Un dubbio: perchè nessuno alza più il dito?

Un amico ci scrive dalla periferia della Fai questo contributo, che pubblichiamo volentieri per due motivi: perché è importante che si torni a discutere nella Fai e della Fai, e poi perché quello che ci dice dà ragione a chi sostiene che la realtà si vede meglio dalla periferia che dal centro

Anni or sono, durante un’assise congressuale un sindacalista di provata esperienza, provava a spiegare al sottoscritto giovane sindacalista il senso di quel che stava succedendo. In realtà la questione era di per sé semplice, si trattava di una votazione palese per prevedere o meno la figura del segretario generale aggiunto in quella che era una segreteria regionale confederale.

L’esperto amico mi spiegò che attraverso quel voto si voleva marcare una specifica storia sindacale che poteva essere meglio rappresentata appunto attraverso tale figura. Mi spiegò altresì che ancor più importante dell’esito del voto, era il fatto che quel semplice gesto racchiudesse in sé tutta l’esperienza sindacale di cui era portatore la persona che in quel momento appunto votava. Insomma quel che conta è l’identità.

Qui sorge il dubbio: forse che oggi in FAI nessuno alza più il dito perché in realtà ciò che latita sono sindacalisti portatori di una precisa identità sindacale? Il giudizio è forse troppo severo, allora che diano dimostrazione del contrario,si incominci ad alzare il dito! 

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