Radio Tirana

Un incontro col sindacato birmano all’Expo, la cui prima sessione “è stata chiusa da Luigi Sbarra (in qualità di Presidente della Fondazione FAI e di segretario confederale CISL)”; un commento entusiasta sull’enciclica di papa Francesco, stavolta in qualità di commissario della Fai; nella stessa veste un incontro col sindacato dominicano concluso dall’immancabile invito a visitare il paese.

Con tutte queste puntuali informazioni sulle attività di un commissario che (teoricamente) lascerà fra pochi mesi l’incarico per scadenza del mandato, il sito della Fai ha fatto tornare in mente a qualcuno le trasmissioni in italiano di Radio Tirana. Quelle che si ascoltavano girando la manopola delle onde medie di vecchi apparecchi da tavolo, e che riportavano puntualmente tutte le attività del grande leader Enver Hoxha, compresi gli incontri con delegazioni da ogni parte del mondo per dare l’impressione che l’Albania fosse la punta di diamante di un processo rivoluzionario inarrestabile attraverso tutto il pianeta.

Naturalmente il mondo continuava a girare per suo conto. E naturalmente i bollettini di Radio Tirana li ascoltava (a parte qualche fedelissimo) solo chi voleva farsi un’idea (e magari quattro risate) sulla sproporzione fra la retorica usata e la realtà di un paese sempre più isolato e sempre più chiuso.

Ora non saremo noi a dire che la Fai di Sbarra (che, comunque la si pensi, non è una figura tragica, e certo non è paragonabile ai dittatori del XX secolo) assomiglia all’Albania di Hoxha (il quale i dissidenti non si limitava ad epurarli o licenziarli). Eppure dobbiamo confessare che scorrendo il sito della Fai ci capita di provare un senso di sproporzione fra la comunicazione enfatica sulle attività di un leader (che poi non dovrebbe essere affatto un leader, ma solo un curatore temporaneo col mandato di ripristinare la legalità statutaria sospesa dal commissariamento) ed una realtà che vede la Fai sempre più appiattita su Via Po 21 e sempre meno capace di azione autonoma. Insomma, qualcosa di molto lontano dal sindacato politicamente vivace e capace di atteggiamento critico, nella Cisl e nei rapporti con gli altri sindacati e con le controparti, che in anni passati qualcuno di noi ha conosciuto.

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2 Commenti - Scrivi un commento

  1. vorrei una informazione di sicurezza. Sono una – necessariamente – vecchia ascoltatrice di radio Tirana, ma ancora sufficientemente giovane da essere al lavoro, in una struttura in qualche modo collegata alla Cisl.
    Dato il clima che stiamo vedendo ormai da qualche anno nell’ambiente, e che questo sito brillantemente riporta facendoci anche girare in sù gli angoli della bocca, c’è qualche rischio se guardo il blog il9marzo col computer dell’ufficio????
    Quel numero identificativo Your IP che compare in alto a destra, potrà essere la traccia che mi mette i segugi alle calcagna????
    Un abbraccio
    XY

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    1. Se il computer dell’ufficio è sotto controllo, ci pensa il sindacato a difendervi dal controllo a distanza. Infatti ha appena protestato con Renzi proprio per questo.
      Non vi preoccupate, siete in una botte di ferro. Più o meno come Attilio Regolo.
      Z

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