Un quarto di sciopero

Matteo Salvini, il “ministro del fare” tanto apprezzato a Via Po 21, ha fatto un pesante intervento nelle relazioni sindacali ordinando la riduzione d’autorità di uno sciopero fissato per il giorno dopo.

Si è parlato quindi di “sciopero dimezzato”, ma la verità è che, se confrontato con quel che accade in altri paesi europei, lo sciopero era già stato dimezzato dalla legge italiana quando ha imposto la continuità del servizio. In pratica, se in Germania a contratto scaduto si può scioperare anche a oltranza e senza minimi da rispettare, e infatti i contratti collettivi vengono rinnovati, in Italia ci sono treni che vengono comunque garantiti e altri che circolano normalmente nelle fasce orarie più importanti.

Quel che è rimasto allora dello sciopero del 13 luglio nelle ferrovie, dopo l’intervento del “ministro del fare” è al più, un quarto del diritto conquistato in secoli di lotte, quando scioperare era proibito dalla legge penale ed era illecito contrattuale.

Qualche sindacato l’ha presa male, ed annuncia ricorsi al Tar. Cosa comprensibile ma poco utile all’atto pratico. Qualcun altro ha fatto finta di niente, come Via Po 21.

D’altra parte, il dottor Sbarra dell’Anas ha 63 anni e si avvicina il momento in cui potrebbe dover lasciare la poltrona che fu di Giulio Pastore. A quel punto, o trova una qualche ricollocazione politica oppure, se non trova niente di meglio, potrebbe anche prendere servizio all’Anas per arrivare all’età pensionabile. Un po’ come fece Cofferati che rientrò per un periodo alla Pirelli (con la differenza che Cofferati alla Pirelli ci aveva lavorato veramente, mentre il rapporto di lavoro del dottor Sbarra con l’Anas è una fictio iuris).

In un caso o nell’altro, un ministro delle infrastrutture per amico può essere una cosa preziosa. E allora meglio non rompergli le scatole con la difesa di uno sciopero ridotto ormai ad un quarto di quel che era.

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33 Commenti - Scrivi un commento

  1. Solo un particolare… Il signor Cofferati iniziò l’attività sindacale in distacco quand’era un semplice impiegato, terminò la stessa rientrando in azienda da quadro (lecito ma con quale meritocrazia aziendale?) e per pochissimo tempo in quanto sapevano tutti che avrebbe intrapreso la carriera politica da subito. Comunque il Cofferati è pur sempre dignitoso rispetto allo Sbarra.

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  2. Il lombardo allo Sbarra gli sta tenendo in caldo il posto ma lo troverà bruciato con tutto quello che sta combinando ai pensionati

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  3. Sbarra ha dichiarato che il salario minimo porterebbe al rischio appiattimento verso il basso dei livelli contrattuali. Ma… non sta forse a lui riallinearli? Ne è capace? Se non lo è e con lui i segretari di federazione che non lo sono, vadano a casa per incapacità.

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  4. certo che siamo messi male,a guardare i serventi segretari di categoria c’è da dire che sono gia allineati a sbarra da mò…..chi sperava nel nuovo fnp dovra ricredersi si sta rapidamente allineando a questo sbarra….poveri gli iscritti cisl

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    1. Sui giornali che abbiamo letto noi tutta questa pesante condanna non l’abbiamo vista. Se ci mandi qualche esempio te ne siamo grati.
      Ma se si tratta del solito trucco di Sbarra del non dire niente di preciso ma alzando la voce come nei comizi puoi risparmiarti la fatica.

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    2. Tu scrivi “Sbarra ha condannato pesantemente la precettazione”. Allora sono andato sul sito della Cisl per controllare. E ho trovato una dichiarazione di Sbarra: il quale la precettazione non la nomina neanche.
      A questo punto siamo noi che dobbiamo chiedere a te: ma li leggi i giornali, le agenzie e i comunicati della Cisl?

      https://www.cisl.it/notizie/in-evidenza/sciopero-sbarra-trenitalia-e-ntv-ora-riaprano-subito-il-confronto-per-affrontare-i-gravi-problemi-presenti-nelle-due-aziende-il-governo-favorisca-dialogo/

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        1. Anche se rispondi ad “un ex Fai” ci sembra di capire che ti rivolgi a noi. Nel chiederti di non fare più confusione fra quel che scriviamo noi e quel che scrivono i commentatori (alcuni dei quali sono d’accordo con coi, altri, come te, ci criticano), ti facciamo presente alcune cose:
          a) La Cisl diffonde sul proprio sito una dichiarazione di Sbarra in cui la parola “precettazione” non c’è, e tanto meno la parola “condanna”. O siamo faziosi nel ferlo notare?
          b) nel video che ci mandi Sbarra dice la parola “precettazione” solo in risposta alle domande dei giornalisti, ma senza dire nulla di sensato (la “precettazione delle imprese” non esiste, quella dei lavoratori sì).
          c) nella stessa risposta Sbarra evita di parlare dello sciopero dei treni, cioè dell’oggetto della precettazione, ma parla di Rsa e aeroporti. Cioè di altro.
          d) nella risposta Sbarra non nomina Salvini, ministro che ha appena detto di apprezzare moltissimo, ma parla genericamente di “governo”. Facendo finta che la precettazione sia un atto collegiale del governo, cioè un po’ di tutti e un po’ di nessuno, invece che una prerogativa del ministro suo amico.
          Quindi la “pesante condanna” della precettazione per lo sciopero dei treni di cui parlava il tuo primo commento aspetta ancora di essere dimostrata. Mentre, come ti avevamo già scritto, per noi si tratta solo “del solito trucco di Sbarra del non dire niente di preciso”, ma farlo in modo perentorio per dare l’impressione opposta.

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  5. gli amici di sbarra al governo stanno proponendo di rottamare,ovvero condonare le tasse evase fino a 30000 euro,stanno proponendo di allentare i controlli sulla giustizia,(dobbiamo fare siamo con quelli del fare) permettendo cosi quello che sappiamo da secoli,i furbi e i mafiosi gioiranno…poi tutta la discussione sul salario minimo che certamente non è la soluzione ma dimenticano che diversi milioni di lavoratori non hanno i contratti rinnovati e comunque molti anche firmati dalla cisl sono di molto sotto i nove euro orari….poi i soliti problemi sanita,pensioni,mutui,denatalità e tutto quanto comporta ….scusate la lunghezza dei problemi … sbarra di contro propone assurde raccolte di firme,fa convegni con il ministro della sanita e quando si incontrano al governo i risultati sono sempre positivi,ovvero al prossimo tavolo si parlera di tutto e c’è un calendario per parlare di tutto … dimenticavo a novembre assemblea organizzativa, girano gia documenti infarciti di belle parole e programmi ma sappiamo tutti che servira per il cambio di segretari e di amici degli amici

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  6. dimenticavo….schiaffi in faccia e offesa agli onesti che pagano le tasse le scelte di questi giorni non bastano le ricerche che vengono fatte da tutte le parti per dire finalmente ora basta mettiamo in galera gli evasori…

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  7. In Cisl ormai c’è il terrore al solo pronunciare la parola sciopero, estinta dal lessico abituale persino. Questo perché da anni via Po e satelliti non si confrontano più con i lavoratori e dichiarare sciopero significherebbe andare alle assemblee con il rischio di beccarsi palate di pomodori. E lo dice uno che di base è contrario agli scioperi fino all’ultimo spiraglio di trattativa.

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    1. Scelte difficili nei prossimi mesi davanti alla Cisl…
      Sbarra ha bisogno del gruppo dirigente compatto:
      Assemblea organizzativa…
      Regolamento e Statuto con deroga sui 67 anni..
      Integrazioni in Segreteria..
      Salario minimo…
      Rapporti con il Governo…
      Rapporto con Ugl..
      Rottura unita’ sindacale con Cgil e Uil..
      Sciopero generale a Settembre già annunciato da Landini..
      Sono solo alcuni temi che il suo immobilismo ha lasciato in sospeso e che adesso rischiano di esplorargli nelle mani..
      La compattezza richiesta comincia a scrichiolare..
      E la critica ancora esplicitata solo nei corridoi ma oramai evidente arriva proprio dalla Garofalo che manda segnali molto chiari per chi li sa interpretare..
      Poco attiva sulle firme per la rappresentanza..
      Fredda con le aperture al Governo..
      Critica con le posizioni su salario mimimo e il rapporto con gli altri sindadati la portano ad essere un po’ ai margini della confederazione e poco partecipativa.
      Lei sta gia’ pensando al dopo Sbarra e vuole smarcarsi dal gruppo dirigente che lo sta osannando…
      Sta cercando alleati per affrontare i vari temi che hanno come fattor comune la dipendenza dal potere e la permanenza nei posti di comando per continuare a governare nelle stesse posizioni.
      La Cisl e’ cosi..
      Per stare al potere puo’ succedere di tutto..
      Anche che una grande sostenitrice diventi improvvisamente il grillo parlante all’orecchio di chi non aspetta altro che sentirle…

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      1. La Garofalo ha cambiato strategia.
        È cosi terrorizzata ad andare in confederazione che farebbe di tutto per evitarlo compreso andare a finire nella lista dei cattivi di sbarra.
        Daltronde si può comprendere..
        Per quale motivo deve lasciare un posto dove lei è la regina indiscussa, con tutti i suoi servi che la osannano, per andare a fare la galoppina della fumarola?
        Ma quando mai …

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        1. Delle strategie sindacali ho solo il voltastomaco. Dovrebbero pensare al caro vita speculativo, al caro mutui, al caro benzina senza giustificazioni, ecc. altro che ponte sullo stretto o partecipazione. I lavoratori non arrivano alla fine del mese ma via Po evidentemente non se ne è accorta perché non fanno la spesa o hanno retribuzioni così alte in casa che i rincari non incidono. Però son così sprovveduti che non capiscono che gli iscritti cominceranno a tagliare su tutto il superfluo a partire dal contributo sindacale cosa che mi sto personalmente accingendo a fare, non solo per protesta ma soprattutto per sopravvivenza.

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      2. la maggioranza fatta da Fp , Filca, Fit e Fisascat, era di per se inattaccabile.
        la Fai e’ovviamente di quella maggioranza , la Fim ha mandato segnali chiarissimi negli ultimi 3 mesi.
        direi che la Garofalo se non sta attenta , con la sitazione che ha in casa propria , rischia di aggiungersi a Faverin e Bentivogli, c’e da scegliere solo il metodo

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  8. 1/3 dei grandi contratti dei confederali sotto i 9€ lordi. E le categorie che li hanno firmati sono quelle da cui vengono i segr gen cisl

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  9. Questa è la proposta dei consulenti del lavoro sul salario minimo:
    Secondo i consulenti del lavoro il primo intervento necessario per ridare forza alla contrattazione sarebbe stabilire che nessun contratto possa fissare livelli retributivi inferiori a quelli degli accordi firmati dalle associazioni più rappresentative. “In questo modo non sarà il legislatore a stabilire parametri e limiti minimi ma saranno i contratti comparativamente più rappresentativi nell’ambito di ciascun settore”, dice Luca De Compadri della Fondazione consulenti del lavoro. Sì al salario minimo insomma, purché non fissato dalla legge ma dalle parti sociali. Ma per fare questo sarebbe necessario stabilire in modo condiviso quali sono le organizzazioni davvero rappresentative. E questo le parti sociali hanno dimostrato di non riuscire a farlo da sole.

    In pratica la proposta di chi lavora per i vertici aziendali coincide con quella della Cisl e la cosa è preoccupante perché ci si aspetterebbe che un sindacato rappresenti davvero chi dovrebbe rappresentare. La proposta a dire il vero potrebbe essere anche accettabile a patto che i contratti siglati anche dai nostri fossero tutti con paghe orarie ai livelli minimi al di sopra dei 9 euro, meglio sarebbe 10, ma così non è e ancora peggio è il lassismo dei nostri rappresentanti in sede di contrattazione che non sono nemmeno capaci di adeguare la vera inflazione al salario. Quindi ben venga una legge che stabilisca un minimo di paga oraria e che lasci aperta la contrattazione sui salari a partire da questa. Se veramente si creasse un appiattimento delle retribuzioni ai vari livelli contrattuali la colpa sarebbe solo di chi ci rappresenta.

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  10. Sul potere d’acquisto delle retribuzioni ho molta difficoltà ad accettare i pochi rinnovi contrattuali con toni trionfali da parte dei nostri cosiddetti sindacalisti. l’ISTAT dichiara un’inflazione a giugno del 6.4. All’atto pratico faccio alcuni esempi di acquisto, soliti prodotti e soliti supermercati nella mia città del Nord Italia rispetto sette otto mesi fa.
    Pasta: da 0,90 a 1,40 euro.
    Olio: da 4,80 a 7,90.
    Latte: da 1,25 a 1,70
    Detersivo: da 5,50 a 9,00.
    Pane: da 3,40 a 4,50
    Birra da 33 cc: da 0.90 a 1,30
    Ecc. ecc.
    Mi pare che qualcosa non quadri con i dati ISTAT e ancor meno con la miseria spalmata in tre anni e senza arretrati relativa al rinnovo del mio contratto a porte chiuse, cioè senza assemblee votanti.

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  11. Facciamo una consultazione vera tra gli iscritti? La metà oltre la spedizione della tessera a casa (ad alcuni neanche quella) non vede mai nessuno. E il 730 se lo fa da solo.

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    1. Ieri mi arriva che il consiglio generale ha dato pieno mandato , senza nessun distinguo a proseguire la trattativa con il Governo , e a non trattare , giustamente sul salario minimo

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      1. Scusaci, ma sei poco chiaro. Se il mandato a trattare con il governo è senza distinguo, questo impegnerebbe a trattare anche sul salario minimo se il governo mettesse la questione sul tavolo. Solo che la questione è sul tavolo della politica e del parlamento, quindi il mandato a non trattare sul salario minimo di per sé non ha senso.
        Se puoi essere più chiaro fai una cosa utile a tutti i nostri lettori, grazie

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  12. un merito a sbarra: almeno non costringe mezzo gruppo dirigente ad andare in Calabria per incontrarlo come faceva la nonna che costringeva ad assurdi pellegrinaggi a palazzo…….. in liguria

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  13. Bravi, una domanda, mentre noi parliamo di cose serie mi dicono(non sn in grado di verificare) che i vari dirigenti si sono adeguati lo stpendio all’inflaxione istat è vero?

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  14. cosa vi aspettate da un gruppo dirigente che non ha mai lavorato davvero e che minimo prendono tremila euro netti al mese,gia dai sindacalisti provinciali,chissa cosa prendono a roma….con un capo che non solo non ha mai lavorato ma ha anche l’aspettativa sindacale probabilmente da super dirigente,e noi gli parliamo di prezzi di inflazione di salario di lavoro vero e non da schiavi…che ne sanno loro di bollette da pagare di mutui di spesa di figli o altro,poi vanno dal papa a farsi benedire,dovrebbero farsi confessare e sperare che davvero li perdonino perche non sanno quello che fanno…

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    1. Precisiamo che se è vero che Sbarra ha l’aspettativa dall’Anas senza averci lavorato (se non un giorno o due, e chissà che sudore) la retribuzione che prende senza motivo non è quella di un”super dirigente” come dice il commentatore ma quella ordinaria che risulta dai documenti, pur se sbianchettati, pubblicati a suo tempo sul sito della Cisl e mostrati anche da Report.

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