Appropriazione indebita

Sono solo due parole, ma l’effetto che producono è notevole. Appropriazione indebita è il nome di un reato simile al furto; solo che mentre il ladro ruba prendendo qualcosa a qualcun altro, in questo caso c’è qualcuno che ha già in mano qualcosa che non è suo, ad esempio dei soldi che gli sono stati affidati per amministrarli, e lo usa come se fosse suo.

Questa è l’accusa mossa ad alcuni dirigenti della Uil, compresi il segretario generale ed il suo predecessore: i soldi della cassa sarebbero stati usati per le proprie vacanze e non per le finalità del sindacato (la loro difesa, a quanto letto sui giornali, consiste nel sostenere che quelle vacanze erano anche un momento per esaminare assieme questioni sindacali e discutere la linea da tenere).

Questo reato è previsto almeno da quando esiste il codice penale; ma non si ricordano casi in cui sia stato applicato a dirigenti di questa importanza in relazione all’uso dei soldi del sindacato (e non, come invece è avvenuto, per l’uso di soldi pubblici come ad esempio per corsi di formazione finanziati dalla regione, come nel caso che a Cuneo ha visto prosciolto Caudio Risso della Fai e coinvolti altri sindacalisti; anche della Fai).

Il fatto è che le questioni interne ai sindacati erano e sono al centro di un grosso equivoco: siccome non è stata data attuazione all’articolo 39 della Costituzione sul riconoscimento giuridico dei sindacati, sembrava che i giudici non avessero alcun titolo ad occuparsi delle vicende delle organizzazioni. Le stesse decisioni sul nostro ricorso d’urgenza contro il commissariamento della Fai, che non è stato accolto per ragioni procedurali ma senza essere stato respinto nel merito, rispondevano un po’ a questa filosofia di non entrare in vicende dei sindacati neanche quando, come nel nostro caso, era palese la violazione dello statuto e dell’autonomia garantita alle federazioni.

Ora però sembra potersi ripetere con i sindacati quello che è successo con i partiti: e cioè che i giudici civili non entrano in questioni interne, ma ci entrano i magistrati penali. Ed il reato di appropriazione indebita, che si presta ad interpretazioni più o meno estensive, è un passepartout molto efficace. Un po’ come lo fu, non senza forzature, il reato di finanziamento illecito per i partiti.

In effetti, il fatto di non entrare nelle vicende interne dei sindacati in mancanza della legge sindacale di attuazione della Costituzione era un po’ una scusa. Perché in mancanza della legge speciale vale il diritto comune. E quindi il dirigente sindacale che usa a proprio vantaggio dei soldi dell’organizzazione, o magari di qualche ente bilaterale o fondo sanitario, può esserne chiamato a risponderne senza aspettare che lo dica il legislatore.

Quindi, parlano a vanvera tutti coloro che oggi traggono spunto da queste vicende per dire “ci vuole la legge sui sindacati”. Al contrario! Fare ora una legge servirebbe facilmente a cambiare le carte in tavola, a prevedere qualche norma speciale per salvare qualcuno che si dovesse trovare nei guai, magari fra i numerosi ex sindacalisti che siedono in parlamento.

Sarà stato per questo che la Cisl, improvvisamente, ha cambiato posizione sulla legge sindacale firmando l’accordo di gennaio che prevede l’attuazione dell’articolo 39? Perché questa riforma potrebbe essere usata, con un comma nascosto qua o là, per salvare tanta gente. Non escluse le controparti.

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2 Commenti - Scrivi un commento

  1. Concordo in pieno è proprio così non escluderei che i ritardi con cui si muove la magistratura siano conniventi con i sindacati in particolare confindustriali ma non solo non dimentichiamo che di sindacalisti politici ce ne sono a iosa e rimanendo nel nostro abbiamo ex molto importanti come sottosegretari presidenti di commissioni e addirittura un Capo di Stato (L’ABRUZZESE MARINI) anche se solo per pochi giorni.
    Anzi più ci penso e più mi convinco che l’ostacolo alla denuncia di Fausto e la disponibilità ad applicare l’articolo 39 nasca dall’esigenza di salvarne parecchi di questi signori. Dobbiamo vigilare con accortezza smascherando i loro giochi e allertando l’opinione pubblica.
    IL VISIONARIO

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  2. anonimi per necessità · Edit

    Insisto.
    bei discorsi.
    passiamo ai fatti e mandiamo tutta la documentazione ricevuta da questo sito oltre a quella di Fausto e chiediamo giustizia.
    Solo così nel Sindacato torneranno quelli puliti

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