Il consiglio generale della Confederazione sindacale internazionale ha sospeso da alcuni giorni Luca Visentini dall’incarico di segretario generale, in attesa che la sua posizione venga discussa in una nuova seduta, fissata all’11 marzo. Nel frattempo, una commissione di esperti indipendenti esaminerà le questioni legate alle ipotesi di reato che riguardano Visentini (che al magistrato belga ha detto di aver ricevuto da Panzeri denaro contante con il quale sostenere le spese di alcune delegazioni per il congresso della Csi che lo ha eletto), e successivamente una commissione speciale interna valuterà il rapporto della commissione di esperti e le altre questioni relative all’inchiesta.
Forse è giusto che la confederazione mondiale si prenda il suo tempo per decidere. Ma forse è più giusto che chi si preoccupa del danno prodotto da questa vicenda alla causa del sindacalismo mondiale faccia presente ai sindacati italiani che la soluzione migliore resta l’uscita di scena volontaria di Visentini. Senza che questo implichi un giudizio definitivo sulla responsabilità penale ma prendendo atto che il passaggio di denaro c’è stato.
Chi la pensa così, fa bene a firmare la petizione lanciata da Sergio Betti – che trovate a questo link – perché i sindacati italiani sollecitino il passo indietro di Visentini.
Ma uno che prende i soldi in contanti in una busta O ci fa o ci è!
Povero sindacato, ho firmato.
Il Sig. Betti perché non fa una raccolta firme anche per il segretario Cisl sotto processo?
Perché due pesi e due misure?
Buongiorno,
il suggerimento nel commento di “Rispetto” è interessante, chi è il segretario Cisl sotto processo?
Si tratta di Giulio Romani, ne abbiamo dato notizia su questo blog
https://www.il9marzo.it/?p=9119
Interessante la sollecitazione avanzata nel commento di “Rispetto”, io non ho informazioni ne conosco chi sia un segretario Cisl sotto processo. Se hai informazioni puoi metterle a disposizione. Certo si può essere sotto processo per tantissimi motivi e non è detto che siano riconducibili alla moralità e alla correttezza dell’operato di un sindacalista.
https://www.il9marzo.it/?p=9119
anche quello che sta patteggiando con la procura di Milano. Sono due i regali della nonna a Sbarra.
Entrambi non vanno fatti arrabbiare.
Ma quello tra poco esce….. Piuttosto vediamo quando e con chi verrà sostituito…..
Forse sono fuori tema ma sono un pensionato iscritto ,faccio semplicemente parte di un qualsiasi consiglio generale,sento sempre parlare male (non a torto) del potere dei pensionati,immaginando le loro risorse finanziarie,posso dire per il piccolo mondo che vedo io che i pensionati del mio territorio si danno da fare ma sento appunto le storie dei livelli alti….sento dire che il segretario generale nazionale lo sceglie la cisl….non capisco….sento dire di personaggi che ora che la federazione è in reggenza(mal gestita) si fanno sotto per gestire il potere….sono nomi che negli anni sono bazzicati per l’organizzazione,gente insipida e incapace o peggio gente che ha lucrato….non capisco….sento dire che sono in lizza per fare il capo deii pensionati….gente che prende maree di soldi e che affonda la cisl….non capisco…..forse non risolvero nulla,vediamo che succede e poi ci disdettiamo….senza far nomi…..petteni,rosetta raso,colombini,e chi piu ne ha piu ne metta …..mamma mia…..dio ci salvi
Sono i nomi che girano. Ricordiamo Petteni quando a Bergamo andava alle iniziative Pd e correva incontro a Renzi per farsi un selfie con lui.
Raso non la conosciamo ma e’ calabrese, come l’organizzativa dei meccanici. A stento parlano l’italiano.
Magari ce ne fossero di più di donne con le balle e cultura come l’organizzativa dei meccanici.
Il post sui calabresi che non parlano l’italiano fa davvero pena , è degno del pensiero di quelli che fortunatamente la Cisl ha cacciato a calci in culo
Ironizzare sull’Italiano dei calabresi è una cosa meschina, anche perché tutti veniamo da un qualche dialetto. Ma parlare di gente “cacciata a calci un culo” esprime un’aggressività verbale di tipo fascistoide. Il che non deve sorprendere, viste le affinità che emergono fra la Cisl e un governo dove ci sono nostalgici del partito che aveva nostalgia del fascismo.
Fosse il dialetto il problema, nello stesso palazzo è stessa federazione, c’è chi assunto dal reuccio e presa dallo staff di noto politico , non ha ancora nemmeno capito a che piano fermare l’ascensore , troppo buono il nuovo corso Fim
tutti i licenziamenti e gli inviti alle dimissioni fatte sono accompagnate dal crollo degli iscritti. Quelli “dichiarati” possono essere relativi, il calo della canalizzazione da tesseramento parla chiaro.
Patteggiare significa avere comunque la fedina penale compromessa.