall’intervista sul solito giornale direi……cari amici del 9 marzo, che posizione prendete sul referendum CGIL contro il Jobs Act? Coraggio….esprimetevi
Non è corretto rispondere a “Peppe” chiedendo al 9 marzo di pronunciarsi (i commenti sono dei commentatori, i post sono del blog).
A ciascuno le proprie ideologie. Anche l’attuale CISL ha le proprie. E comunque l’aria fritta era riferita alle tante parole per non dire nulla in forma di proposta.
pronta la Fondazione Franco Marini
La nostra proposta di legge non e’ precettiva o dirigista, non impone nulla, ma invece promuove e incentiva la libera e autonoma contrattazione quando produce accordi capaci di responsabilizzare e coinvolgere i lavoratori nelle scelte e negli utili delle imprese.
È il lascito di Sbarra ai lavoratori iscritti alla Cisl. Tante parole per smuovere solo la polvere.
Grazie Sbarra ti ricorderemo per questo grande risultato nella storia del movimento sindacale. Stiamo per andare ad acquistare lo champagne.
Brindare in anticipo di solito non porta fortuna…
Hai ragione admin forse è meglio limitarsi al moscato nostrano
Non è un problema di quale vino, ma di cautela
scusa ma almeno tu che sei un sostenitore del segretario generale dovresti uscire dall’anonimato a meno che non temi di essere cazziato perche’ leggi il 9 marzo
Se avessimo dato retta ai Guerisoli , ai Vialba o ai Serafino , saremmo oggi con un segretario generale matto , in mano a confindustria e ad un pezzo di malapolitica , per fortuna la Cisl ha i suoi anticorpi
Perdonaci, ma ci sembra che gli “anticorpi” abbiano prodotto un risultato che assomiglia un po’ alle patologie che descrivi…
… questioni di punti di vista.
come fa questo anonimo ad avere ancora il coraggio di parlare con un organizzazione che è la brutta copia della Uil e dell Ugl ?
Senza entrare nel merito, ti facciamo presente che “Luciano” non è anonimo (semmai pseudonimo) e che ad essere anonimo sei tu, che comunque ti avvali di una facoltà che qui è garantita a tutti.