Con il contributo che pubblichiamo oggi e che ci arriva dalla periferia, là dove le cose si capiscono meglio che al centro, facciamo un salto di qualità: dalla polemica alla polemica in versi.
Versi facili, che hanno per modello quelli che raccontavano le storie del Corriere dei Piccoli (tipo le avventure del signor Bonaventura; ma in un ambiente dove c’è la tendenza ad usare la retorica per nascondere il fatto che non si ha niente da dire e che si parla di cose che non si conoscono, la semplicità ci sembra una bella virtù.
Certo, rispetto al modello del Corrierino mancano le vignette; ma non è detto che in futuro non arriveranno pure quelle.
La Gran Pensata
Raffaele la pensò
e la storia incominciò:
“Metto insieme panettieri
muratori e carpentieri”
Dove sia l’affinità
solamente Dio lo sa
“Metto insieme soldi e buffi
senza tema di rabbuffi”.
Chiama Augusto e glielo dice:
“Anche tu sarai felice
diverrai lider famoso
un futuro avrai radioso”
Il meschino gli rispose
nelle mani sue si pose:
“Se si vuol così colà
la fusione si farà
fissa tu le condizioni
io non ti farò obiezioni
a me basta un posticino
garantito per benino
e la proroga triennale
nella carica apicale”
Cosi detto e così fatto
Risultato del baratto:
al comando i muratori
panettieri tutti fuori
Segretari compiacenti
consiglieri un poco assenti
votan tutti un po’ alle strette
e al congresso si rimette
la decisa già questione
della nuova gran fusione
Si riunisce l’assemblea
e lì monta la marea
dei peoni preoccupati
di finir becchi e mazziati
Corre allor l’Anna Maria:
“Qua non siamo all’osteria
or cessate ogni questione
e si vada a votazione
non si perda tempo invano
alzi ognun la propria mano!”
Ma Maurizio senza tema
pone allor questo problema:
“Io conosco l’alfabeto
qua ci vuol voto segreto!”
Titubante resta l’Anna
ma la carta non inganna:
“Se si vuol segreto sia
vedo l’ora d’andar via!”
E così la Gran Pensata
ricevette una legnata:
vanno ai voti ed ecco qua
la fusione non si fa
Resta Augusto un po’ allocchito
il progetto gli è svanito:
“Ecco qua le dimissioni
si faran consultazioni”
Ma intervien l’Anna Maria:
“Questa è pura asineria
quel progetto si farà
così vuol chi sta colà
Io vi mando tutti a spasso
senza fare tanto chiasso”
E così l’Esecutivo
con un atto imperativo
manda a casa Segretari
Consiglieri e caudatari
Poi gli manda un Commissario
con l’impegno prioritario
di sanar la canagliata
e salvar la Gran Pensata
Una vera aberrazione
ci sarà rivoluzione!
Ma son pochi in verità
a sfidar l’Autorità
Al contrario i Regionali
levan lor lodi corali
mentre gli altri Segretari
come fosser dei precari
se ne stanno abbottonati
sì che sembrano intronati
a osservar la prepotenza
con la massima acquiescenza
Come se la Gran Pensata
fosse ormai dimenticata
mentre il grande Commissario
deve far proprio il contrario
perché è stato messo qua
perciò che si vuol colà.