Questo blog è aperto a tutti, e noi non censuriamo nessun commento. Ma, come chiarito fin dall’inizio, qui non si offende nessuno. E “cialtrone” è un termine offensivo. Infatti non lo abbiamo usato noi.
Invitiamo quindi tutti ad esprimere le proprie idee in maniera appassionata ma senza trascendere, e ci riserviamo di intervenire sui testi che ci arrivano nel caso in cui dovessero sembrarci non in linea con questa esigenza di buona educazione.
Anche perché sappiamo che la verità si può sempre dire in maniera educata. Sono le bugie che cercano di nascondersi dietro il linguaggio offensivo.
“Sappiamo di qualche cialtrone, dentro e fuori la Fai, che in nome del principio di autogoverno, alterando fatti e circostanze, agita in modo scomposto la macchina del fango dopo essersi abbeverato lungamente alla fonte di una gestione opaca, molto opaca, e legato a visioni e concezioni personalistiche e proprietarie della Federazione” (Luigi Sbarra)
Concordo pienamente con il comportamento esposto dalla redazione circa la possibilità di poter dire le cose anche senza offendere. Ma a tutto c’è un limite; nel caso specifico se qualcuno ha perso il controllo, che deve sempre contraddistinguercii, lo ritengo umanamente comprensibile quale reazione all’attacco portato alla MEMORIA DI UN SIGNORE COME FAUSTO e pertanto giustificabile anche in considerazione del fatto che “il pulpito da cui proviene la predica” non ha avuto la sensibilità di rispettare neanche la morte perseverando nella menzogna.
Precisiamo che il passo della relazione congressuale della Fai che contiene il termine “cialtroni” non fa riferimento a Fausto Scandola. Anche perché, in effetti, non fa riferimento a nessuno. Contiene allusioni a vicende Fai, sulla cui serietà ognuno può giudicare, ma non giudizi precisi su alcuno.
Il che, se è meno grave, è poco serio. Per non dire peggio…
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D’accordo con “il postino”, anche perché ,se è vero,come precisato dalla redazione,che il termine “cialtroni dentro e fuori la FAI” non è indirizzato ad una persona in particolare,proprio per questo,nessuno ne è escluso. Siccome però la sostanza non è sul piano filologico,va mantenuto un profilo di civiltà ed “equilibrio” verbale a prescindere dal fatto che il/i destinatari lo meritino…