Nei gialli, l’assassino torna sul luogo del delitto. Forse la stessa cosa vale nella realtà anche per reati meno gravi come il falso ideologico, e perfino quando il fatto illecito sia di particolare tenuità, tanto da non meritare nemmeno che si perda tempo per la punizione.
E infatti Giulio “il tenue” Romani sta per fare una pubblica apparizione a Verona, la città del suo tenue misfatto.
Il 12 aprile l’attuale membro della segreteria della Confederazione europea dei sindacato parteciperà ad un’iniziativa pubblica organizzata dalla Cisl in vista delle elezioni europee per dare un po’ di visibilità ad un paio di uscenti che aspirano alla rielezione ed hanno bisogno che ci si ricordi della loro esistenza per avere le necessarie preferenze (in fondo il programma).
Verona, oltre ad essere la città di Fausto Scandola (espulso dalla Cisl dopo aver fatto sapere a tutti che i vertici dell’organizzazione non si attenevano ai limiti indicati dal regolamento quando si attribuivano le retribuzioni) è anche la città dove si trova l’appartamento per il quale Giulio il tenue aveva avuto (da una controparte sindacale) un mutuo assolutamente normale secondo lui, molto buono secondo il resto del mondo. E dove lo stesso Giulio il tenue ha dichiarato il falso in relazione ad un piccolo vano che avrebbe così annesso di fatto.
“Per quel piccolo vano in più”, come questo sito ha scritto allora (due querele presentate da Giulio il tenue erano talmente pretestuose che sono state archiviate dal pm senza nemmeno farci sapere della loro esistenza) l’attuale membro della segretaria della Ces ha presentato un documento per i lavori che dichiarava una cosa falsa, cioè che quel vano era parte integrante dell’appartamento di sua proprietà. Dunque ha violato la norma penale, ma il giudice ha ritenuto che non valesse la pena condannarlo per una furbata di pochi metri quadri. L’illecito però resta nel casellario, perché se l’imputato ci dovesse ricascare pagherebbe anche per questo.
Non punito (a Roma si dice “impunito”) ma non innocente, Giulio il tenue torna dunque sul luogo del suo illecito piccolo piccolo. E il 12 aprile parlerà di Europa, di giustizia sociale e tante altre belle cose dall’alto del suo prestigioso incarico europeo, raggiunto anche grazie al fatto di non essere mai stato sospeso dalla Cisl quando era indagato e poi imputato, come avrebbe voluto un’interpretazione appena un po’ seria dello statuto.
Quanto a noi, dalla storia che vi abbiamo raccontato possiamo trarre tre conclusioni.
La prima è la conferma del principio di Peter, o dell’incompetenza, secondo cui uno fa carriera fino ad arrivare ad un livello in cui, dimostrandosi incompetente, non viene più promosso ma non può essere più mandato indietro. Questa ci sembra l’unica motivazione possibile per cui Giulio il tenue, piccolo falsificatore, è arrivato al posto che occupa ora alla Ces e ci resta ancora nonostante che sia contrario al salario minimo, che tutta l’Europa sindacale vuole e che Cgil e Uil dicono di volere in Italia, salvo farsi rappresentare in Europa da chi lo boicotta.
La seconda è che, come dice il Vangelo, chi è fedele nel poco lo è anche nel molto, e viceversa. Quindi l’illecito piccolo piccolo di Giulio il tenue è un buon motivo per diffidarne anche su cose più importanti di un piccolo vano che ha cercato di annettersi con un piccolo falso.
La terza riguarda la Cisl di Verona: che continua a tollerare silente lo scandalo dell’espulsione di Scandola e intanto onora chi, essendo stato infedele nel poco, è sospettabile di esserlo anche sul molto. Una Cisl veronese che contribuisce così a togliere un altro mattoncino al rudere della credibilità di questa organizzazione.
“Per un’Europa di giustizia sociale e salariale”
Programma
Venerdi 12 aprile 2024 ore 15.00 – sede Cisl di Verona – Lungadige Galtarossa, 22/d “Sala Pastore”
Introduzione lavori: Giampaolo Veghini – segretario generale Ust Cisl Verona
Confronto/dibattito: Giorgio Anselmi – Movimento federalista europeo;
Alessandra Moretti – parlamentare europea; Paolo Borchia – parlamentare europeo; Giulio Romani – segretario Confederazione europea dei sindacati.
Moderatore: Enrico Giardini – Giornalista Giornale “L’Arena di Verona”
Conclusioni: Giulio Romani
Condivido tutto del vostro articolo,anche perchè la storia voi la conoscete bene,approfitto però delle ultime vostre affermazioni sulla cisl di Verona,per una sorta di meraviglia al contrario…che cosa vi aspettate da una cisl cosi fatta…il segretario generale sembra un piccolo arrivista di campagna la sua segreteria dei trombati che nessuno vorrebbe in squadra e magari ora si fanno un po di pubblicità visto che cominciano le stagioni congressuali…(come voi mi insegnate cominciano molti mesi prima) parafrasando Franco Battiato che cantava:Povera patria Schiacciata dagli abusi del potere Di gente infame che non sa cos,è il pudore…abbiamo questi oggi e forse domani sara ancora peggio…da Verona passando per Mestre finendo a Roma via puglia e calabria…
La Cisl di Verona con Castellani era una delle tante ossessioni della nonna. La Cisl continua a promettere a candidati di partito voti che non ha. La nonna poi si rivende a colleghe di partito come un suo intervento presso quella cisl.
Il gioco delle tre carte.
Grazie e vergogna
Ho chiesto ad amici di cgil e uil se i loro segretari sapevano del rinvio a giudizio prima di accettare la proposta cisl del nome per il ces e cosa faranno ora che sanno della sentenza.
Se non agiscono significa che tutti i sindacati sono eticamente e legalmente compromessi o no?
Reato è reato aldilà dells punizione.
Almeno questo il codice etico cidl e delle altre organizzazioni.
I dirigenti devono essere onesti rispettare le leggi e norme promuovere la legalità insomma devono essere di esempio ed essere senza colpa.
POSSIBILE CHE NESSUN ISCRITTO CHE LEGGE QUESTO SITO E QUESTE NKTIZIE FACCIO RICORSO AI PTOBIVIRI O ALMENO SCRIVA AI VARI SEGRETARI DENUNCIANDO???????
ognuno dovrebbe fare il suo per la verità e amore x la cisl e non dare per perso senza provare.
Non lasciamo soli chi combatte per la legalità, l’onestà la trasparenza.
Nel 2015 fu inserito nel codice etico che nei servizi non poteva esserci (di nomina) assunzioni di parenti di primo grado. (eletti ci stava pure)
Persino a Torino il segretario dei meccanici pose il problema.
Nel 2017 la norma fu rimossa…
Secondo le regole del pd il romani non sarebbe candidabile x la cisl nonostante il codice etico di fatto invece si.
Politica batte sindacato 2 a 0
ma perche’ il Pd esiste ancora ?
Ci permettiamo di suggerire ai commentatori di non aprire un dibattito specifico sul Pd, che ci porterebbe lontano. Su questo blog ci chiediamo se esiste ancora la Cisl, al di là dei numeri (che anche il Pd potrebbe esibire).
Ma davvero il problema del sindacato europeo e’ il Romani?
Se e’ vero lo studio del Consiglio nazionale degli ingegneri, citato dal Ministero delle Infrastrutture, quasi l’80% del patrimonio immobiliare italiano presenta piccole difformità o irregolarità strutturali; significa che l’80% deli sindacalisti e dei politici e’ da cacciare. Poi andrebbero valutate le diverse casistiche. Chi è senza peccato (magari involontario), scagli la prima pietra….
L’80 per cento dei titolari del patrimonio immobiliare che presenta piccole (o grandi) irregolarità non ha mai sporto querela contro questo blog per farci passare da bugiardi. Giulio Romani lo ha fatto due volte. E quindi è naturale che questo blog faccia presente chi era, e chi è, il bugiardo.
Quanto al “chi è senza peccato”, chi lo disse per la prima volta non voleva invitare tutti a farsi i cavoli propri come invece, se abbiamo capito bene, fai tu.
Purtroppo lo Statuto della CISL presenta molte contraddizioni. L’articolo 15 dello Statuto: ” per misura cautelativa il socio sottoposto a procedimento penale PUÒ ( non deve) essere sospeso a tempo indeterminato in relazione alla natura e particolare gravità del reato” l’articolo lascia quindi la discrezionalità alle segreterie e l’eventuale sospensione deve solo essere ratificata dal collegio dei probiviri. Invece per una qualsiasi presunta violazione statutaria o regolamentare stabilita dal collegio dei probiviri ( che saranno anche onestissimi ma sono nominati da coloro che devono giudicare e sono quindi condizionabili anche perché rieleggibili) a volte si è sospesi o espulsi il che vuol dire rimanere fuori da ogni carica. Per esempio conosco un sindacalista che, per aver detto sommessamente la parola vigliacco ad un altro a margine di un’assemblea, è stato sospeso grazie anche a testimonianze fasulle. Invece un sindacalista condannato penalmente o comunque dichiarato responsabile dalla magistratura, se è simpatico o potente o ben visto, può non subire alcuna sanzione sindacale. C’è una discrezionalità assoluta da parte di chi detiene il potere sindacale. Se non si cambiano le regole, la giustizia sindacale è qualcosa di opzionale. Sic transit gloria mundi.
Caro non c’è di meglio cosa scrivi?
Il tuo Amico si è intestato una proprietà non sua, hai capito?
Lo ha dichiarato più volte altro che involontario, infatti ben due giudici lo hanno beccato se è stato rinviato a giufizio e poi dichiarato colpevole in primo grado.
Se l ‘80% dei piccoli abusi sono simili allora qualcuno dichiarerà la proprietà della tua casa e tu gliela lascerai.
Reato è reato e i codici etici italiani ed europei vanno rispettatiboo sono una presa in giro.
Poi vanno tutti questi alle manifestazioni di don Ciotti per la legalità.
Che vergogna!
Probabilmente questo commento era in risposta non a quello di “codice etico”, dove compare, ma a quello di “non c’è di meglio?” a questo link https://www.il9marzo.it/?p=9828#comment-30959
c è da due anni un altro, ormai ex segretario confederale che ha patteggiato per i distacchi facili. pertanto condannato. Ha ancor incarichi nella casa di vetro fumé.
Presso il tribunale di milano ci sono i nomi di tutti coloro che hanno patteggiato.