La scelta di Antonello

Antonello Assogna ha affidato ad una rivista poco conosciuta ma che arriva a molti nell’ambiente politico-culturale-sindacale da cui proviene (in breve, fra i mariniani) una “pubblica confessione” sui motivi per cui “a malincuore” ha lasciato la Cisl ed ha accettato di proseguire l’impegno sindacale in una federazione della Uil (qui trovate il link a “Democratici cristiani”, l’articolo di Assogna è a pagina 19).

Le cose che dice e la storia che racconta, senza aver mai avuto alcun contatto con lui (tanto meno negli ultimi anni, quelli della sua collaborazione con Giuseppe Gallo, il dante causa di Giulio Romani e intellettuale di riferimento di nonna Anna Maria) corrispondono a molte delle cose che scriviamo e raccontiamo da quasi otto anni su questo blog.

Quando Assogna dice che il distacco sindacale gli è stato revocato dalla Femca via mail senza preavviso perché giudicato “in dissenso”, vediamo la stessa storia di Maurizio Ori (salvo il mezzo di comunicazione, che fu un plico postale invece della mail) cacciato dall’illegittimo comissario della Fai come rappresaglia per aver chiesto il voto segreto sulla delibera di scioglimento della federazione.

Quando Assogna racconta di essersi messo a disposizione per nuove esperienze interne alla Cisl” e di aver atteso invano a noi viene in mente Giampiero Bianchi licenziato dal dottor Sbarra dell’Anas, al quale è stato impedito di trovare un’altra collocazione, anche di tipo impiegatizio, presso qualsiasi struttura o ente o quel che fosse anche vagamente legata alla Cisl; c’era chi sarebbe stato disposto a prenderlo, ma tutto venne fermato dal veto di quel licenziatore di padri di famiglia.

Quando Assogna lamenta che nella selezione dei dirigenti nella Cisl si seguono logiche “finalizzate più alla fedeltà che alla lealtà e alle capacità politico-negoziali” e che questo è legato al “progressivo affievolimento del dibattito interno all’organizzazione e dei meccanismi democratici” noi riconosciamo lo stesso giudizio che ci ha portati a convergere, assieme agli amici di sindacalmente.org ed a Savino Pezzotta per costituire l’associazione “Prender parola”, che è presentata il 31 maggio scorso a Verona, in omaggio a Fausto Scandola.

Quando Assogna riconosce, in senso autocritico, di poter aver avuto “qualche responsabilità”, per piccola che sia stata “per l’involuzione dei processi interni all’organizzazione” sentiamo in queste parole la stessa sensazione che anche molti di noi hanno provato. E diciamo a lui quel che abbiamo detto, in coscienza, a noi stessi, e cioè che rendersi conto del decadimento dell’organizzazione è facile quando ne sei vittima. Ma sarebbe stato più utile farlo prima, e dirlo pubblicamente.

Quando Assogna ricorda lo sceneggiato Rai “E le stelle stanno a guardare” (sotto il post trovate un video per capire meglio il riferimento) per dire che un conto è lasciare un incarico per aver perso le elezioni, un conto è essere buttati fuori perché sgraditi a chi vuole il controllo dell’organizzazione, ci torna in mente il colloquio che un paio di noi ebbero dopo l’illegittimo commissariamento della Fai con uno dei pochi dirigenti della Cisl che ancora ci rivolgevano la parola: “Caro Maurizio – disse a Maurizio Ori quel dirigente – lascia perdere e accetta la situazione, perché è come quando si perde un congresso”. Al che fu facile, ma anche inutile, rispondergli che quel congresso era stato vinto (e il commissariamento era illegittimo, lo ricordiamo, proprio perché serviva a vanificare quel risultato ed a portare la Fai sotto il controllo del gruppo di potere insediatosi a Via Po 21; e non averlo fermato ha poi provocato quello della Fp, l’atto di forza in Campania con motivazioni poi smentite dal giudice e altre cose ancora).

Infine, quando Assogna spiega di aver accettato, preso atto dell’impossibilità di lavorare per la Cisl, “di continuare a rappresentare i lavoratori affrontando una nuova esperienza nella Federazione di categoria della Uil”, riconosciamo in questa decisione la stessa drammaticità ma anche lo stesso valore che abbiamo riconosciuto a suo tempo alla scelta di Pinuccio, quando nel febbraio 2017 abbiamo commentato il passaggio di Pinuccio Rustioni alla Uila scrivendo, fra l’altro:

il bivio oggi non è tanto se restare in un’organizzazione o andare da un’altra parte, ma fra tornare ad essere sindacato-associazione (dentro a qualsiasi organizzazione ci si trovi), per dare voce ai lavoratori, o trasformarsi definitivamente in una casta, una burocrazia che vive sulle spalle di chi lavora. Quale che sia la sigla, e quale che sia stata la storia”.

Quasi sei anni fa, Pinuccio ha scelto di continuare la stessa esperienza di rappresentanza sotto altre bandiere. Altri l’avevano fatto prima e molti altri l’hanno fatto dopo, come ora fa Antonello Assogna. E la Uil, ancora una volta, ringrazia.

C’è quasi da chiedersi se non sarebbe meglio, invece di procedere con questo sgocciolamento che rafforza la Uil ma non giova alla rigenerazione della Cisl e dei suo valori fondanti, provocare un’adesione collettiva alla Uil e costruire lì dentro una componente di cultura Cisl. In fondo l’unificazione era un progetto che non si riuscì a fare nel 1950 per la paura dei laici di essere schiacciati dalla componente cattolica predominante nella Cisl. Ma oggi che anche la Cgil va a prendersi le benedizioni in Vaticano si potrebbe prendere atto che le carte si sono rimescolate.

O magari è meglio di no, magari è meglio che chi sta nella Cisl con sofferenza tenga le posizioni in attesa che da qualche parte arrivi una svolta.

Ad ogni modo, questo è un tema che dovrà essere ripreso nel 2023. E l’augurio che facciamo è che tutta la gente che, ovunque collocata, sente la necessità di ridare attualità alla storia della Cisl trovi occasioni di incontro e collaborazione.

 

(Dallo sceneggiato Rai “E le stelle stanno a guardare”, regia di Anton Giulio Majano, dal romanzo di Cronin che, contrariamente a quello che scrive Antonello Assogna nel suo articolo, non è ambientato nel Galles ma nella zona di Newcastle, in Inghilterra).

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98 Commenti - Scrivi un commento

  1. Osservatore sempre più disilluso · Edit

    Condivido in toto ma tanto agli attuali dirigenti della CISL poco importa perdere sindacalisti preparati anzi fanno di tutto per allontanare tutti coloro che hanno il coraggio di esprimere in libertà le proprie opinioni

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    1. Solo una precisazione: Giampiero Bianchi è stato licenziato in tronco, Assogna aveva il paracadute della sua azienda Italgas. Giusto per specificare che non è la stessa cosa anche se spiacevole

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  2. Se posso permettermi un commento sulla vicenda Assogna, vorrei precisare alcune cose. Ho conosciuto Antonello come una persona capace, seria e che ha nel DNA i valori fondanti la Cisl, quelli di una volta. Però a mio avviso nella battaglia interna alla Femca Cisl, nel periodo della possibile federazione dell’industria, non ha avuto il coraggio di prendere una posizione coerente proprio con i valori cui facevo riferimento, appoggiandosi a Colombini e Furlan ma rimanendo col cosiddetto cerino acceso in mano per uno che aveva le giuste ambizioni di diventare il generale di categoria. Purtroppo per lui, una volta che Colombini è passato in confederazione, si è trovato a sbarrargli il passo la Garofalo sostenuta dalla Furlan. A quel punto ha fatto la sua battaglia finita come tutti sappiamo e dispiace molto da un punto di vista personale. Ma la buona battaglia non per se stesso ma per la Femca e soprattutto la Cisl avrebbe dovuto farla antecedentemente quando avrebbe dovuto appoggiare la parte buona della Femca che è stata disintegrata prima di lui e non lo ha fatto per le promesse di Colombini. Allora, sentirlo raccontare della mancanza di democrazia in Cisl solo adesso mi pare un po’ pleonastico. Di questa fase Antonello non cita nulla nell’articolo, non so se abbia rimosso volutamente la cosa o se sia pentito di quanto avrebbe potuto fare e non ha fatto. Resta il fatto che Assogna rimane un buon sindacalista e se non può esercitare la professione, una volta si diceva la vocazione, nella Cisl, è giusto continui a farlo in un’altra organizzazione perché sono i lavoratori quelli che contano.

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    1. Pippo, condivido ogni parola, aggiungo però che il piccione Lombardo quando ha mollato Assogna, lo ha fatto con il rosario in mano ( del resto, le sue radici da estremista cattolico gli impediscono di fregare un amico senza chiedere perdono all’Onnipotente). Del resto, anche la sua migliore allieva, prima di tradire i suoi compagni di viaggio, raccomandava la sua anima (…), a Santa Rita da Cascia.

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  3. Buon Anno comunque alla cisl,che come diceva qualcuno lei rimane le persone passano(per fortuna) anche se non si sa se quelli che arrivano sono migliori o (peggiori…sigh) Buon Anno perchè la nostra amata organizzazione ne stà vedendo di tutti i colori: anonimi funzionari, dove anonimi è un complimento da primo dell’anno, negli altri giorni oltre che incapaci sono sfruttatori dell’occasione,dissipatori di risorse che non sono loro ma dei lavoratori che pagano la tessera,se va bene hanno aspettative costruite ad arte,gente che non sa fare una assemblea,che manda avanti gli altri perchè loro sono solo dei signorsi…. d’altronde gli stipendi crescono per i dirigenti e calano per quelli che lavorano davvero,se uno finisce in un posto subito gli trovano un ente o qualcosa di simile…..di sicuro e al sicuro delle loro sedi sanno parlare sanno proporre progetti impossibili, sanno assumere incapaci come loro e quindi aumentano il debito delle unioni o delle sedi regionali….Buon Anno cara cisl,ti meriteresti di meglio ma d’altronde a partire dall’alto gli esempi purtroppo sono quelli che sono….chissa quanto durerà l’agonia…..

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  4. caro Antonello, non sei solo, è così che ci hanno fatto sentire ed è per questo che alcuni anni or sono ho fatto la stessa scelta.
    Dopo 12 anni di militanza in Cisl ed aver mosso fino ai vertici le legittime contestazioni degli atti impropri a cui ho assistito ha sempre prevalso il poltronismo a discapito di statuto e regolamenti.
    c’è una frase che mi è rimasta impressa e che ha definitivamente chiuso il mio percorso in Cisl, detta nel momento in cui si è composta la nuova segreteria: “anche se grazie a te molte persone si sono iscritte in femca e da noi risulti il più preparato, a me (il segretario generale provinciale) conviene politicamente mettere un’altro che come sai non è al tuo livello ma non preoccuparti te seguirai comunque le aziende più importanti.
    Con lui al posto tuo sono sicuro di arrivare in pensione da segretario generale. ”
    I vertici non hanno mosso un dito perché purtroppo se segnali qualcosa di improprio sei te a saltare.

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    1. Purtroppo la CISL e la Femca si sono mosse a fasi alterne in questi ultimi 10 anni. E quando nonna Furlan e il cerchio magico hanno capito che rischiavano di dover cedere prima la categoria e poi la confederazione a Bentivogli, han fatto il patto anche con il diavolo per toglierlo di torno. E appunto la nonna voleva una donna sua a capo della Femca controllabile e manovrabile. Mentre Assogna rispondeva a Colombini. Poi il resto è storia nota.
      Gestione poco lungimirante della federazione dettata solo dal desiderio di rivalsa della insoddisfatta Garofalo, che si e’ rivelato un formidabile boomerang verso la categoria…
      Una federazione che la sicula non e’ in grado di gestire…
      Assieme a quei 4 nazionali smidollati che si ritrova in segreteria e a un gruppetto di regionali che non ti regalano neanche su kinder sorpresa… Negli ultimi 4 anni ha organizzato solo due seminari amministrativi che erano uno la fotocopia dell’altro e nessun altra iniziativa che dia ispirazione e visione strategica al gruppo dirigente. In cambio ha festeggiato il ventennale della Femca ‘scordandosi’ di invitare Gigli che era uno dei padri nobili della federazione accorpata… E per detenere il potere ha tenuto in vita un paio di contrapposizioni che ormai sono solo un vecchio ideale: la Lombardia e gli ex tessili. Realtà che oggi non esistono più. In quanto Ronchi è un cavallo senza fiato e gli ex tessili sono ancora governati dai due pensionati vicentini che neanche sanno cosa sta succedendo realmente nel comparto. Perché tutto questo? A chi giova? Lo stradino ha le mani legate. È solo l’ombra della nonna e il dito mignolo di un piede di Bonanni. Il cerchio magico costituito da pesi forti in CISL come i siciliani lo hanno intimato a non toccare la federazione della megera Garofalo. Troppi soldi e troppo potere girano ancora sottobanco. E alla bella statuina dello stradino , detto anche disco rotto, non resta che mandare giù bocconi amari e vedere cadere a pezzi la categoria e la confederazione come fossero una catapecchia del medioevo….

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  5. caro Antonello, non sei solo, è così che ci hanno fatto sentire ed è per questo che alcuni anni or sono ho fatto la stessa scelta.
    Dopo 12 anni di militanza in Cisl ed aver mosso fino ai vertici le legittime contestazioni degli atti impropri a cui ho assistito ha sempre prevalso il poltronismo a discapito di statuto e regolamenti.
    c’è una frase che mi è rimasta impressa e che ha definitivamente chiuso il mio percorso in Cisl, detta nel momento in cui si è composta la nuova segreteria: “anche se grazie a te molte persone si sono iscritte in femca e da noi risulti il più preparato, a me (il segretario generale provinciale) conviene politicamente mettere un’altro che come sai non è al tuo livello ma
    non preoccuparti te seguirai comunque le aziende più importanti.
    Con lui al posto tuo sono sicuro di arrivare in pensione da segretario generale. ”
    I vertici non hanno mosso un dito perché purtroppo se segnali qualcosa di improprio sei te a saltare.

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  6. Antonello ha seguito per convenienza personale il pensiero unico di Colombini e della Cisl tacendo di fronte a scellerate azioni di pieno mobbing da parte del lombardo oggi confederale nei confronti di molti segretari e operatori che hanno avuto il coraggio di avanzare sobriamente proposte non in linea con le idee confederali. Fa piacere se ne sia accorto anche se tardi

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  7. Quello che si legge da voi femca o ex femca conferma tutto il disastro che è stato prodotto in questi anni,e non solo nelle beghe tra “nazionali”…provate a descrivere i territori e i regionali,fate l’elenco di chi sono e cosa fanno,quelli che ci sono e quelli che sono stati promossi per provata stupidita e dabenaggine,ovvero tradotto i servi corrotti e squallidi che hanno distrutto prima la filta e per non farsi mancare nulla distruggono la parte chimica della femca….provate a fare la storia delle provincie piu tessili d’italia negli anni settanta,provate a ripercorrere i nomi che si sono succeduti e chi negli ultimi anni sta operando e si capira il disastro prodotto e non bastano le solite giustificazioni che il tessile è sparito….guardateli da vicino,hanno succhiato il possibile sono stati promossi fino ai vertici regionali della categoria e delle usr o quando è andata peggio sono dentro le segreterie ust e non sanno nemmeno come si fa un iscritto o come si fa una assemblea,in compenso sanno spendere i soldi dei lavoratori,sanno circondarsi dei loro amici che vengono dallo stesso tetto e fanno debiti sempre piu debiti poi come dicono loro altri pagheranno,si perche hanno una “qualita” che non ha nessuno….DARE LA COLPA AGLI ALTRI….

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  8. Alcuni regionali della femca sono in smart working da 3 anni , ma hanno l’auto migliore di qualsiasi regionale .
    Bisognerebbe chiedergli poi come sono messi con la loro assunzione.
    Però c’è la benedizione del nazionale dietro, quindi ok

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  9. Prima della colomba milanese in Femca c’era un certo Gigli, accentratore estremo per chi l’ha conosciuto, ma uomo della Cisl che non si è mai permesso di fare fuori gli oppositori alla sua linea politico sindacale e con lui almeno c’era un certo dibattito. E nemmeno ha mai fatto fuori i nemici interni o gli ipocriti banderuole che hanno preso il suo posto quando la Furlan l’ha costretto alle dimissioni dopo che aveva portato avanti la linea bonanniana, che piacesse o meno ai suoi regionali. I quali non ci hanno pensato due volte a mollarlo per conservare il loro circoscritto potere. E hanno seguito l’innominabile milanese che ha portato allo sfascio la federazione, Assogna compiacente. Ma il ticket Furlan/Colombini che è servito alla prima per tagliare le gambe a Bentivogli e al secondo a raggiungere le sue mire di potere, hanno lasciato la signora Garofalo, un branco di regionali smidollati ed un gran bel mucchio di macerie. Questa è la CISL signore e signori. Un applauso a chi ha lasciato fare…

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    1. Caro Gigi , dare la Federazione dell’industria a quello lì era come far guidare una Ferrari a Topolino, un re Mida all’inverso, quello che tocca e frequenta diventa m…
      Uno convinto che dietro ai suoi guai ( tutti voluti) pensa ci sia stato Baretta , pensa te

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      1. La questione non è a chi dare in mano una federazione ma come si è distrutta una federazione per logiche personali. Se non era Bentivogli sarebbe accaduto a qualcun altro se sgradito

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      2. Baretta e Ragazzini che hanno fatto l’accordo con la nonna per far fuori Marcolino… Questo è risaputo da tutta l’organizzazione…. Dire il contrario significa negare l’evidenza….

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        1. No significa sapere come sono andate le cose .
          Solo dei poveri incapaci ,possono pensare che quella battaglia sia stata di Baretta e la Furlan , e non se ne sia invece occupato tutta via po …portineria compresa

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    2. Cari amici della Femca mettetela via. Nonna Furlan è stata eletta in Sicilia con i voti dei siciliani. E questi hanno fatto un grande favore al Gigi nazionale togliendogli la nonna dalle scatole. Quindi il capitano dell’ANAS ha un conto aperto con questo gruppetto d’affari. E la Garofalo o la lascia dov’è o la promuove in confederazione, però permettendole di scegliere il suo sostituto. Poi io che sono un po’ malefico dico, che è stata eletta si con il PD, che mai in Sicilia aveva però raggiunto un risultato così basso. Bastava non andare sotto il 3%. Quindi i siciliani hanno faticato ben poco per farla eleggere e il capitano dell’ANAS non dovrebbe avere conti aperti. Se si sente in debito di riconoscenza con questi è perché deve fare quotidianamente i conti con se stesso e con il suo essere un uomo pavido e fortemente incerto.

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  10. Non solo Lombardia,gli smidollati nullafacenti ci sono anche nelle regioni vicine in particolare quelle che guardano a est….li fanno carriera rapida ,ovvero piu perdono tessere piu vanno in alto,espertissimi a dare la colpa agli altri,del resto hanno una lunga tradizione di saputelli arroganti e nullafacenti….stipendi alti camper che girano case nuove,e comandano fanno strada,sono ai vertici della confederazione…..

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  11. animebbelle che si riempiono la bocca per anni ed anni di paroloni e spirito di servizio e blablabla, poi anzichè farsi qualche mese in azienda (pagati, eh) prima della pensione, vanno alla concorrenza… Sveglia!!!! il cambio di casacca è vergognoso, imperdonabile, inaccettabile.

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    1. Tutti sanno che la gestione Garofalo è stata fallimentare. Ha raccolto la federazione a 108.000 iscritti e se oggi va bene saranno circa 86.000. Ha commissariato il 60% delle strutture e solo a Roma ne ha perso 1200. E intanto Filctem e Uiltec gongolano. Soprattutto quest’ultima che si porta a casa tutti dirigenti validi e iscritti a palate. E se parli insieme ai dirigenti di queste federazioni a livello nazionale, questi ti dicono di tifare Nora. Perché più lei rimane al timone della Femca più loro gongolano. L’unico che ancora non ha aperto gli occhi è Sbarra. O non ha voluto aprire gli occhi. Perché la disfatta è sotto gli occhi del mondo intero. Provate a chiedere in Confindustria cosa ne pensano…

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    2. Ecco un commento coerente. E’ seriamente VERGOGNOSO andare via dalla Cisl, per “accasarsi” in UIL, al solo ed unico scopo di vedere riconosciute le “premialità sindacali”.
      Assogna, qualora avesse avuto dignità sindacale, avrebbe dovuto avviare qualsiasi iniziativa politica in Femca, contestando l’operato della Garofalo.
      Ed invece, da ottimo opportunista, ha cambiato “casacca”.
      Troppo comodo……..
      Chi non ha accettato le azioni politiche della Cisl e della dirigenza o le ha combattute o si è dimesso.
      Ma andare ad altra organizzazione è uno schifo (organizzazione che lo stesso negli anni passati definiva “venduta”……..).
      Questa è l’unica seria realtà.
      Quindi, fare un articolo su ASSOGNA significa dare spazio a persone che non hanno mostrato alcuna coerenza

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      1. E’ più coerente restare Cisl perchè si ha paura di cercarsi un lavoro?
        Molti detestano quello che è diventata la Cisl ma restano perchè è
        “sempre meglio che lavorare” e perchè nessuno gli offrirebbe un lavoro con gli stessi benefit.
        Si tratterebbe di tornare da dove si è partiti e nessuno ha la dignità per farlo.
        La nonna ha fatto leva su questo. Per questo ha messo a guida delle categorie delle mezze pippe.

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  12. Per non rientrare in azienda anche chi resta fa contorsionismo di azzardo. E si autogiustifica anche a costo di perdere ogni dignità.
    Assogna è stato cacciato. E’ la pratica che Bonanni minacciava ma non applicava. Furlan pensionati e petteni l’hanno praticata.

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  13. Purtroppo la CISL e la Femca si sono mosse a fasi alterne. E quando nonna Furlan e il cerchio magico hanno capito che rischiavano di dover cedere prima la categoria e poi la confederazione a Bentivogli, han fatto il patto anche con il diavolo per toglierlo di torno. E appunto la nonna voleva una donna sua a capo della Femca controllabile e manovrabile. Mentre Assogna rispondeva a Colombini. Poi il resto è storia nota.
    Gestione poco lungimirante della federazione dettata solo dal desiderio di rivalsa della Garofalo, che si e’ rivelato un formidabile boomerang verso la categoria…
    Una federazione che non e’ in grado di gestire…
    Assieme a quei 4 nazionali smidollati che si ritrova in segreteria e a un gruppetto di regionali che non ti regalano neanche su kinder sorpresa… Negli ultimi 4 anni ha organizzato solo due seminari amministrativi che erano uno la fotocopia dell’altro e nessun altra iniziativa che dia ispirazione e visione strategica al gruppo dirigente. In cambio ha festeggiato il ventennale della Femca ‘scordandosi’ di invitare Gigli che era uno dei padri nobili della federazione accorpata… E per detenere il potere ha tenuto in vita un paio di contrapposizioni che ormai sono solo un vecchio ideale: la Lombardia e gli ex tessili. Realtà che oggi non esistono più. In quanto Ronchi è un cavallo senza fiato e gli ex tessili sono ancora governati dai due pensionati vicentini che neanche sanno cosa sta succedendo realmente nel comparto. Perché tutto questo? A chi giova? Lo stradino ha le mani legate. È solo l’ombra della nonna e il dito mignolo di un piede di Bonanni. Il cerchio magico costituito da pesi forti in CISL come i siciliani lo hanno intimato a non toccare la federazione della megera Garofalo. Troppi soldi e troppo potere girano ancora sottobanco. E alla bella statuina dello stradino , detto anche disco rotto, non resta che mandare giù bocconi amari e vedere cadere a pezzi la categoria e la confederazione come fossero una catapecchia del medioevo….

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    1. Si parte da Messina… Ma è un caso da non sottovalutare.. La CISL fuori dalla camera di commercio. E al suo posto ci e trano la CGIL e la UIL. O sbarra si sveglia o la cisl sara’ isolata e cancellata..
      Si inizia dalla Sicilia..La terra dei sindacalisti che lui protegge..
      Ma se si guardano i numeri la Sicilia non conta una cippa..
      Sbarra e’ ora che punti una sveglia..
      Coltivare solo rapporti personali assecondando il politico di turno non regalera’ alla cisl un gran futuro..
      https://www.messinaoggi.it/website/2023/01/03/camera-di-commercio-fuori-la-cisl-entrano-cgil-e-uil/

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    2. la nonna a 15.000€ al mese passa le giornate a fumare negli uffici del senato di base riformista insieme alla camusso. Grande contributo alla repubblica.

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  14. Anonymous forse ti scordi quanto successo a siracusa dove 280 iscritti sono passati alla uiltec. E la Femca è diventata il terzo sindacato. Tutto per far fuori il vecchio gruppo dirigente non allineato con la Garofalo e per piazzarci l’inutile fratello di Tripoli… Utile però a lui e alla cattiva signora…

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    1. La conosco bene e la conosco da una vita. La Garofalo è un eterna insicura. Ha paura anche della sua ombra. Ha una cattiveria infinita. È forte con i deboli e debole con i forti. Non è una capace sindacalista, però conosce bene i suoi limiti. Infatti quando la Furlan le ha proposto di fare il generale in Femca nazionale, se l’è fatta addosso per una decina di giorni. Non era sicura di accettare. È stata Annamaria a dirle: tranquilla ti copro io.
      E sempre la Furlan gli ha suggerito di farsi una segreteria di bambocci incapaci e deboli per poter governare la federazione indisturbata. Da lì il soprannome: Mamma Chioccia. Con quattro ragazzini inconcludenti e inesperti in segreteria e attraverso il metodo dei commissariamenti ha gestito sin d’ora la categoria. Ma la scarsa visione e capacità politica sono le sue palle al piede. E i mal di pancia in categoria iniziano a farsi sentire con scricchiolii sempre più forti

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  15. Anonimo Ben Informato · Edit

    Tra poco si faranno i conti sugli andamenti del tesseramento e li si misurera’ ancora una volta i disastri della gestione sicula della Femca…
    La federazione e’ ampiamente sotto i 90 mila iscritti nonostante rizzuto chiami insistentemente tutti i territori obbligandoli a inserire nel tesseramento ogni pezzo di carta possibile che possa passare per un iscrizione…
    L’esito e’ impietoso e sara’ portato a cospetto dello stradino che come al solito non fara’ nulla ma registrera’ la disfatta di Caporetto di una federazione e la totale mancanza di leader e di guida. Una categoria lasciata completamente allo sbando…
    Ancora una volta registreremo l’imbarazzante gestione della Garofalo…
    Quando saremo
    cancellati delle pagine sindacali… poi piangere non servira’… Neanche allo stradino e alla banda dei siciliani che con grande perseveranza continuano a difenderla nonostante questo sfracello…

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    1. Confermo; il toscano organizzativo a me ha chiesto di falsare il tesseramento.
      Mi ha detto di lasciare tutti gli iscritti che non ci sono piu’ di considerare i licenziati trasferiti e pensionati e che mi avrebbe attribuito piu’ iscritti nel comparto energia…
      Alle mie osservazioni sul fatto che e’ un argomento delicato ha risposto:
      non ti preoccupare gestiamo noi….
      Devono proprio essere alla canna del gas..
      E nel comparto energia e gas di disdette a livello nazionale ne sanno qualcosa…

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    2. Quando è stata fatta la Femca eravamo in 160000 oggi non arrivano a 80… e i gruppi dirigenti tutti premiati. Tutti a gestire il potere in volere del capo. A me la Garofalo ha fatto dire, dal segretario del veneto, che ho fatto risultati deludenti. In Snam 80% penultime elezioni
      In Italgas 50% e in 2iretegas 70%.
      Andare a vedere il resto d’Italia…
      D’altronde mi sono permesso di attaccare il suo pupillo, che come tutti sanno quando lo chiami non risponde mai… risultato dopo 40 anni di sindacalista mi è stata negata l’ultima soddisfazione di fare l’ultimo congresso da partecipante, e soprattutto neanche una bottiglia di vino per ringraziamento

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  16. Sbarra ha in mano un gruppo dirigente arruolato sul pensiero unico…
    Ma i risultati si vedono..
    Isolati e marginali..
    La cisl gli sta sfuggendo di mano…
    La verità è che si stava meglio quando si stava peggio.. Nell’epoca delle correnti dentro la cisl e di tesi 1 e tesi 2 almeno gli scontri si facevano sul piano politico, sui risultati e sulle strategie… Dio benedica quell’epoca… Ora invece siamo al buio assoluto.. La verità è che più Sbarra resta immobile più dimostra la sua debolezza favorendo la nascita di nuove correnti che su linee sotterranee piano piano stanno emergendo …

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  17. Auguri Angelo... · Edit

    Auguri Angelo (Colombini) per il tuo genetliaco. Siamo infatti arrivati a quota 65. Un dirigente sindacale che si è sempre trovato al posto giusto nel momento giusto. E da lì una carriera folgorante sino ad arrivare ai vertici della confederazione. Uomo di CL e vicino a molti imprenditori di quell’area. Con i quali ha fatto affari, mettendo più volte in difficoltà la CISL. Noti sono i suoi distacchi retribuiti che si sono conclusi con laute buonuscite. Giulio Secondo era un pivello al suo confronto. Grande adulatore e conosciuto in CISL (…) Chiedete a Gigli che lo conosce bene. Il Segretario Angelo che ora si appresta a salutare la confederazione per raggiunti limiti di età pensionabile. Ma prima di arrivarci si è sistemato bene. Ha fatto l’accordo con la Garofalo per far rientrare Assogna. E ora il posticino in Fondazione Tarantelli per lui è assicurato. Come un posticino in cda Inail. Del resto i contributi previdenziali (quelli veri) li deve maturare. Proprio quei contributi che l’Inps gli ha messo in discussione. Con tanto di processo che ora si trova ad affrontare… Ma per fortuna non più da Segretario Confederale… Ciao Angelo e grazie per tutti i danni che hai fatto. Tu sei stato la dimostrazione che più inetto uno è più carriera nella nostra confederazione farà… Felice Compleanno Angelo.. Ciao Ciao… A meno che lo stradino che ha paura della sua ombra non decida di tenerlo lì ancora per un po’… Ma se così fosse significa che lo statuto e la sua attuazione sono solo tanti rotoloni regina……..

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    1. Nel pubblicare questo commento ci sentiamo in dovere di offrire ad Angelo Colombini ampia facoltà di replica, come l’abbiamo sempre offerta a tutti, e ci impegniamo a dare notizia di qualsiasi fatto portato a nostra conoscenza che dovesse smentire le affermazioni qui fatte.

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        1. Questo tuo commento dice senza dire. E se i video girano solo nell’ascolano sono una questione ascolana, come le olive.
          Se ci sono prove di cose serie noi siamo qui a raccontarle sul conto di chiunque, come abbiamo sempre fatto. Se sono pettegolezzi, fondati o meno, non ne parliamo, come abbiamo sempre fatto anche sul conto dei nostri peggiori nemici.

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          1. A questo riguardo continuano ad arrivare commenti che fanno riferimento a cose di cui non siamo in grado di verificare l’esistenza e la rilevanza.
            Ribadiamo che, come facciamo da sempre, non pubblichiamo nulla che abbia il solo scopo di screditare chiunque, neanche il dottor Sbarra dell’Anas o Giulio Secondo (per screditare i quali basta raccontare i fatti).
            Se ci sono fatti da raccontare, e questi fatti non riguardano cose private, abbiamo dimostrato che li raccontiamo senza accettare censure. Se si tratta di pettegolezzi, fondati o meni che siano, siamo noi a censurare.

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  18. Simpatizzante informato · Edit

    Sempre soldi e posti per avere soldi.
    Nei pensuonari, negli enti ecc. sempre prebende per i sindacalisti amici.
    Come per chi viene nominato nelld aziende pubbliche partecipate non spetta il gettone o l’indennità per legge così dovrebbe essere per i sindacalisti in pensione o che quando maturano la pensione devono lavorare gratis.
    Perché loro no?

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  19. Premetto di non conoscere il caso di cui si parla.
    Mi sembra di aver capito che Antonello Assogna, nato e cresciuto sindacalmente in CISL, sia stato dalla stessa organizzazione “eliminato sindacalmente” (perché questo significa la revoca del distacco sindacale) e rimandato a lavorare.
    Le motivazioni di questa scelta non sembra che siano di ordine sindacale (non è capace, non fa nulla, ecc. ecc.) ma di origine politica, e cioè sembra che sia un bravo sindacalista, apprezzato dai lavoratori e dai colleghi, ma non in linea con il corso “politico” dei nuovi esponenti centrali della CISL.
    La CISL, quindi, se ho ben capito, non vuole sindacalisti BRAVI, con testa PENSANTE, ma semplicemente SINDACALISTI ASSERVITI AL POTERE DEL MOMENTO.
    Tutto ciò premesso, non vedo nessuno scandalo se un’altra organizzazione sindacale accetta nei suoi ranghi un SINDACALISTA BRAVO che un’altra organizzazione ha, di fatto espulso esclusivamente per motivi di dissenso politico, non per incapacità sindacale.
    Mi pare che in CISL abbiano dimenticato che lo scopo del sindacato, e quindi il dovere dei rappresentanti sindacali, è LA TUTELA DEI LAVORATORI e non L’ESERCIZIO DEL POTERE.
    La CISL attuale, è un SINDACATO MORTO che può solo avviarsi ad una sepoltura più o meno rapida.

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  20. Oggettivamente quello di Assogna è un bell’articolo, certo molto indulgente con se stesso. La sua scelta è comprensibile, anche se meno nobile e mossa da pulsioni ideali di quello che vuole fare credere.
    Ma il tema è più ampio: ciò che, ora che non ha scelta, ha voluto rendere pubblico Assogna è reale o no? La formazione, la capacità di orientamento strategico, l’autonomia, il valore delle categorie, ci sono ancora? E’ ancora possibile, nei luoghi deputati, discutere, progettare, dividersi sulle idee, trovare sintesi più alte? Vale ancora la pena spendersi nella Cisl, al di là dei destini personali?
    E’ una domanda aperta.

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  21. Mamma mia dove siamo arrivati. Il CLinno Colombo invece di starsene in pensione, che sarebbe pure meglio per tutti, viene ancora chiamato dalla Garofalo per fare la formazione al gruppo dirigente femca.
    Che marchetta pazzesca che gli fa la Garofalo.
    Lei non lo sopporta, ma gli serve per gestire la Lombardia che altrimenti non riesce a governare con il cavallo imbolsito Ronchi e la sindacalista in vitrum dei Laghi. Povera femca, povera lombardia…

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        1. Può darsi, ma siccome lo conosco abbastanza bene so quel che dico. Il disfattismo qualunquista anonimo è una bruttissima piaga, la peggiore.

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          1. Ahahahah incredibile… La intitolerei,
            I corsi di Fiorenzo il Ciellino che vuol fare il formatore ma non lo sa fare.
            Se nei suoi corsi entrano 10 aspiranti corsisti stai sicuro che come minimo..se ne ritrova 6 perché uno da disdetta due vanno in Uil e uno in Cgil…
            Cose gia’ testate in tanti corsi precedenti.
            Certo che la Femca è messa proprio male se è costretta a affidare a Colombo il compito di formare il nuovo gruppo dirigente.
            Infatti si vede.
            In Femca sono alla canna del Gas…

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                  1. ripasso: se sei in pensione devi iscriverti alla fnp. Se sei iscritto all Fnp non puoi avere la tessera di un’altra categoria che è condizione per partecipare agli organismi.

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                    1. mantieni la carica nei consigli generali , fino a fine organismo .
                      ci sono stati piu’ casi , presi in considerazione dai provibiri , e l’indirizzo e’stato questo

                    2. ” Probiviri, brava gente” di U. Romagnoli (deceduto il 22 dicembre 2022) in “Rivista
                      trimestrale di diritto e procedura civile, 1994, p. 406.

            1. Certo che il nome dato da Colombo al nuovo corso di formazione della Femca Nazionale è tutto dire..
              “In Forma Mentis”..porta a immaginare la manipolazione della mente..
              Pensiero mio, ma parafrasando il titolo, solo uno poco stabile di mente poteva pensare a uno slogan del genere…
              Non dobbiamo ricavare filosofi nei nuovi dirigenti sindacali, ma bensi’ gente che con contezza fa poche chiacchere, proselitismo e quindi tanti iscritti..
              Ma niente questo non è considerato più un valore nella cisl di oggi..
              E infatti si vede come sta andando la Femca..a rotoli come la confederazione del resto…

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    1. Certo che la Garofalo lo soffre proprio il blog 9 marzo..
      Ha fatto fare la presidente al consiglio generale alla sua pupilla in provetta dei Laghi, destando sempre molti dubbi e parecchio interesse tra i partecipanti.
      Unico suo ruolo in quella assise, quello di tenere in maniera isterica i 5 minuti per intervento.
      Davvero un gran contributo per tutto il cg dalla designata segretaria regionale della femca lombarda. E con il suo avvento saremo al de profundis…

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  22. Non lascerò mai la Cisl è stata la mia nutrice e proprio per questo preferisco essere come un sassolino nella scarpa, piccolo ma mafastidioso finché rimane. Aderite a Prendere parola che può essere molto più utile che trasmigrare
    Savino

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  23. La Garofalo si appresta ad approdare in confederazione e punta come suo sostituto al toscano che della femca e’ il segretario organizzativo e amministrativo. Ma chi e’ veramente Rizzuto? Per chi non lo conoscesse e’ il servilzerbino della sicula.
    Uomo buono per tutte le cordate e tutte le stagioni. Che si adatta e adopera cambiando pelle come i serpenti e adattandosi al potente di turno.
    Per questo sembra sempre l’uomo giusto al posto giusto. Anche se risulta essere falso come un rublo bucato.
    La sua e’ solo una piacevole maschera per assecondare il capo di turno e compiacere alla confederazione.
    Nora lo adora.
    Ma lui e’ solo un pavido con una smisurata ambizione e presunzione, pronto a cambiare riferimento come cambia il vento…
    In fondo queste sono le skill richieste oggi in Cisl…

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  24. A maggio ci sara’ l’assemblea organizzativa e li si faranno i giochi e le successioni. Se Nora va in confederazione, lascia Rizzuto a capo della Femca.
    La cosa e’ chiara…
    Prima amico di Angelo e ora di Nora e dei tessili che fino a due anni fa lo volevano crocifiggere.. Noi in Lombardia non lo vogliamo..
    Ne Come organizzativo ne tantomeno come Segretario Generale..
    Ci muoveremo con tutti per fare si che questo non avvenga…

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    1. Bhe..se per questo nemmeno noi che siamo di una regione vicina alla lombardia lo vogliamo a rizzuto…
      Lo regaliamo volentieri al miglior offerente…

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  25. La grande sfida della Garofalo ad Antonello Assogna e’ quella di non salutarlo di non mandargli messaggi e di disertare le riunioni(vedi da noi in snam)..
    Un comportamento puerile che dimostra tutta la sua difficolta’ e imbarazzo che poi ricade sui noi delegati Femca…
    E ce ne sono molti che sono davvero arrabbiati e contrariati perché non si puo’ bloccare la contrattazione in favore dei lavoratori per queste bambinate.

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      1. Scrivere a Sbarra? E a che serve? Gli saranno arrivate migliaia di lettere e lui sicuramente le cestina. Quello che fa specie è che la Garofalo abbia convocato un consiglio generale per parlare del chicchiericcio. E alla fine ha convocato noi di Snam a discutere del commento che abbiamo pubblicato qualche giorno fa qui sul 9marzo e dei dispetti che la Femca sta facendo a Antonello Assogna. Avanti cosi rischiamo altre migliaia di disdette.Con la Garofalo e questo gruppo dirigente siamo alla frutta e lo diciamo a Gigi da questo sito che sappiamo lui tiene puntualmente sotto controllo.

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        1. Se andiamo avanti di questo passo amico anonisnam, perderemo la maggioranza su l’ultima azienda importante e rappresentativa rimasta dell’ energia.
          Da anni sul settore abbiamo inanellato una serie di insuccessi incredibile.
          Nonostante si sia lavorato per insabbiare e tenere nascosto la verita’. Da quando non ce piu’ Gigli su questo comparto a Femca ha perso su ogni fronte.

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  26. leggo con interesse i msg che ha provocato la decisione di Antonello che al di la dei contenuti testimoniano il desiderio represso negli organi di partecipare al dibattito e confermano, se mai ce ne fosse la necessita’ , che in cisl non e’ permesso di parlare
    se volete una sede dove esprimere le vostre idee iscrivetevi alla associazione Prender Parola se volete mantenere l’anonimato quando sottoscrivete la domanda di adesione precisate che non volete che venga reso pubblico il vostro nome

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  27. Pare che la femca in snam si appresti a chiedere tavoli separati.
    Una demenzialità frutto della totale inconsistenza sindacale e politica della Garofalo che si permette di richiedere in un azienda importante come la nostra un tavolo distinto proprio per non incontrare Assogna.
    Ma e’ una cosa insensata, irrealizzabile e politicamente inaccettabile, perché la titolarita’ contrattuale e’ delle Rsu e non si possono dividere i tavoli solo perche’ la Garofalo punta i piedi, si arrabbia e fa i dispetti come i bambini all’asilo.
    A me sembrano solo assurdità. Speriamo che la nostra azienda le spieghi come gira il mondo e come vanno le cose. Prima che siamo costretti a spieghiarglielo noi…

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    1. Che la Femca discuta qui e che gli organi vengano convocati per stanare i disertori è un segno di declino grave. La segreteria di Gigli era tutta a lui obbediente (anche troppo) ora lo hanno cancellato dalla storia.

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  28. L’uscita di Antonello su Roma ha azzererato( o lo fara’ a presto) gli iscritti su Roma Lazio..
    Il trentino trema e non tiene..
    Tassile del Friuli se ne appena andato in Uil con una cospicua dote di iscritti in Piemonte Pattaro( altro dirigente fatto fuori) li aveva gia’ azzerati in quella regione qualche anno fa’…
    A Napoli e Campagna ciao quaglio’…
    Direi che la debacle della Femca e’ solo all’inizio..
    Vedrete alle prossime elezioni Rsu…
    Piazza pulita..
    Come e’ giusto che sia…

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  29. Piazza pulita e’ la condizione che Nora preferisce..
    Lei non accetta contrarieta’…
    Per cui meglio da sola..
    Senza nessuno impera sul nulla….

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  30. Ci sto ancora pensando dallo scorso giovedì. La Garofalo ha fatto un consiglio generale richiamando all’unita’ della categoria contro il chiacchiericcio.
    Cosa giustissima se non fosse lei la prima a praticarlo.
    Nora ne ha per tutte le persone: mistifica o distrugge a suo piacimento e a seconda delle sue strategie.
    Falsita’ su falsita’ esagerazioni o manipolazioni della realta’ a suo favore distruggendo tutto o elevando inetti a livello di semidio.
    Insomma questa del chiacchiericcio e’ davvero l’arma in cui Nora eccelle…
    Solo che la cosa adesso gli e’ sfuggita di mano.
    Chi di chiacchiericcio ferisce di chiacchiericcio perisce…
    E in Femca sta andando proprio cosi e sara’ sempre peggio…

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      1. I pochissimi bentivogliani rimasti in fim , lo praticano senza ritegno .
        La cisl dovra’ di nuovo intervenire a breve , chissa’ perche’ il segretario di una regione segue un intero settore come fincantieri , forse perche’ il referente di segreteria di quel settore non si e’ ambientato bene a Roma

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        1. In Fim stanno incasinati. Nelle Marche, in Toscana a breve il nazionale interverrà. Nel Lazio invece continuano a lavorare per la Uilm. Hanno ripreso in apparato un fedelissimo di Lombardi, che oltre a sapere quello che si dicono negli organismi da adesso saprà pure di cosa si discuterà in segreteria. Dei fenomeni da baraccone.

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          1. Il re è nudo …e che schifo
            In Fim stanno molto meglio che in passato , re mer.., colui che trasformava in cacca tutto quello ce sfiorava ha lasciato però pesanti lasciti.
            In Puglia non sanno aprire un libro , e l’unico territorio della Lombardia con ancora suoi fedelissimi/ e è un circo Barnum .
            Tra l’altro sarebbe da studiare il fenomeno che in ogni angolo dove va , porta sfiga .
            Nel PD si stanno chiedendo che hanno fatto di male .

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            1. Se nel Pd se lo stanno chiedendo, ci permettiamo di osservare, la cosa forse riguarda la Furlan, una delle responsabili del grande successo delle Agorà che le hanno aperto la strada per il Senato (ad integrazione della misera pensioncina).

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            2. Parla uno che è arrivato 16mo ad un congresso in Liguria (da segretario generale). O un altro che è stato cacciato dal presidio gkn perché scoprirono che senza iscritti parlava con i padroni in barba a chi lottava. Sono gli unici portavoce della nonna nel sindacato. A lei devono tutto. Campano parlando di chi c era prima perche dei loro meriti non c’ è molto da dire. Si è accorto anche Benaltro

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              1. Parla chi , non ha mai corso af un congresso , ed è stato sempre dalla parte dei padroni .
                Un coniglio che scappa sempre , abbandonando i suoi .

                Reply
  31. Provate ad immaginare un tavolo con una qualsiasi azienda dell’energia, al quale siedono la Nora per la Femca e Assogna per la Uiltec. Viste le capacità di Assogna nel settore, la signora ( il minuscolo è d’obbligo), si troverebbe in grande imbarazzo. Ecco spiegato i motivi di tanto risentimento da parte sua. Cosa pretendeva la sicula, che Assogna se ne stesse zitto e buono una volta rientrato in azienda?? Mi risulta invece che in Uiltec è molto apprezzato e stanno già arrivando i primi risultati, transumanza di iscritti. È solo l’inizio. Se in Femca oltretutto la scelta del nuovo segretario generale ( dopo che la Nora si andrà a riscaldare a via Po) cadrà sul toscano, credo che la Uiltec dovrà allargare la sede.

    P.s. Non si assiste più ad un vero consiglio generale fatto di proposte, dibattito vero e programmazione, dai tempi di Gigli. La parentesi Colombini non conta. Per lui, negli organismi, la cosa importante era baciare tutte le signore presenti.

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  32. Aiutateci a denunciare i soprusi che le persone devono subire nell’organizzazione edile. Uno molto ambiguo rovina chi nelle regenza ha il coraggio di parlare. Troppe donne subiscono torti.
    Aiuto

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  33. Anonimo Ben Informato · Edit

    I membri del sindacato europeo di IndustriAll si sono riuniti a Milano, ieri e oggi 3 febbraio, sulla definizione di una strategia per affrontare le attuali sfide della “Contrattazione per una giusta transizione in tempi di costo della vita e crisi energetica”.
    Nora ha mandato rizzuto alla riunione.
    Anche questo e’ un messaggio chiaro.
    Le altre organizzazioni mandano i Generali, La Garofalo ci manda il suo organizzativo, che di questioni energetiche e della sostenibilità ne sa meno di zero…
    E lo fa un po’ per sdoganarlo, per indicarlo come il suo prossimo sostituto e un po’ perché lei gli impegni gravosi che prevedono viaggi e pernottamenti li buca tutti…
    Non ne ha voglia di sbattersi..e come minimo con lei si deve spostare una corte di almeno due o tre persone..
    Per cui meglio mandare il fido rizzuto a far figure grame in giro per il mondo.
    Ma sappia la sciura che le figuracce le fanno in due …
    rizzuto e soprattutto lei..Che non perde occasione di dimostrare a tutti quanto è carente politicamente e personalmente….

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  34. Nora continua a puntare i piedi..e attraverso il fedele Tripoli fa tenere tutto sospeso in snam.
    Siamo tutti stupiti e delusi da come una sindacalista possa essere cosi miope.
    Tra poco ci saranno le elezioni delle Rsu nella nostra azienda.
    E temiamo uno schiaffo politico senza precedenti. Probabilmente solo questo rimedio porterà i nostri nazionali a fare i tristi conti con la realta’. Personaggi di questo calibro prima se ne vanno e prima la Femca tornerà a rivivere e prosperare.

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    1. Beati voi in snam che c’è ancora qualcuno.
      Da noi in italgas se la femca non si presenta ai tavoli non se ne accorge nessuno perche’ nella nostra azienda la femca e la cisl sono letteralmente sparite

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  35. La segretaria furlan (non da sola) ha inaugurato una gestione del potere orribile che fa credere al gruppo
    dirigente di poter disporre della vita e del lavoro anche di chi se ne è andato.

    Sarà sempre più delusa.

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  36. Svegliatevi è (quasi) Primavera · Edit

    Al congresso della Filctem Cgil che si tiene a Torino in questi giorni, la segretaria della femca ha parlato di unità sindacale. Certo che ci vuole una gran bella faccia tosta, per una che non si presenta ai tavoli di confronto (vedi Snam), solo perché a rappresentare la Uiltec all’incontro c’è Assogna. Del resto, ormai la sicula non stupisce più nessuno. Attribuisce sempre agli altri tutto ciò che fa lei con prepotenza. Con tale dirigenza(?) siamo alla frutta. Tra l’altro lo scenario futuro è ancora peggio (per quanto è possibile) del presente, il fido scudiero tosco/calabrese è sempre lì a reggerle la coda. Intanto, coloro che sono passati alla Uil lavorano serenamente, sono apprezzati, a tal punto che in questi giorni Lombardi ex Fim di roma, ha assunto l’incarico di segretario generale della Uilm di Bologna. Nemo propheta in Patria.

    Reply
  37. Svegliatevi è (quasi) Primavera · Edit

    Al congresso della Filctem Cgil che si tiene a Torino in questi giorni, la segretaria della femca ha parlato di unità sindacale. Certo che ci vuole una gran bella faccia tosta, per una che non si presenta ai tavoli di confronto (vedi Snam), solo perché a rappresentare la Uiltec all’incontro c’è Assogna. Del resto, ormai la sicula non stupisce più nessuno. Attribuisce sempre agli altri tutto ciò che fa lei con prepotenza. Con tale dirigenza(?) siamo alla frutta. Tra l’altro lo scenario futuro è ancora peggio (per quanto è possibile) del presente, il fido scudiero tosco/calabrese è sempre lì a reggerle la coda. Intanto, coloro che sono passati alla Uil lavorano serenamente, sono apprezzati, a tal punto che in questi giorni Lombardi ex Fim di roma, ha assunto l’incarico di segretario generale della Uilm di Bologna. Nemo propheta in Patria.

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    1. Se mezzatessera è segretario da qualche parte per la uilm , è sicuramente un bene per la Fim , nessun dubbio .
      Basta vedere i suoi amici rimasti che bell’esempio danno .

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      1. Sono dieci anni che la gente passa alla Uil e nella Cisl si commenta “meglio così”. Solo che intanto la Uil sta crescendo e la Cisl no.
        A voi può anche star bene così, ma poi “la storia dà torto e dà ragione”.

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  38. Le prossime epurazioni di giugno, tanti pensionati in enti e fondazioni dovranno lasciare.
    E saranno sostituiti da altri pensionati.
    Gente con più di 70 anni che per anni di fedeltà pensava di avere garanzia di eternità.

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