Sconfitta generale

La piazza rossoblù di Landini e Bombardieri ha occupato uno spazio politico, ma non è chiaro per fare cosa, e assieme a chi. E i palloncini lanciati in aria per protesta se li porta via il vento (e finiscono per inquinare l’ambiente come unico risultato concreto).

Il governo ha precettato, nella persona del ministro competente, i lavoratori dei trasporti dimostrando di avere la forza per farlo ma anche la debolezza di chi ha bisogno di queste ripicche meschine per simulare una capacità di guida del paese che, nei fatti, non c’è.

La commissione di garanzia, istituita quando si pensava che sarebbe stata affidata sempre a professori illuminati sul modello di Gino Giugni, si è autodegradata a giurista a servizio del principe (dopo che il Cnel aveva fatto la stessa cosa sul salario minimo)

La Cisl è diventata un sindacato collaterale alla destra, pronto ad esserlo alla sinistra quando il tavolo al quale “inchiodarsi” (qualunque cosa voglia dire questa banalità) sarà quello di un altro governo.

Il sindacalismo è diviso ma senza alcuna dialettica utile e senza vere idee sulle possibile basi di una nuova unità a partire dal lavoro e non dalla politica sindacale del momento. Per questo sarà un’unità inutile anche quando i tre segretari generale torneranno a farsi fotografare assieme .

La questione salariale continua ad essere confusa con il cuneo fiscale (mentre se aumentassero le retribuzioni, che sono la fonte di reddito meno adatta ad evadere, avremmo assieme meno problemi di povertà sociale e più entrate per il fisco).

Lo sciopero generale viene contestato da una parte della società come ilegittimo, e non ha sciolto i dubbi di un’altra parte della società (minoritaria ma importante), quella che lo difende come strumento legittimo ma ha l’impressione che sia poco adeguato a risolvere i problemi che solleva. E così diventa una forma di lotta sempre meno generale, una ginnastica di contestazione per tenersi in forma praticata da alcuni settori della sinistra.

L’Italia è sempre meno fondata sul lavoro (perché la Costituzione è bella, ma oggi fa fatica a raccontare quello che il paese è e non solo quel che dovrebbe essere).

Il bilancio di questi giorni è una sconfitta per tutti. Un fallimento più generale di qualsiasi sciopero.

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10 Commenti - Scrivi un commento

  1. Una vera sconfitta , basti pensare che il 25 novembre , nella giornata per la lotta contro la violenza sulle donne, che oggi più che mai ha un valore fondamentale e tutti gli occhi devono essere puntati su questa tematica , è stata invece organizzata una manifestazione che fatta proprio il 25 novembre è davvero inopportuna.

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      1. Beh, è evidente che si è impegnati su un fronte non lo si può essere in concomitanza sull’altro. A meno che la CISL manifesta da sola anche su questa tematica. Era più logico partecipare assieme alle altre associazioni. Oppure no?

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      2. Per lei non c’entra, per altri è una questione di opportunità, rispetto e sensibilità. In una cultura patriarcale non ci si può aspettare nulla di diverso

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  2. Si è conclusa come avevano predetto l’inutile assemblea organizzativa della femca dove la garofalo se l’è cavata, sul tema risorse e della redistribuzione delle tessere centralizzate, all’italiana.
    Insomma, a problemi gravissimi che affamano le strutture territoriali minandone la sopravvivenza la Garofalo risponde con la costituzione di una commissione che come nelle migliori italiche tradizioni non affronta il problema ma tranquillizza gli animi, già fiaccati dalla quotidiana gestione clientelare e nepotistica tutta siciliana nei modi e nei metodi in cui la Garofalo fa versare da anni la federazione.
    Distrutta e annientata anche nei comparti dove il ruolo di quei tre poveretti e scappati di casa che ha messo su moda chimica energia che difatto sono commissariati.
    Il Dartagnan della Moda non tocca palla in un settore in sfacelo che viene di fatto gestito ancora da Spiller.
    Il mangiapiadina è imbarazzate porello se ne sta fermo difronte allo smembramento del comparto chimico che la Garofalo non vede l’ora di annientare.
    Per l’energia con il figlioccio siamo ormai a livello residuale, poco spessore personale in linea con il settore letteralmente polverizzato dove gli iscritti sono inventati.
    Vedere questi tre servi sciocchi seduti sul palco come pagliacci del circo e intervistati su domande preconfezionate studiate dal suo consigliere di corte, Colombo che nemmeno lui le capiva quando le faceva è stato l’emblema di una categoria finita..
    Povera Femca …
    Tante energie e risorse umane distrutte da una signora che sarebbe ora che tornasse in Sicilia

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    1. Ciao agli amici del 9Marzo . In questi giorni abbiamo assistito all’ennesima vittima della violenza bruta e di genere . A dire il vero mi aspettavo un cenno dalla Cisl . Ma soprattutto me lo aspettavo dalle dirigenti donne . Sono una donna pure io e sono un operatrice della femca . Dalla nostra segretaria generale, una delle poche nelle categorie, mi aspettavo una presa di posizione forte sul tema, per sensibilizzare le donne e gli uomini dei nostri settori . Invece ancora una volta il nulla assoluto . La nostra segretaria garofalo, ha dimostrato la sua insensibilità su un argomento che a noi ci sta a cuore e che deve trovare centralità nella contrattazione e nella partecipazione dei lavoratori all’attività di impresa . La povera Giulia poteva essere la figlia di tutti . Anzi è la figlia di tutti noi !! Vedere che la nostra federazione se ne sbatte in maniera così pacchiana mi fa male . Tanto male . E dico che le vittime siamo anche noi, ma di una dirigenza che pensa solo ai soldi al potere e nulla di più .

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      1. Cara amica, grazie del tuo contributo sia perché richiami la responsabilità di tutte e tutti davanti ad una questione grande e vera, sia perché aiuti questo blog (che sconta un’oggettiva prevalenza maschile fra i suoi animatori) ad aprirsi di più alla visione dei problemi sindacali da un punto di vista femminile.
        Quanto alla Cisl, essendo abituata ad affrontare tutto con soluzioni verbali e nominalistiche (cioè con gli slogan, come quelli sulla partecipazione) non dubitiamo che il giorno della manifestazione del 25 novembre se la caverà strillando qualche dichiarazione solenne dal palco contro la violenza sulle donne; parole che non costano nulla e che non cambiano nulla di quel che deve essere cambiato, come da anni è costume a Via Po 21.
        Per provare a cambiare qualcosa, ad introdurre qualche elemento critico, abbiamo partecipato alla costituzione dell’associazione Prendere parola ( https://www.prendereparola.it/ ). Chi vuole può unirsi a noi in questo tentativo di riattivare qualche elemento di confronto democratico e stimolo critico, non solo per la Cisl ma per tutto il sindacalismo italiano. Meglio se sono donne, perché c’è bisogno della loro presenza e della loro determinazione.
        Infine approfittiamo della risposta al tuo messaggio per mandare un abbraccio alla famiglia di Giulia Cecchettin ed a tutte le persone che vivono tragedie come queste. Tragedie di fronte alle quali sentiamo il dovere di farci carico, per quel poco o tanto che possiamo, della nostra parte di responabilità. Come solidarietà per chi soffre e come impegno a tutela di chi rischia di trovarsi nella stessa situazione.

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  3. Settimana scorsa l’assemblea organizzativa Femca. Uniche note di rilievo la mancanza di Zanon il segretario del veneto che ha gia la testa in cisl e la presidenza dei lavori affidata per tutta l’assemblea a Zambon segretario di Vicenza. Evidentemente la Nora ha gia deciso gli assetti del Veneto, indicandolo come prossimo segretario generale al posto dello stanco e confuso Zanon che oramani non batte piu’ colpo, tanto da non degnarsi nemmeno di andare all’assemblea organizzativa.
    Con questa mossa mette a tacere tutti i pretendenti come (…) Meneghetti che e’ da anni in esilio a Verona e che aspetta come diritto divino di prendere quel posto.
    Cosi se la prendera’ invece in quel posto per l’ennesima volta e proprio ben gli sta.
    Proprio lui che vuole insegnar come si fa i sindacalisti, ma tanto la signora che lui difende gli ha gia’ fatto la festa assieme a Siviero.

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