Tanti ci leggono, pochi ci scrivono

Questo blog, possiamo dirlo senza falsa modestia, ha un certo successo, testimoniato dal “contatore visite” qui accanto. E’ probabile, continuando con questo ritmo, che sfonderemo il muro delle centomila visite prima che la Fai riunisca il congresso di fine commissariamento. Cosa che, quando siamo partiti, era fuori dalla nostra immaginazione.

Questo però era solo metà del nostro obiettivo. L’altro, che rimane invece ancora un po’ lontano dall’essere raggiunto, era quello di avere non solo tanti lettori, ma anche qualche scrittore. Invece quanti ci mandano i loro contributi non sono molti. Fa eccezione il nostro amico Luigi Viggiano, del quale pubblichiamo l’ultima riflessione nello spazio “Libertà di parola”.

Ribadiamo allora l’invito a non avere paura, ad usare questo spazio di libertà per dire cose che a dirle nella Cisl, magari, si rischiano rappresaglie.

Coraggio, lo spazio è libero, l’anonimato, se necessario, è garantito, e l’unica regola è dire quel che si pensa senza offendere nessuno. Tanto non ce n’è neanche bisogno, a volte bastano i fatti nudi e crudi.

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2 Commenti - Scrivi un commento

  1. Il fatto é che per scrivere bisogna pensare; cosa che richiedo un minimo impegno, per la maggioranza silenziosa è molto più comodo rifuggiarsi nel vittimismo, qualunquismo ecc. (qualità tipicamente italiche) confidando nell’agire del Fausto di turno. Mi rendo conto che la situazione é deprimente ma non bisogna arrendersi, e come Fausto ci ha insegnato combattere in prima persona (AIUTATI CHE DIO TI AIUTA). E’ anche vero che “il coraggio uno se non ce l’ha non se lo può dare” . Ma la coscienza l’abbiamo tutti. Ognuno si regoli di conseguenza. Una cosa é lapalissiana, anzi due che: “L’UNIONE FA LA FORZA DEI DEBOLI E LA DIVISIONE QUELLA DEI FORTI; gli antichi ROMANI l’avevano capito molto bene; ricordate il detto latino DIVIDE ET IMPERA. O NO?
    IL POSTINO

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  2. Per poter scrivere senza limitarsi alle sole opinioni, bisogna anche aver notizia di fatti che valga la pena raccontare. E non tutti, soprattutto i pesci piccoli, i semplici iscritti o i delegati RSU non stipendiati da Cisl, ne sono a conoscenza.
    Da parte mia, come in passato, ogni qual volta dai direttivi verrà uno spunto interessante, o ci saranno comportamenti degni di un commento, ve li sottoporrò.
    Il vostro corrispondente Fim Veneto

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