In attesa della decisione del giudice, facciamo chiarezza su quello che può succedere nelle prossime settimane.
In caso di accoglimento del ricorso, il commissario torna da dove è venuto, e si riparte dalla situazione al 31 ottobre, con la segreteria dimissionaria e il consiglio generale convocato per decidere (liberamente) il futuro della Fai. Quanto alle conseguenze sulla struttura della Federazione, una cosa è certa: nessuno sarà licenziato né cacciato per rappresaglia.
Se invece dovesse andare male, tutto continuerebbe come dal 31 ottobre ad ora. Col commissario che assume e licenzia a suo arbitrio.E che, invece di sbrigarsi ad avviare il congresso (che è l’unica cosa che dovrebbe fare, e in fretta; art. 36 regolamento di attuazione dello statuto Cisi) va in giro a farsi fotografare con qualche ministro mentre i segretari regionali lo seguono in fila per due.
In ogni caso, chi avrà perso potrà impugnare d’urgenza la decisione. E poi ci sarà la causa di merito.
Mettetevi comodi, ché la partita è ancora lunga.