Oggi, 13 aprile, è una data importante, e non certo per il similcongresso che si apre dall’Antonella a Pomezia.
Un anno fa, in questo giorno, Fausto Scandola spediva la sua lettera al segretario generale della Cisl che segnava l’inizio della sua battaglia (e che, perdonateci la sottolineatura, questo sito ha avuto l’alto onore di essere il primo a diffondere e far conoscere, senza che nessuno di noi conoscesse ancora Fausto, il 5 maggio 2015).
Oggi ve la riproponiamo, non solo come esempio di impegno per la trasparenza e come invito ad una riflessione sulll’etica del sindacalista. ma anche come dimostrazione di amore per la Cisl.
Perché c’è più Cisl in queste righe che in tutti i discorsi similcongressuali del dottor Sbarra dell’Anas. Che infatto un anno fa aveva proibito la divulgazione della lettera all’interno della Fai. Ed oggi abbiamo capito meglio il perché.
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Al Segretario Generale
CISL Nazionale
Annamaria Furlan
Via Po 21
00198 Roma
RACCOMANDATA A/R
Verona, 13 aprile 2015
Oggetto: Richiesta di dimissioni per incompatibitità morale e etica con chi rappresentiamo.
Cara Furlan,
mi presento: sono un pensionato iscritto alla FNP CISL di Verona, ed alla CISL ininterrottamente dal 1968; il mio reddito complessivo, anno 2013, è di 54.125,00€.
Mi considero un pensionato fortunato, per la mia buona pensione, certamente superiore alla media dei pensionati e di molti lavoratori dipendenti italiani.
Oltre che aderire come socio alla CISL, mi sento parte di questa indispensabile Organizzazione Sindacale, nel panorama italiano e per i lavoratori e pensionati di questo nostro Paese.
Sono profondamente indignato, non ritengo MORALE, ETICO, GIUSTO l’utilizzo che i Dirigenti di questa Organizzazione fanno delle risorse provenienti dalle adesioni dei lavoratori dipendenti e dei pensionati al minimo, e/o con pensioni medie di 7-800€ al mese (per la verità anche per valori un po’ più consistenti, in possesso di comuni mortali) che mettono i propri contributi a disposizione dell’Organizzazione Sindacale e nelle mani del suo gruppo dirigente, che li usano per i loro compensi e per costruire pensioni super, o per attività finalizzate ad interessi personali e non per coloro che rappresentiamo (difficilmente qualificabili e compatibili con un Sindacato).
Di certo siamo di fronte ad un sistema immorale, non a singole eccezioni di qualche dirigente inadeguato: sono troppi i casi di mia documentata conoscenza di dirigenti che superano anche i 250.000,00 € di reddito; se lo ritieni posso dartene conto. Dirigenti che al massimo si spostano, pensionati o no, ma nessuno imbocca l’uscita: vengono ricollocati, mantengono od aumentano i compensi, quando invece dovrebbero andare a fare i pensionati altrove, o ritornare nei posti di lavoro, o cercarsi qualche altra attività.
Alla faccia dello scandalo dell’immorale ex-Segretario Generale Confederale Raffaele Bonanni!
Tutto questo non lo ritengo compatibile con gli associati che si dovrebbero rappresentare. Il Paese è in difficoltà, gli stipendi e le pensioni sono fermi da anni, nelle famiglie i figli sono senza lavoro e prospettiva, i lavoratori e i pensionati finanziano con le loro adesioni questo Sindacato, ed assistono a questi sprechi di risorse, autentica offesa ai nostri disagi.
Serve rompere il sistema, per portare i nostri dirigenti compatibili ed in sintonia con chi rappresentano: gli iscritti.
Non è giusto confondere la linea politica dell’Organizzazione con il comportamento censurabile del proprio gruppo dirigente.
Questa nostra CISL ritengo vada riformata, MORALIZZATA: dobbiamo cambiare profondamente, specie soprattutto nel gruppo dirigente. Dobbiamo fare entrare in questa organizzazione l’ONESTÀ, la TRASPARENZA (dall’alto verso il basso, e dal basso verso l’alto), la RESPONSABILITÀ, far pagare a chi usa l’organizzazione per la propria pancia!
Servono ricambi veri dei dirigenti, e questo è indispensabile anche negli Enti CISL, nelle Associazioni della CISL e nei Servizi CISL.
Di tutto questo non ti sei accorta, troppo integrata e interessata al mantenimento del sistema. Cara segretaria, ti consiglio di dimetterti con urgenza.
Rimango in attesa dei tuoi movimenti, per capire dove rivolgermi per ottenere la rottura del sistema.
Distinti saluti,
Grazie ancora, Fausto!

Leggendo queste accorate e passionali parole ho creduto per un attimo di essermi appena svegliato da un incubo e ritornato alla CISL vera, quella si di Pastore, Storti e Carniti.
Grazie Fausto ed un grazie a voi della fai che avete condiviso e portato avanti la sua battaglia per restituire alla CISL i suoi valori fondanti oggi tanto malridotti e mal rappresentati da farci vergognare di essere cislini.
Wiva la Fai Wiva la cisl liberate dagli oppressori.