Dal 9 marzo al primo luglio

Il Tribunale di Roma ha fissato per il primo luglio l’udienza sul reclamo contro l’ordinanza del giudice Cecilia Bernardo (che, lo ricordiamo, nulla ha deciso nel merito sulla legittimità del commissariamento della Fai, limitandosi a dichiarare inammissibile il ricorso per ragioni procedurali).

I tempi dell’esame del reclamo sono più brevi di quelli della prima decisione. Tutta la discussione si concluderà nell’unica udienza, poi la decisione arriverà nel giro forse di un paio di settimane, e comunque non dovrebbe slittare oltre la fine del mese di luglio.

Ricordiamo che il nostro reclamo chiede due cose:

a) di rovesciare la (discutibile) decisione del giudice Cecilia Bernardo, secondo cui non poteva essere presentato un ricorso in base all’articolo 700 del codice di procedura civile, ma seguire il percorso indicato dall’articolo 23 del codice civile (per le spiegazione di cosa voglia dire rinviamo a quanto già scritto);

b) una volta annullata la decisione, di decidere nel merito e accogliere il ricorso giudicando illegittimo il commissariamento, .

Ognuno di questi due punti è importante. Il primo, oltre ad essere propedeutico alla decisione sul secondo, serve anche a far revocare, con la decisione di prima istanza, anche l’affermazione (sbagliata e pericolosa) secondo cui la Fai (e quindi qualsiasi federazione della Cisl) sarebbe solo una “articolazione sottoordinata” della confederazione. Cosa che è in palese contrasto con natura e fini della Cisl.

Quanto alle controparti, le loro risposte dovranno essere depositate nelle prossime settimane. Facilmente si può prevedere che chiederanno di confermare la decisione di primo grado e comunque di respingere il ricorso. Il tutto in maniera più o meno sintetica, a seconda dello stile diverso dei diversi avvocati (quello della Cisl tende un po’ alla ridondanza…).

La raccomandazione finale è sempre la stessa: mettetevi comodi, ché la partita è ancora lunga.

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