Ragioni di salute

Oggi pomeriggio si apre il congresso della Fnp, ma senza il segretario generale uscente. Per ragioni di salute, Piero Ragazzini lascia. E, a quel che ci risulta, questa volta non è una scusa ma un motivo vero.

Nell’augurare a Ragazzini di star bene, aspettiamo di vedere come verrà gestita questa situazione. La Fnp è infatti la chiave per controllare l’organizzazione, e quindi da decenni le cose sono due: se il segretario generale della Cisl non controlla la Fnp tramite una persona di fiducia, allora è il segretario generale della Fnp a controllare la Cisl tramite un segretario generale di sua fiducia.

Ergo, il dottor Sbarra dell’Anas deve riuscire a mettere a Via Po 19 qualcuno che risponda a lui. Già al congresso oppure più avanti, dopo che avrà deciso la segreteria confederale.

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19 Commenti - Scrivi un commento

  1. EX DELEGATO FIM-CISL
    Articolo 46 Statuto FNP-CISL
    “All’apertura del percorso congressuale della Fnp vengono convocate,
    sulla base dei regolamenti congressuali, le Assemblee
    Precongressuali (pre-congressi) delle RLS Fnp a cui partecipano
    tutti gli iscritti.
    Nelle Assemblee Precongressuali, oltre al dibattito sui temi sindacali,
    vengono eletti le delegate e i delegati spettanti per il
    Congresso Territoriale Fnp. Inoltre l’Assemblea esprime i componenti
    del Coordinamento della RLS Fnp.
    Il Coordinamento della RLS Fnp, pur non rappresentando un
    Organo statutario, è lo strumento che favorisce la partecipazione
    e la condivisione delle scelte organizzative e sindacali
    sviluppate nel territorio.”
    A mio avviso fino a quando non sara’ rispettato EFFETTIVAMENTE l’ articolo di cui sopra, tratto dallo Statuto/Regolamento FNP-CISL, INVITANDO ESPRESSAMENTE ai PRECONGRESSI, TUTTI gli ISCRITTI, come loro diritto Statutario, e’ perfettamente inutile “parlare” di Democrazia Sindacale e di Partecipazione, la LEGITTIMITA’ delle successive fasi Congressuali e’ perlomeno DUBBIA.

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    1. Questo non è vero per tutta l’Italia.In realtà come quella romana sì. Come puoi convocare iscritti che, se si ricordano di essere iscritti, si cancellano subito? C’è anche l’obbligo di consegnare la tessera. Ma se viene negata anche a vecchi dirigenti sindacali? Fare le cose rispettando le regole significherebbe ridurre gli iscritti a poche centinaia di migliaia di unità. Ecco perche la Fnp cala, mentre Uil e autonomi aumentano senza truccare i numeri.

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  2. Purtroppo è così soprattutto in città come Roma dove non basta essere stati dirigenti sindacali per essere convocati. Per avere la tessera poi….Il terrore dei boss Fnp è che se ci si accorge di essere iscritti ci si cancella subito. Ecco però che la Fnp cala e la Uil e gli autonomi fanno il pieno di pensionati e non solo. La Cgil boccheggia mentre la Cisl annaspa

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  3. Dopo un messaggio toccante di Regazzini avere il solito sermone della nonna che cerca di dare dignità ad una fondazione con un nome importante che si usa per pagarla ancora è umiliante per chi paga la tessera. Bisogna saper lasciare

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  4. EX Delegato Fulpia
    In pensione da 20 anni mai convocato per congressi. Mai avuta tessera Fnp più volte richiesta. Da alcuni anni tesserato Uilp ricevo tessera e benefici per iscritti che alla Fnp si sognano.

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  5. Ma scusate almeno in una situazione comunque delicata di salute di un dirigente sindacale (ed al di là della
    condivisione delle idee politiche) un po’ di vicinanza umana potreste averla? Piuttosto che lamentare difetti di democrazia, tessere anomale, situazioni particolari in quel di roma, abbiate rispetto dell’uomo e del dramma che lo sta consumando. È aberrante che mai si faccia autocritica in questo blog.
    Solo pronti a massacrare chiunque la pensi diversamente. A delegittimare ogni soggetto e/o dirigente. Che vergogna

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    1. Questo blog non accetta nessun critica sul piano della correttezza umana.
      Se vuoi ti possiamo far vedere tutti i commenti che non abbiamo pubblicato nelle settimane scorse, ma che abbiamo conservato, dove si faceva riferimento alle condizioni di salute del segretario della Fnp. Così come avevamo avuto sempre rispetto per la malattia della allora segretaria generale della Cisl. Due persone che hanno citato questo blog per danni in maniera pretestuosa, ma che non per questo smettiamo di rispettare sul piano umano. Che è un’altra cosa dal piano della politica.
      Semmai sei tu che strumentalizzi la situazione difficile in cui si trova Ragazzini per cercare di screditare i giudizi politici, e mai personalistici, che questo blog esprime dal 2015, e che certo non ritiriamo a causa delle condizioni di salute di una persona. Così come non impediamo a nessuno di dire nello spazio dei commenti (che non esprimono il pensiero del blog) quel che pensa sullo stato miservole, quale che sia la vicinanza umana a chi non sta bene, in cui versano la Cisl e la Fnp, a prescindere da chi ne sia il segretario generale.
      Quanto al massacro di chi la pensa diversamente, ti ricordiamo che noi non abbiamo il potere di espellere, licenziare o commissariare chi non la pensa come noi. A differenza di quel che hanno fatto i dirigenti della Cisl e della Fnp dal 2015 in poi. Quindi non venirci ad accusare di cose per le quali faresti meglio a guardarti intorno.

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      1. Ma vi rendete conto che quello che voi definite “stato miserevole”, è la condizione in cui sono sempre vissuti i sindacati? Non tiriamo fuori ora Carniti…… o Marini. Ma posso garantirvi che, ora come allora, decideva la maggioranza. E che allora, nessuno si permetteva di andare in Tribunale a tentare di sovvertire la decisione di una maggioranza. E che allora esistevano atti analogamente forti, espressioni di volontà politiche. Che, per rispetto degli esiti delle votazioni (con sistemi uguali a quelli odierni) non venivano sbeffeggiate.
        La Cisl è cosi da 70 anni.
        Ma, caso strano, chi ha avuto ruoli di livello (ed indennità di analogo tenore), oggi che non rientra più nei piani lamenta “assenza di democrazia”, “azioni illegittime”, “epurazioni”.
        Le battaglie si fanno all’interno degli organi interni. Anche rischiando di perderle. Ed accettando la sconfitta dei numeri.
        Da una “tastiera” è molto più comodo e semplice

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        1. Rispondiamo con ordine e punto per punto alle tue osservazioni
          – “quello che voi definite stato miserevole, è la condizione in cui sono sempre vissuti i sindacati”
          Con stato miserevole diamo un giudizio politico e ci riferiamo all’assoluta incapacità di elaborazione culturale e di proposte politiche conseguenti che esprimano una qualche visione. Non è vero che è sempre stato così. In passato la Cisl aveva sempre elaborato idee nuove, a volte giuste (la contrattazione articolata) a volte sbagliate (un certo egualitarismo salariale e il punto unico di contingenza) ma poi corrette (la predeterminazione della scala mobile), perché aveva una cultura sindacale. Oggi il segretario generale della Cisl parla a favore del termovalorizzatore di Roma con i giornali dei palazzinari.
          – “Non tiriamo fuori ora Carniti…… o Marini. Ma posso garantirvi che, ora come allora, decideva la maggioranza. E che allora, nessuno si permetteva di andare in Tribunale a tentare di sovvertire la decisione di una maggioranza”.
          Quel che dice è vero a metà, e sbagliato in punto di fatto per l’altra metà: è vero che Carniti ad esempio fece commissariare l’unione di Pinerolo perché si era dissociata dal taglio della scala mobile; ma così facendo aveva (sbagliando, e in maiera prepotente) fatto rispettare la decisione della maggioranza alla minoranza. Mentre il commissariamento della Fai e la gestione di Sbarra hanno ribaltato l’esito del congresso della Fai. Quindi è lui, non noi, che non ha rispettato la regola per cui la maggioranza decide. E noi siamo andati in Tribunale a chiedere il rispetto della decisione della maggioranza, non a cercare di ribaltarla. Quindi, per coerenza, tu dovresti stare dalla nostra parte.
          – “Ma, caso strano, chi ha avuto ruoli di livello (ed indennità di analogo tenore), oggi che non rientra più nei piani lamenta assenza di democrazia, azioni illegittime, epurazioni”.
          Chi ha avuto ruoli e li ha persi si lamenta, chi li ha ancora (per non parlare di aspettative e distacchi) non si lamenta per non perderli. E intanto la Cisl muore per mancanza di idee e di visione, e tu difendi questo stato miserevole perché “è andata sempre così”. Per noi, invece le cose dovrebbero cambiare, qualunque cosa abbiamo fatto anche Carniti e Marini.
          Quanto alle battaglie da tastiera, chi è stato messo fuori come noi, con licenziamenti, commissariamenti ed espulsioni strumentali usa la tastiera per esprimere il pensiero che non può più esprimere dentro agli organi. E chi non ha u pensiero vorrebb eimpedirci di usare la tastiera per esprimere il nostro.

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          1. Solo per un riscontro, devo evidenziarVi che:
            1. il tema “termovalorizzatore” attiene ad uno dei problemi più impellenti e cioè la crisi energetica che, consentitemi, ha una rilevanza mondiale. Quindi, dipingerlo come un argomento becero mi sembra assurdo;
            2. Non c’è stato alcun esito ribaltato all’interno di quello che definite “congresso” della Fai. Era palese la spaccatura e le problematiche interne, con un Segretario Generale (che era anche colui che Vi aveva inserito nelle candidature all’interno degli Organi) proteso a destinare le proprie energie ad iniziative personali e familiari (e non solo le energie………) e non propriamente sindacali. Comunque, senza controllo alcuno della Federazione. Poi, se ritenevate che l’esito del ricorso era ingiusto, potevate agire impugnando la duplice decisione (che è passata in giudicato e va pienamente rispettata);
            3. Io non difendo nessuno. Però ritengo che il dissenso vada manifestato in assemblea. Così come prevedono le regole associative.
            Non ci sono commissariamenti illegittimi (quello Fai Nazionale, quello della FP Nazionale, quello della FAI ROMA e RIETI e quello della FNP territoriale laziale) perchè se due giudici (uno monocratico e l’altro collegiale) li hanno mantenuti in vigore, la ragione ci sarà.
            Sono validi ed efficaci.
            O dobbiamo sovvertire la magistratura anteponendo la decisione Vostra (o di terzi) ad un Organo (la Magistratura) costituzionalmente previsto?
            Esprimere un pensiero è giusto. L’importante è rispettare anche quello altrui, oltrechè rispettare le decisioni della magistratura ordinaria.

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            1. Grazie delle cortesi osservazioni, alle quali rispondiamo puntualmente

              1. Dove hai letto che il termovalorizzatore è un argomento “becero”? Non sul 9 marzo.

              2. Quello che defininiamo “congresso” della Fai era, per la precisione, l’assemblea congessuale composta dai 262 delegati eletti al congresso nel 2013 e riconvocati per deliberare sullo scioglimento della Federazione ai sensi dello statuto che richiedeva appunto la deliberazione del congresso (quindi le tue virgolette sono messe a sproposito).
              La delibera di scioglimento, a norma dello statuto, avrebbe dovuto raccogliere i tre quarti dei voti fra i 262 delegati, ne ebbe a favore soltanto 91. Quindi fu respinta perché questa era la volontà democratica dell’assemblea, cioè della Federazione. Il giorno dopo il segretario generale si dimise ed annunciò la convocazione del cosiglio generale per la elezione del nuovo segretario generale. Nel giro di altri due giorni arrivò una delibera di commissariamento che calpestava la delibera assembleare e sputava in faccia alla democrazia associativa definendo il libero voto del congresso una “irragionevole violazione delle scelte e della decisioni assunte dagli organismi confederali e categoriali”. Come dire. tu sei libero di vitare come vuoi, ma se lo fai ti cancello.
              Quanto alle allusioni agli interessi del segretario generale della Fai (interessi che tu devi conoscere meglio di noi visto che sembra far riferimento a cose precise che però non dici) è paradossale che tu usi questo argomento contro chi lo ha battuto nel voto mentre dovresti usarlo semmai con chi era venuto da Via Po 21 a sostenerlo. Ti ricordiamo anche che la delibera bocciata dal congresso (e che ha provocato l’infame ed illegittimo commissariento) ne avrebbe fatto il liquidatore del patrimonio. Che invece poi se è stato “curato” da qualcun altro. Se qualcuno ha mangiato qualcosa (e sottolineiamo se) non cercare fra di noi.

              3. Non parliamo di altri commissariementi, di cui non abbiamo le carte, ma quello della Fai è stato più che illegittimo, anzi una totale porcheria statutaria, e nessuna decisione di alcun giudice ha mai detto il contrario. Quindi non tentare di spacciare una decisione per motivi processuali in una decisione di merito che non c’è mai stata (chi dice che c’è stata dimostra di non capire nulla; a meno che non menta).
              Quanto alle critiche delle decisioni della magistratura, se non fosse possibile farne saremmo in un paese meno libero di quel che è ancora l’Italia.
              Noi la nostra libertà ce la prendiamo senza farci chiudere la bcca (detto con franchezza) da speciosi argomenti pseudogiuridici.

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        2. E’ tutto vero,
          ma in Cisl nessun segretario Generale è mai diventato Segretario dei pensionati. E’ accaduto solo in Uil e con Barbagallo. Il fatto che qualcuno ci pensi per la Fnp è un segno di degrado irreversibile.

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    2. Chi ha sentito l’intervento di Ragazzini (l’hanno visto e sentito migliaia di persone) avrà notato sicuramente la voce rotta dall’emozione e non gli si può che augurare una pronta guarigione. Però non è stato tenero. Sembrava quasi una requisitoria. Ha detto che non ringrazierà mai 3/4 persone (soltanto ?), ha ricordato presunti torti da riparare in Veneto e in Sardegna, ha detto che forse nessuno l’avrebbe candidato, ha invitato tutti a votare Sbarra e a riproporre la stessa segreteria etc. e sotto sotto si sentiva un certo astio e/o rancore. Non è stato solo un addio commovente, di certo. Quindi i commenti ci stanno tutti.

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  6. Anche il congresso nazionale della femca si è concluso.
    E SCULETTONI DA CORRIDOIO è stata riconfermata.
    Non poteva essere diversamente in una categoria governata a son di purghe e commissariamenti, stile Furlan?
    Ma partiamo dalla relazione, definita dalle controparti: imbarazzante.
    Questo è quanto gira in Confindustria.
    Sbarra e tutta la federazione di questo dovrebbero preoccuparsi.
    Nel discorso di SCULETTONI sembrava di stare a messa.
    Mancava solo il coro che poi si è udito nel dibattito. Entusiasmo a profusione….
    La prima cosa balzata all’occhio è che la signora è pronta a lasciare, facendo intuire che sarà la prossima referente per il sud e che si appresta a prendere in mano la delega dell’amministrativo.
    Poi ha spinto avanti rizzuto, detto il toscano, come suo successore (lo confermano i cenni alla lotta ai contratti pirata e alla delega digitale: basta questa a fare iscritti? Gli operatori servono ancora a qualcosa?).
    Ma ste cose non si fanno. O almeno, non si fanno così. E’ vecchio il detto: chi entra in conclave Papa, ne esce Cardinale.
    E infatti non è il toscano la sua prima scelta. Ma il figliol prodigo di siracusa-ragusa. Colui che ha fatto commissariare quel territorio perchè non gli rispondeva più. E che poi alla guida vi ha messo il fratello, che ha fatto diventare la femca e la cisl il 3′ sindacato di quel territorio.
    Se la racconti in giro manco ci credono, perchè pensano sia una barzeletta.
    Ma la sciura riuscirà nel suo intento di passare la femca da siculo a siculo? Può essere. Ma qualche problema si scruta all’orizzonte.
    Perchè ribadire in relazione che la femca è una e unica? Serviva farlo se le cose stanno proprio così?
    Le cose infatti non stanno così. La femca è frantumata in mille pezzi. Tutti pronti ad abbandonare sciura Nora. Ma del resto questo è il frutto della sua politica di divisioni, che lei ha ben capito e applicato: il divide et impera….
    Ora vedremo se sarà in grado di passare il testimone della federazione al suo pupillo, ma soprattutto se in femca glielo lasceranno fare.
    Colombini docet…..


    Una precisazione dall’amministrazione del blog: il termine “sculettoni da corridoio” di per sé non ammissibile per le regole sul dibattito nello spazio dei commenti, è una citazione di un’espressione che venne usata a suo tempo in polemiche interne alla Cisl ed esterne a questo blog. Quindi, dopo attenta riflessione, la ammettiamo in quanto citazione, perché altrumenti non si capirebbe il senso dell’intervento, ma in via eccezionale e solo per questa volta. Se però dovesse essere ripetuta, non la passeremo.
    il9marzo.it

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    1. Mai lette tante fantasie……. ed ovviamente tristi presagi (con la considerazione che queste fandonie sono effettivamente barzellette).
      ma perchè piuttosto che scrivere sciocchezze allo scopo di farsi leggere, lasciando immaginare di essere depositari delle più nascoste verità (che successivamente e sistematicamente vengono smentite) non dite cose serie?
      Va bene non condividere pensieri politici (la critica, se non è fine a se stessa, è costruttiva).
      Ma basta dare fiato alla bocca per diventare maestri dello scoop.

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  7. Quella sorta di assemblea organizzativa straordinaria preannunciata da Sbarra nelle conclusioni del congresso fnp e l’insistenza sulla continuità associativa danno la misura delle difficoltà che la Fnp e, in essa, l’intera Cisl, stanno vivendo.

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  8. La Fnp in dieci anni ha perso 500000 tessere ( dati ufficiali). In un congresso buon segretario nazionale ha risposto che era vero ma ne rimanevano sempre 1700000. Qualunque responsabile di un’associazione o di un’azienda che si presentasse con una perdita di circa il 22% si dimetterebbe seduta stante. Le tessere e le convocazioni non vengono mandate sia per paura di perdere gli iscritti ( che scoprono di esserlo ) sia per paura di perdere le votazioni nei precongressi. Circa i commissariamenti in 50 anni e più di iscrizione, non ne avevo mai visti tanti come in questi ultimi 6/7. Ancora più grave perché nel frattempo, i vertici non si sono distinti per trasparenza, tutt’altro.
    Naturalmente auguri di buona guarigione al segretario Ragazzini per la malattia che l’ha duramente provato.

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  9. Continuare a dare istanza congressuale ai pensionati accade solo in 2 paesi europei. Altrove restano legati alle categorie di appartenenza. Qui servono a proteggere i vertici confederali.
    E così lavoratori e pensionati non contano nulla

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