Dal 2010 (Furlan, qui c’è un problema)

Anche gli espulsi possono mandare mail. E quando quello che scrivono è significativo qualcuno è bene che dia una risposta. Possibilmente per smentire, se può. Altrimenti il giudizio da trarre non è difficile.

Fausto Scandola è tornato a scrivere  a tutto l’esecutivo della Cisl. Ed ha mandato le cifre relative a quanto avrebbe guadagnato Anna Maria Furlan negli anni dal 2010 al 2014 (totale contributivo) sommando “imponibile da Poste Italiane” (di cui è dipendente) e la “contribuzione aggiuntiva Cisl”.

Per ogni anno viene indicata anche la differenza fra cifra indicata come massima dal regolamento Cisl e quella dichiarata: differenza che vanno da un minimo di  50.000 € abbondanti ad un massimo attorno a 90.000€.

Di fronte ad affermazioni come queste, che sono state rese pubbliche inviandole a tutti i membri dell’esecutivo, qualsiasi risposta che non faccia chiarezza rischia di minare in maniera molto grave la credibilità del segretario generale e l’operazione trasparenza attraverso il nuovo regolamento (che rischia a sua volta di apparire il modo per risolvere il problema cambiando le regole).

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2 Commenti - Scrivi un commento

  1. Completamente d’accordo con la vostra analisi.
    A Nord Est si ostinano a sostenere che Scandola è manovrato da Bonanni, come no…
    In ogni caso, se la signora Furlan davvero non avesse avuto niente da nascondere, avrebbe risposto ben prima alle sollecitazioni e alle richieste di informazioni puntuali venute dal dirigente pensionato vicentino.
    Manteniamo ancora per un po’ il beneficio del dubbio, ma secondo me il segretario/la segreteria generale spera che la buriana passi e la storia che riguarda lei venga dimenticata.

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