Gente allegra il ciel l’aiuta

Non ha una faccia allegra la signora Anna Maria nella foto che il sito della Cisl tiene in apertura con il titolo “Serve più equità nella manovra”. Diciamo che stavolta, più che una Biancaneve felice e canterina in mezzo ai sette nani, ci ricorda Maga Magò.

 

Ma la possiamo capire. ha poco da stare allegra. Perché, come si dice, domandare è lecito, rispondere è cortesia. E finora il governo con le sue richieste è stato poco cortese. Ovvero, detto alla romana, “nun se l’è filata de pezza”. Come quando lei ha presentato cinquecentomila firme per una proposta di legge popolare destinata a far la fine di tutte le proposte di legge di iniziativa popolare, cioè a morte certa. E come quando ha chiesto e richiesto uno strapuntino per i rappresentanti dei lavoratori (cioè per lei, o qualcuno del giro) nel consiglio d’amministrazione delle Poste (che poi sarebbe l’ente che appare nelle sue dichiarazioni dei redditi).

Probabilmente, anche la sua richiesta di maggiore equità nella manovra incontrerà lo stesso silenzio sprezzante, arrogante e antipatico da parte del governo. Un atteggiamento che non è poi molto diverso da quello suo e dei suoi colleghi di fronte alle richieste di chiarimento su chi guadagna quanto nella Cisl, avanzate prima individualmente da Scandola, fin dal maggio scorso, poi ad agosto un po’ da tutti nella Cisl e fuori quando la vicenda è finita sui giornali. Allora la Cisl promise di fare chiarezza “subito” (e sono passati quattro mesi). Così come lei stessa dopo l’elezione promise che sulla pensione di Bonanni tutto sarebbe stato al più presto, senza lasciare nulla di oscuro. Questo più di un anno fa, quando sorrideva più di adesso.

In effetti non è un periodo facile per la signora Anna Maria. E capiamo che, dopo un anno come questo, abbia poco da sorridere. A meno che non salti fuori qualcuno all’improvviso a dirgli: “Sorridi, sei su Scherzi a parte!”.

sorridi

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  1. Chi di spada ferisce di spada perisce (qui però non c’è Gesù che ripara gli errori come fece per Pietro)
    Bianca neve e i sette nani, sempre pronti a sedersi al tavolo, non tanto per il bene dei lavoratori bensì, come i fatti ci hanno dimostrato, (megastipendi, megapensioni ecc.) per il loro tornaconto. Offrendo al governo di turno, la sponda per mettere all’angolo gli altri. Oggi però, dopo i frutti dolci si sorbiscono quelli amari fatti di: isolamento e derisione; se fossero persone normali avrebbero capito l’antifona da tempo e tolto il disturbo; ma normale è un termine che non si addice e allora lasciamo che si godano l’amaro calice della polvere. Solo provando sulla propria pelle che cos’è l’arroganza del potere quando lo si subisce INGIUSTAMENTE potrebbe illuminarli e dunque redimerli o fulminarli definitivamente.
    Da visionario, quale sono immagino Bianca neve attorniata dai sette “sapientini” che fanno ammenda della loro tracotanza, rendendo: trasparente il sindacato in tutte le sue articolazioni, dimezzando la componente confederale (che non serve a niente) o meglio solo a reggere bordone al nazionale; separi i pensionati dai lavoratori; stabiliscano un limite al rimborso mensile onnicomprensivo netto non superiore a tre volte lo stipendio massimo del posto di lavoro di provenienza; rendano noto i nomi e dei sindacalisti cisl che hanno usufruito della legge Treu e l’entità della pensione in godimendo, precisando se è sola o unita ad altre ecc. ecc.; e qui mi fermo ricordando che ho descritto un sogno perchè in realtà fino a quando c’è fieno nella mangiatoia gli asini non scappano neanche quando diventa velenoso. Figuriamoci se possono ridursi a dare Ragione a Gesù imitandolo.
    Scusatemi se approfitto della vostra pazienza ma non se ne può più di questo tracotanza che cresce con l’aumentare del nervosismo e dell’accorgersi che con le loro idee e modi di fare hanno reso la cisl una carrozza senza nocchiere destinata inevitabilmente a sbattere contro il muro della società che s’irrobustisce sempre più.
    Il Visionario

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