Dopo La Gran Pensata, dedicata al commissariamento della Fai, un’altra polemica in versi, questa volta dedicata alla vicenda Scandola, ci arriva dalla periferia, dove le cose si vedono e si capiscono meglio. E le si sanno raccontare in maniera leggera.
Leggera, sì, ma anche molto seria
E’ Scandòla scandaloso?
Fu Matteo che ci prescrisse
la morale quando disse:
“Uno scandalo conviene
se dal mal si tira un bene”.
Certo serve cognizione
per non fare confusione
tra chi il mal l’ha provocato
e chi invece l’ha svelato.
E’ Scandòla scandaloso
se denuncia il mal morboso
che trasforma in palancari
dignitosi segretari
che si dicono al servizio
mentre ingrassano nel vizio?
O lo è il top confederale
che sancì pena esemplare
non pei rei di tal misfatto
ma pel teste di quel fatto?
O lo sono i probiviri
poco probi e ancor men viri
che lo trassero alla gogna
senza un filo di vergogna?
O lo sono i comprimari
consiglieri e segretari
che si parano il sedere
inchinandosi al potere
ignorando l’innocenza
con totale indifferenza?
S’è invertita la morale:
qua dal mal si tira un male
Si cancella la memoria
si tradisce anche la storia
ché nel nuovo sindacato
il pensiero s’è oscurato.