L’interesse superiore

La cultura politica di Giorgia Meloni è una cultura dello scontro: negli anni giovanili ci si scontra e si fa a botte, poi, quando si arriva al novantesimo minuto e l’arbitro fischia la fine, con quelli dell’altra squadra ci si può stringere la mano e scambiarsi la maglietta sudata. Restando avversari ma riconoscendosi a vicenda di aver combattuto con onore.

Chi abbia presente questo non si può stupire più di tanto che sia stata proprio lei a salire sul palco della Cgil, in una sala dove i contestatori sono serviti ad evidenziare il significato del momento più che a delegittimarlo: “io vengo fischiata da quando avevo sedici anni”, ha detto la presidente del consiglio, ribadendo implicitamente di essersi forgiata nello scontro; e attraverso lo scontro, fino all’opposizione isolata al governo Draghi, di essere arrivata a Palazzo Chigi.

Proprio per questo, per questa cultura politica che premia l’azione, il movimento, lo scontro con chi a questo movimento si oppone (una cultura politica di cui ci sembra superfluo indicare il nome proprio), è naturale che la presidente del consiglio nera privilegi l’interlocuzione con la confederazione rossa. E lo abbia fatto ribadendo che il suo governo è “il più lontano” dal mondo della Cgil e presentando delle linee di azione che sono una porta in faccia a tutte le richieste sindacali.

Il fatto è che la cultura dello scontro è una cultura binaria e vuole produrre la polarizzazione sugli estremi: la politica è fatta solo da me e chi a me si oppone, tutto quello che sta in mezzo deve schiacciarsi o a destra o a sinistra, o su di me o sul mio avversario.

Poi però, come ha detto Giorgia Meloni spiegando perché aveva accettato l’invito, viene il momento dell’unità nazionale. “Oggi non è un giorno come gli altri”, ha sottolineato, ribadendo di essere “il presidente del consiglio idealmente più lontano dalla platea che ho di fronte” ma anche la prima ad intervenire in questa veste da 27 anni. E di farlo nel giorno dell’unità nazionale, 17 marzo. Perché l’unità “non è annullare la contrapposizione”, ma è riconoscere da una parte e dall’altra “l’interesse superiore” (per fortuna, Giorgia Meloni si è fermata qui e non ha detto “interesse superiore della nazione”, altrimenti avrebbe citato la formula della legislazione italiana di quel ventennio là).

E Landini? A cosa gli è servito invitare Giorgia Meloni per sentirsi rispondere no a tutto, dal fisco al salario al reddito di cittadinanza? Come per la presidente del consiglio, il risultato è politico: la Cgil ora ha lo status di avversario riconosciuto di un governo che conosce solo la dinamica dello scontro e del successivo incontro nel nome dell’interesse nazionale. Se c’è da litigare, è con la Cgil che si litiga. E se ci sarà da concludere qualche armistizio, la firma decisiva sarà quella di Landini. Un po’ nel “superiore interesse nazionale”, un po’ nell’interesse delle due parti che si scontrano ad annullare il pluralismo di ciò che sta in mezzo e non ci deve stare. Gli altri sindacati possono solo scegliere fra la strategia dello scontro che li appiattirà sulla leadership (confusa ma sindacale) di Landini, o accodarsi al governo “più lontano”.

E così Via Po 21 rischia di tornare indietro di quarant’anni, a quando Carniti e Marini ricostruirono l’unità della Cisl sul comune rifiuto di riconoscere il potere di veto che la Cgil pretendeva di avere per bloccare l’accordo con il governo Craxi sulla scala mobile (quando Cgil voleva dire componente comunista della Cgil, cioè segreteria del Pci). Perché a stare fermi, o ad occhieggiare un giorno all’Ugl ed un giorno all’unità con Cgil e Uil, un giorno al governo ed uno all’opposizione, si viene scavalcati nei rapporti con Palazzo Chigi dopo essere stati scavalcati anche nei rapporti con il Vaticano.

Cose che succedono, quando la confederazione si affida ad una gerontocrazia in stile Urss, dove il problema che preoccupa i cuori e le menti non è la giustizia sociale ma la federazione dei pensionati ed il destino dell’anziano segretario generale in vista del congresso.

Condividi il Post

44 Commenti - Scrivi un commento

  1. Giuseppe Rustioni · Edit

    Grazie. Un bel articolo che fa riflettere e che personalmente mi ha dato una chiave di lettura dell’avvenimento che non riuscivo a cogliere così chiaramente. Quando l’altra sera vedevo il servizio al telegiornale capivo che i torni non tornavano ma mi sfuggiva la causa. Non basta la forma, se fine a se stessa come in questo, produce solo danni.

    Reply
  2. Ancora una volta la Garofalo interviene a gamba tesa sul comparto chimico che è quello dei tre che piu’ la spaventa, perché ha i numeri per metterla in discussione.
    Al Romagnolo non gli lascia toccare palla. È evidente che è un uomo debole e giorno per giorno lo mette in difficolta’ con aziende e associazioni per indebolirlo ancora di più.
    Ora supportata dall’amica umbra del cuore Francesca Rossi, sindaco revisore, che oltre a farle da braccio armato sui commissariamenti le ha consigliato di piazzare un suo uomo nel comparto che lei possa usare da sponda per affondare definitivamente l’unico sistema che tiene ancora in piedi la Femca… Se poi il mangia piadine ingoia tutto e non proferisce parola, non può andare diversamente…

    Reply
    1. La cisl, quella cisl che noI ricordiamo ,non c’è più.
      Ci sono ancora bravi operatori, segretari, delegati, ma la cisl del pensiero innovativo, la cisl che prefigurava una società giusta, la cisl del confronto aperto, delle discussioni, non c’è più e non tornerà mai più.
      Dobbiamo farcene una ragione, provare a non soffrirne e vivere come meglio é possibile.

      Reply
        1. Ho sentito dire anche che l’alternativa era ancora più agghiacciante, il ritorno di Ragazzini dopo il video messaggio di velate allusioni lanciato al congresso. Non c’è limite al.peggio.

          Reply
  3. Il successore del Divo Giulio in First Cisl è anche peggio di lui. In totale stile sindacato autonomo sta facendo piazza pulita di tutti quelli che fanno sindacato.
    Oggi in Deutsche Bank cessione di ramo d’azienda, accordo decisamente favorevole per i lavoratori, la “favorita” del segretario generale, che ha la delega nazionale, ha dato segni di isteria cercando di impedire la firma da parte dei delegati aziendali. Ha minacciato “commmissariamenti”, nonostante l’accordo fosse stato votato all’unanimità dai colleghi interessati e nonostante tutte le sigle fossero d’accordo a firmare.
    Risultato lunedì tutti convocati per shampoo e provvedimenti conseguenti dal segretario generale; le insubordinazioni, le autonomie, la volontà degli iscritti, gli stessi iscritti non contano.
    Grazie Giulio
    Grazie Andrea
    Grazie Luigi

    Reply
    1. Ah Ah Ah!
      Ma infatti quella di non saper giudicare e valutare le persone di cui circondarsi e da valorizzare nella sua squadra é la più grande colpa di Romani, a detta di tutti, compresi molti che ancora osannano per interesse o per paura tale successore: giungono perfino racconti dalla scorsa tornata di rinnovo del contratto nazionale in cui si presentava – novello scolaretto modello – con il libro del contratto in mano, suscitando l’ilarità delle altre sigle… ma il Poverino non ne ha colpa: si é trovato li, a dover ricoprire una carica diecimila volte più grande di lui: la classica PERSONA SBAGLIATA nel POSTO SBAGLIATO!!

      Reply
  4. Abbiamo avviato un percorso unitario dal quale immagino vi svincoleremo alla prima occasione. Sono in attesa delle assemblee dei lavoratori come annunciato ma immagino che nella mia azienda al solito non si farà vedere nessuno.

    Reply
  5. una stupida e ripetitiva raccolta firme per una velleitaria campagna sulla partecipazione nelle aziende,roba di trenta anni fa che ormai non fa sognare neanche l’ultimo degli iscritti,un documento che contrasta quanto proposto dal governo sul fisco ma che arriva fuori tempo massimo,non dice nulla su come contrastarlo e sopratutto lascia intravvedere un patetico accodamento alla cgil….infine la sanita….tante parole,tanti convegni….tante chiacchere…la nostra gente è stanca e si vedono gli effetti sul tesseramento….per non parlare delle pensioni,anche su questo parole parole parole….come cantava Mina….ma c’è in giro un segretario confederale degno di tale nome con alle spalle il rispetto e gli insegnamenti di segretari come carniti marini e altri di cui ci si riempie la bocca solo quando serve ai convegni…?

    Reply
  6. Per non parlare dei continui rialzi dei tassi della BCE, il peggior metodo per fronteggiare l’inflazione, con conseguenze nefaste sui mutui e quindi sulle tasche dei lavoratori. Una vergogna che la Cisl stia zitta. Tutto ciò si aggiunge ai rincari energetici, benzina compresa, ai rincari dei beni di prima necessità, alle retribuzioni ferme al palo da decenni. Vergogna. Andate a lavorare veramente

    Reply
  7. L’affarista CLinno Colombo mette i suoi affari anche al corso della femca nazionale deformamentis, facendo accordi con unisalute che ne è divenuto lo sponsor ufficiale proiettato ovunque…

    Reply
    1. E rizzuto dopo aver svenduto a sede de via somalia, chiede ai corsisti de pagarse pure er caffe’ nelle pause… A lui li genovesi ie fanno un baffo…

      Reply
    2. Il modo di fare formazione di Colombo e’ obsoleto antesignano privo di passione e coinvolgimento tutto incentrato su se stesso e sulla memoria del tempo andato.
      Nulla a che fare con quello che serve ad un nuovo gruppo dirigente..
      Con Fiorenzo si guarda ad un passato che non esiste piu…

      Reply
  8. Come volevasi dimostrare,il governo ci da buca,girano notizie della cgil mobilitata e dei nostri cari segretari a roma che fanno a gara a buttare acqua sul fuoco non per spegnere l’incendio che si prospetta ma per fare fumo…si parla di assemblee nei posti di lavoro per informare la gente….sigh….la gente è purtroppo informata da molti mesi….di grandi manifestazioni al sabato….auguri patetici personaggetti,se non giocassero con i destini della gente comune…naturalmente vorrei prevenire qualche solerte prezzolato tirapiedi….buca su tutto per detta degli stessi che predicano grande informazione ai lavoratori e pensionati,buca sul fisco buca sulle pensioni bca sulla sanita…gia,ma ora vedrete con la raccolta delle firme sulla partecipazione….

    Reply
  9. Appalti, Cgil e Uil: “In piazza contro il nuovo codice Salvini”.
    C’è, invece, chi è soddisfatto e non sta al governo. E’ il segretario generale della Filca-Cisl, Enzo Pelle, che dice “Il Codice tende a garantire l’interesse prioritario alla realizzazione delle opere, e al contempo a favorire e tutelare i diritti dei lavoratori. Riteniamo utili alcuni correttivi e affinamenti – dichiara Pelle – per rendere questo strumento ancora più equo ed efficace, a garanzia della qualità del lavoro e delle risorse pubbliche in un’ottica di sostenibilità non solo ambientale ma anche e soprattutto economico-sociale”
    Lo strumento dovrebbe servire per contrastare il malaffare altro che favole-spot

    Reply
    1. “I nostri organismi sono uno spazio di confronto libero, per uno scambio di punti di vista e competenze. Sono i luoghi in cui la nostra organizzazione esprime la propria vitalità”. Così la Segretaria Generale Nora Garofalo al consiglio generale di Femca Cisl Milano Metropoli.
      Ma se è proprio lei la regina dei commissariamenti e degli allontanamenti delle persone considerate non fedeli… È proprio lei l’emblema del dispotismo isterico più assoluto, della negazione, della discussione perche’ non la regge, ed e’ il piu’ fulgido esempio del servilismo di stampo medioevale che tutto e’ tranne libero e vitale…

      Reply
  10. Colombo vuole aiutare in tutti i modi il cavallo imbolsito Ronchi.
    Lo manda a parlare con Farmindustria ai corsi nazionali anche fuori della sua regione per accreditarlo sul farmaceutico.. L’ennesimo colpo inflitto al comparto, per provare a gestire le aziende farmaceutiche direttamente dalla lombardia..
    Dio ce ne scampi….
    Ma tanto sarà tutto inutile, non è il suo settore.. Così facendo di certo non lo aiuta a farlo apprezzare, neanche in lombardia…
    Paolo è ormai un sindacalista svuotato che nessuno vuole più…

    Reply
  11. I social ne vanno pazzi… La notizia va a ruba..La sciura e le sue damigelle di lazio, abruzzo e la sindacalista in vitrum dei laghi, sua compagna di mille avventure, hanno sfruttato il corso nazionale per farsi 2 giorni di ferie e relax sul lago di garda… Le maestrine in carriera sono in giro a gozzovigliare, mentre la femca sul territorio è pancia a terra a lavorare…

    Reply
  12. ma chi ha ridotto queste categorie in questo stato…la penosa femca ormai distrutta sta per sparire anche come iscritti,in giro è guidata da sottopancia di piccolo cabotaggio o peggio dai sindacalisti andati in pensione che dirigono da fuori….la filca sempre sulla breccia come categoria fatta di persone probe e rette che fanno le manifestazioni antimafia(al chiuso delle sale convegni) si ritrova a non aderire alla manifestazione del codice degli appalti che palesemente suggerisce come fare gli affarucci….la scusa il solito slogan che ci vede protagonisti”va migliorato ma avremo il tavolo di confronto”certo tanti tavoli,pensioni fisco sicurezza sui posti di lavoro….alla faccia degli iscritti…

    Reply
    1. INTANTO IN FEMCA:
      “Tutto va bene, madama la marchesa” espressione utilizzata con un tono ironico in occasioni in cui in realtà nulla sta andando bene. Si tratta di un modo di dire che risale dal titolo della versione italiana di una canzone francese degli anni ’40 “Tout va très bien, Madame la Marquise il cui testo è anch’esso ironico.A parlare è infatti il maggiordomo che vuole rassicurare la nobile padrona marchesa nonostante stiano accadendo degli avvenimenti non proprio buoni.
      Questo è ciò che accade ai Consigli Generali, nei corsi di formazione ed in tutti gli organismi, negare sempre e comunque che la federazione sta andando a rotoli. Del resto, mi chiedo: Quanto importa alla siciliana se la Femca perde iscritti e di conseguenza potere contrattuale nei confronti di Aziende importanti (vedi Eni, Italgas, Snam). Sui social si celebrano vittorie di Rsu, ma quando 9 volte su 10 la Femca prende schiaffi non se ne fa il minimo accenno. Certo, è comprensibile, si festeggiano le vittorie, ma certamente fare un minimo di autocritica nelle sconfitte non guasterebbe…….ma tant’è…….

      Reply
  13. Ma alla fine come si è conclusa la patetica scenaggiata sulla rottura dei Rapporti unitari messa in atto dalla Garofalo? Messa in atto per proteggere il suo Tripoli palesemente inadeguato nel settore energia e contrastare in logica tutta personale l’ingresso di Assogna in Uiltec.
    Due settimane di finta rottura consumata con alcuni comunicati uguali con loghi diversi qualche tavolo mancato o rimandato (sulla pelle dei lavoratori) qualche sbotto isterico e poi e’ tornato l’idilio. Tutto finito a tarallucci e vino…
    Il problema e’ che questa ridicola condizione ha esposto la Femca alla pubblica umiliazione e alle forti perplessita’ delle aziende.
    E purtroppo la Nora non se ne è nemmeno accorta della colossale figura di melma che ha fatto fare a tutta la federazione e a tutti gli iscritti.
    A sto punto l’inadeguatezza di Tripoli e’ ancor piu’ evidente nella inadeguatezza della segretaria Generale.
    E cosi si capiscono molte cose e il pessimo andamento della federazione.

    Reply
    1. In effetti sta proprio così..Queste mosse dimostrano una totale inadeguatezza paura e fallimento totale di Sebastiano.
      E ovviamente di Nora.
      A cui fa davvero paura Assogna…
      Forse perche’ Assogna conosce i tanti scheletri nell’armadio del comparto energia, che Nora ha nascosto e che possono pregiudicare la sua carriera e demolirne l’immagine di signora onesta che lei cerca faticosamente di conservare, ma che tutti sanno o si son resi conto essere solo una maschera molto molto lontana dalla realta’….

      Reply
      1. Nora sul comparto energia ne ha molti di scheletri..Ricordatevi che il tesseramento di quel comparto e’ centralizzato per cui decide lei quante risorse tenere e quante tessere assegnare ai territori, aiutando gli amici come Bregata e Galli che su Roma ne ha bisogno perche’ la femca sull’energia e’ azzerata e non puo’ far fare figure barbine al segretario che lei ha messo ma che nessuno stima, nessuno vede perché sempre assente. Galli è uno che sta perennemente in ferie all’estero o con settimane bianche incluse.Per cui lei si spaccia per tutti come onesta da una condotta irreprensibile ma i commissariamenti a tappeto ai nemici e i tesseramenti falsati del suo comparto l’hanno consolidata alla guida della femca.
        Altrimenti come faceva una che nell’azienda dell’acqua di Palermo aveva 30 iscritti a diventare segretaria generale.
        Mica perche’ e’ brava.

        Reply
        1. Sull’energia i conti son tutti sballati basta verificare le medie tessera…
          Gli iscritti non ci sono ma mangicamente saltan fuori dal cilindro di rizzuto che a seconda di dove indica Nora li destina ai suoi amici e fedeli…
          E la Confederazione ciononostante sa tutto ma sta muta..
          Tanto ormai la femca l’hanno resa residuale pronta per essere accorpata con la benedizione dello stradino che pensa gia’ al posto in FnP lasciato in caldo da Dedone’ per qualche annetto…giusto il tempo di fare i 65 anni…

          Reply
          1. Energia, moda, chimica e affini.
            Sarebbe meglio affini e basta. In un paese di cognati, tra affini i più comuni, può stupire che soggetti come ‘’Dedonè’ stia diventando lo scaldasedie di turno? Se dal punto di vista delle competenze il ruolo è anche troppo impegnativo, resta da capire come mai gli iscritti meritino tale spreco di denaro e tale mediocrità.

            Reply
  14. Ma è vera sta roba che a seguire Italgas ci mettono l’autista della Garofalo, Romeo Bregata? Un ligure che non sa nulla di gas acqua che prende in mano la nostra azienda… Ma questi o sono andati o sono fulminati.

    Reply
  15. Gas-Acqua o Chimico · Edit

    Ma allora hanno commissariato Scandurra. Letteralmente fatto fuori. E solo per nascondere le incapacità di Tripoli e della Garofalo. Vuoi vedere che adesso Maurizio lo piazzano al chimico. Tanto il mangia piadine si ingoia tutto… E sarebbe il colpo finale inferto al comparto

    Reply
  16. Accipicchia…. Ma se succedono tutte queste cose in Femca significa che la Garofalo non sta bene…. Che ha seri problemi di salute… Mettiamola così….

    Reply
  17. Anonimo ben informato · Edit

    Il metodo “con i nemici vado a cena e gli amici me li fotto” in Femca va oramai per la maggiore. Soprattutto da quando la Garofalo ne è diventata la segretaria generale. Non è mai colpa sua o del fido Tripoli. Quel che accade di negativo è sempre responsabilità altrui. Odiava i tessili e Colombo, mentre ora pende dalle loro labbra. Ha commissariato mezza Italia per nascondere i fallimenti della sua gestione e dei suoi servi sciocchi. Ha fatto fuori Assogna per ocultare i disastri combinati con la sua complicità nel comparto energia. E ora è toccato al povero Scandurra. Portato in un palmo di mano sino al giorno prima e poi fulminato in un batter di ciglia, scaricando su di lui le sconfitte subite in Snam, dove nel gruppo e a livello di consensi la Femca non è più il primo sindacato. Quindi a quelli che si pensano amici di Nora dico: state attenti a scendere a patti con lei. Perché gli accordi li fa con i nemici. Mentre da sempre gli amici prima o poi politicamente se li inchiappetta …

    Reply
  18. Le due categorie dell’industria in mano a due commissari della confederazione. Metà del tempo
    a controllare i like sui social.

    Reply
    1. Era ora che qualcuno controllasse anche i social , lo fanno anche le aziende , si sa mai che a qualcuno gli venga in mente di scrivere (…) come quella famosa legata al mare e ai naufragi

      Reply
  19. In Snam si perde, a Pomigliano la Fiom arriva prima sugli Rls, a Taranto in Ilva, i meccanici perdono delegati in favore di un sindacato autonomo.

    Reply
  20. Andate a vedere chi dirige o tenta di dirigere i lavori in femca…guardatevi in giro,c’è un bel gruppetto di ex tessili che oltre a fare i pensionati per la paga fanno riunioni della femca o giu di la,aiutati magari da qualche segretario ust o usr ex tessili….concordo che oggi la femca è messa male ma attenzione non c’è limite al peggio…

    Reply
    1. Povero “mangiapiadine” ora ti tocca Scandurra. Maurizio fatto letteralmente fuori dalla Garofalo sul comparto energia adesso è destinato al comparto chimico a far piadine per colui che se le mangia senza proferire parola. Così si libera bimbo Dalla Brea per un ritorno in Veneto….

      Reply
  21. Certo che la Garofalo ha davvero seri problemi.Ha messo il suo tirapiedi di palermo Perrone a seguire il coordinamento nazionale di 2irete gas, che nemmeno sa dove si trovi la sede centrale dell’azienda.
    Dall’alto dei sui 20 iscritti in Amap va a insegnare a Scandurra come gestire le aziende di sua pertinenza.
    Se fossi in Maurizio,con quella fuori di crapa della Garofalo non lavorerei un minuto di piu’..l’Italia e’ piena di sindacati davvero liberi e non feudi dispotici dove una pseudo dirigente di bassissimo spessore come Nora fa’ il capo…(…)

    Reply
  22. Inguaribile ottimista · Edit

    Qualcuno di voi conosce esattamente il numero di commissari e di reggenti che ci sono oggi in cisl? L’ultimo reggente che io sappia è il professorino del lazio che regge roma. Ma con tutta la formazione che si fa in cisl, possibile che bisogna attendere mesi, in alcuni casi qualche anno per eleggere le segreterie.? Oppure i corsi di formazione si fanno solo per postarne le foto su Facebook? Povera Cisl, in che stato l’hanno ridotta.
    Solo tanti burocrati che non hanno mai visto un’azienda da vicino e che credono di conoscere i problemi dei lavoratori. E alla fine chi ne paga le conseguenze sono i poveri delegati aziendali, che devono fare le capriole per giustificare con gli iscritti le politiche, anzi le non -politiche della cisl. Ma quando si sveglierà il popolo vero e onesto di questa organizzazione?? Il 9 marzo ci prova a sollecitare ciò, ma mi rendo conto che da parte della gente non c’è risposta. Ma poiché sono un inguaribile ottimista, mi piace pensare che prima o poi il popolo si sveglierà e quelli che hanno ridotto la nostra grande Cisl in questo stato, verranno cacciati a calci nel culo!!!!!!

    Reply
  23. Bisognerebbe fare un monumento ai delegati aziendali. specie quando vedono fare carriere ai loro ex colleghi che in fabbrica non facevano nulla e che ora campano si selfie e storie su instagram. e legati alla poltrona perche impauriti di tornare da dove sono venuto.

    Reply

Commenti