Sempre più in fondo, a destra

Il ponte sullo stretto è un’antica passione del dottor Sbarra dell’Anas, che nel 2001, quand’era segretario generale della Cisl della Calabria (e non ancora dipendente dell’Anas) organizzava convegni a favore di quest‘idea assieme al segretario della Cisl della Sicilia, Paolo Mezzio .

A voler essere pignoli, qualcuno potrebbe dire che, su questo tema come su altri, il dottor Sbarra ha sostenuto anche l’opinione opposta.

Ad esempio quando nel novembre 2015 a parlarne era Renzi, lui, ormai assunto all’Anas e delegato della segreteria Cisl alle infrastrutture (nonché illegittimo commissario della Fai) diceva che quello del ponte era “uno spin ingannevole”, “uno spot fuori tempo massimo”, che le “priorità” erano altre, che così si faceva una “pubblicità ingannevole” che “stride con le priorità infrastrutturali di un paese e di un mezzogiorno dove ancora mancano o vanno riqualificate reti stradali, autostradali, ferroviarie, portuali”. E poi avvertiva che “i meccanismi corruttivi sono più semplici con procedure d’emergenza”, invitando semmai ad “assicurare efficienza, manutenzione, messa in sicurezza dei territori attraverso la piena attivazione di aziende pubbliche come Anas, Enel, Ferrovie”. Dove l’accento, probabilmente cadeva sulla prima delle tre.

Passano un po’ di anni, e con la destra al governo il dottor Sbarra dell’Anas dismette i luoghi comuni anti-ponte e si riveste dei luoghi comuni pro-ponte. Un ponte che smette di essere “pubblicità ingannevole” e torna ad essere, come ha detto a Messina, “un’opera strategica”, un “acceleratore di sviluppo e slancio per ulteriori infrastrutture”. Non più uno “spin”, ora il ponte è l’occasione per un “hub” per un meridione “dinamico, energetico, industriale”, per “lavoro di qualità, stabile, ben contrattualizzato”.

Il tutto condito da un grande elogio all’ospite d’onore Matteo Salvini e al “dinamismo del fare” del ministro e del governo.

Ma questa non è una novità. Perché che la posizione di Via Po 21 sia, in fondo, a destra, non c’è bisogno di spiegarlo. Bastano le immagini.

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50 Commenti - Scrivi un commento

  1. a vedere le foto del tavolo con la mangiata finale di salvini e sbarra vengono in mente le grande abbuffate di Fellini.

    I giapponesi pro-nonna dicono che sbarra si candiderà alle europee con la destra. Cercano di minare la successione facendo girare i video e gli audio(finiti negli atti processuali) in cui la pupilla del presidente della provincia concordava tutto con i Riva.

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  2. Il povero Scandurra commissariato pure in Iren. E per seguire questa mezza azienda la sciura Garofalo ci manda ora tre sindacalisti: il commissariato Scandurra, l’autista Bregata e il bagnino Tripoli. E qui il dubbio sorge spontaneo: vuoi vedere che la Sciura in odore di confederazione, vuole sfiancare il buon Maurizio per creare uno spazio al palermitano Perrone, che faccia da sponda a Tripoli per continuare a gestire da fuori un comparto strategico come l’energia? E come ribadito da Manzoni nell’ode il cinque maggio, è proprio il caso di dire: ai posteri l’ardua sentenza…

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  3. Se la segretaria precedente ci portava a sinistra e questo a destra… stai a vedere che il prossimo segretario ci porterà in su’ oppure in giù..

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  4. Incipit del discorso a braccio del segretario generale: condivido la politica del fare del ministro Salvini ! Non ho mai sentito nessun segretario generale Cisl iniziare con un sostegno così smaccato, netto e deciso a favore di un ministro e di un governo ! Neanche Bonanni, pur accusato di essere filo berlusconiano, era stato così ardito. È a rischio l’autonomia della CISL e forse si vuol cambiare il nostro DNA, la splendida anomalia che ci rendeva un soggetto politico veramente indipendente e per questo influente.
    Ma poi il resto del discorso: quale sarebbe il fare di Salvini ? Cosa si può ricordare delle sue iniziative ? Non è che si alluda ai decreti sicurezza ? O ai respingimenti degli immigrati ? Sarebbe contro i principi ispiratori della CISL
    E poi ancora Sbarra si stupisce del perche’ la politica del no ( ripetizione dei mantra di Salvini) abbia detto no al nucleare, dimenticando un referendum popolare che ha chiuso le porte all’energia nucleare. Oppure, questa è inaudita, la politica del No, impedendo il valico della Gronda, avrebbe causato i morti per il crollo del ponte Morandi ,! Ma non era colpa delle mancate manutenzioni dei gestori e dei delinquenziali mancati controlli?
    Insomma un intervento che non ha fatto altro che compiacere il ministro. Niente ragionamenti! Niente riflessioni, ma solo una filippica generica contro i fautori del No a tutto nella speranza di uno sviluppo che non rispetta l’ambiente. Per il resto nessuna critica al governo! Si, è probabile che molti iscritti Cisl abbiano votato centro destra ma ciò non può esimere il segretario Sbarra dalla prudenza nell’esprimersi anche perché, come diceva D’Antoni( non certo un rivoluzionario) il sindacato deve difendere i propri iscritti anche dai Governi e dai partiti per cui hanno votato! Ma forse siamo in un’altra era che noi vecchi non capiamo.

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  5. I sindacati sono solo strutture vuote per far vivere i “dirigenti”, l’azione sindacale di tutela e autotutela la fanno le formazioni spontanee dei lavoratori: è il caso dei lavoratori di Mondo Convenienza a Campi Bisenzio (Fi) in sciopero da 10 giorni.
    Meditate, Meditate gente!!!

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  6. Tra 9 giorni e’ estate..
    Poi fino a settembre non si tocca palla.
    Da inizio settembre mancano tre mesi all’assemblea organizzativa. Difficilmente lo stradino si metterà a far manovre nel periodo estivo….
    La partita della nuova segreteria probabilmente la chiude a dicembre. E qualche ben pensante potrebbe rispondere, di quale anno?
    Tutti zitti sino alla fine del prossimo autunno staranno, se va bene, con Gigi nazionale pronto a chiedere la deroga per i 67 anni o in attesa della poltrona generale dei pensionati… Caro Savino, è questo il male della Cisl di oggi, non il fatto che si dialoga con un governo a noi distante politicamente…

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    1. Apprezziamo che tu abbia usato il nostro blog per rispondere ad un articolo di Savino Pezzotta. Me se vuoi essere sicuro che lo legga, forse è meglio che rispondi sul suo blog o suoi suoi social (che noi, per scelta, non usiamo).
      I nostri post sulla collocazone a destra dello Sbarra di oggi (che non è necessariamente la collocazione che avrà domani) sono autonomi dalla riflessione di Pezzotta, e non riguardano direttamente l’atteggiamento verso il governo in carica ma un giudizio più generale che sarebbe lo stesso anche se la Cisl collaborasse alle mobilitazioni unitarie con Cgil e Uil.
      Per completezza di informazione, questo è il link all’articolo cui si riferisce il commentatore
      https://www.unita.it/2023/06/10/che-fine-ha-fatto-la-mia-cisl-non-riconosco-questa-che-insegue-la-destra/

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  7. Oggi ricorre l’anniversario della cacciata dalla Fim di Lucca , della segreteria generale Pellegrini.
    Una donna di 60 anni buttata fuori senza possibilità di tornare nella sua azienda, dal grande tiranno che imperava in quei tempi infausti , la sua tirapiedi, e il formatore nazionale, spedito li come reggente.
    Alcuni percepiscono ancora uno stipendio in cisl, e si fanno le foto sul nome di Don Milani.
    Che tristezza questa cisl

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    1. Noi suggeriamo a te di non paventare iniziative giudiziarie se non dici perché. Altrimenti la tua suona come una minaccia, e sul 9 marzo nessuno minaccia nessuno.

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    2. Aldila’ del caso sopra ,sembra che in Toscana non aspettino altro , di poter mostrare documentazione e testimonianze.
      Potrebbe essere la scintilla che apre le danze , altroché penale

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            1. Ma ancora parlate ?
              Con i metalmeccanici che hanno fatto il miglior contratto della storia , come dimostra la clausola inserita che sta portando finalmente un po di soldi.
              Voi che portaste 7,50 e Federmeccanica brindava a Don Perignon.
              Gia’ rivedere le foto della delegazione della fim cisl di allora fa rabbrividire , gente che nemmeno nelle campagne del foggiano a fare i braccianti potevano stare.

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              1. Disapproviamo profondamente il tuo commento nella parte in cui parli con poco rispetto dei braccianti nelle campagne del foggiano. Gente che invece ha fatto la grande storia della Fisba e della Fai quando voi metalmeccanici inseguivate le chimere delle variabili indipendenti.
                Quanto alla prima parte ci viene spontanea una domanda; ma Don Perignon chi è, un sacerdote veneto?

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              2. Guarda che la Fim in questo rinnovo non l’ha toccata mai la palla. Mentre gli altri facevano le trattative e gli accordi il segretario Fim era in giro a minacciare i delegati e i vari rsu in Lombardia. Chiedere a Federmeccanica per avere contezza. Sulle foto post firma via social alzerei un velo pietoso, anche due buy.

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                1. Peccato che mentre voi eravate in Lombardia a far magnare i formatori con i pacchi avanzati dalla precedente gestione regionale , noi , c’eravamo , e la clausola di salvaguardia inflattiva , se non era per la Fim , non ci sarebbe stata.
                  E finito il tempo delle foto con Calenda e le labbra rifatte , fatevene una ragione

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                  1. Capisco provare a riscrivere la storia ma in questo rinnovo del CCNL la Fim non l’ha mai toccata. La storiella sulla clausola di salvaguardia per merito della Fim si candida alla migliore battuta dell’anno. Peccato che fa ridere solo gli altri.

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  8. Oggi la signora Lagarde per combattere l’inflazione ha deciso per l’ennesima volta il rialzo dei tassi con conseguente aumento dei mutui variabili da luglio nel silenzio assordante generale. Ho dei colleghi, in particolare uno, che nell’ultimo anno di è visto aumentare da 530 a quasi 800 euro il mutuo, ed è in attesa di risposte della banca da oltre tre mesi per ridefinire il mutuo a un tasso fisso. La propaganda di via Po si occupa di questi problemi concreti?

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    1. Perché non chiedete al Romani di Bruxelles è un grande esperto di mutuu, di perizie, di licenze e di surroghe al momento buono

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  9. Ma quella del video sarebbe l’intellighentia italiana, come la definisce Sbarra, blindata su una nave per sfuggire al confronto della protesta? Mah. Lasciatemi dire che Sbarra ha detto una bestemmia che se lo sentissero i parenti delle vittime del ponte Morandi andrebbero a cercarlo sotto casa: ma come fa a dire che il ponte è crollato per colpa dei no alla Gronda? Ma e’ consapevole di quello che dice? Sembrerebbe proprio di no oppure è di un cinismo incredibile perché certe cose non le ripeterebbe a Genova. Mandatelo in pensione per cortesia.

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  10. “Costruire una rete di cooperazione tra organizzazioni sindacali, per agire in maniera organica e coordinata a livello globale, dalle imprese multinazionali alle filiere industriali”. Il nostro contributo alla conferenza di metà mandato @industriall_gu, alla quale la Femca ha partecipato con il segretario nazionale Giovanni Rizzuto e la segretaria generale Femca Piemonte Gabriella Pessione”. Così si apre l’ultimo post su Instagram della femca nazionale.
    Naturalmente dopo gli insuccessi continui del piemonte Gabriella andava premiata, con un giretto in south afrika insieme a rizzuto… giustamente come direbbero i più avezzi… Insuccessi in ogni tornata elettorale, fondi, rinnovi
    Rsu e molto altro..
    Insomma in piemonte si arriva sempre ultimi spesso anche dietro ugl…Ma la verita’ e’ che la femca proprio nelle aziende non c’e’ ed e’ normale che non veniamo mai mai mai considerati…in pieno mandato Garofalo,non esserci non contare e non far mai niente cosi non si sbaglia.
    In Italia certi sindacalisti manco li considerano, tanto vale che vadano in afrika…. ma per restarci se possibile…

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    1. Questa è una di quelle scelte fatte dalla sciura in accordo con Siviero con il solo intento di rafforzare gli ex tessili e riequilibrare il peso della Lombardia che è sempre stata considerata da Nora troppo potente. Poi però se uno non è portato per fare il sindacalista lo si annusa lontano un miglio.

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  11. E vogliamo parlare di quelli della femca Roma capitale? Al CG del 3 maggio scorso hanno provato in tutti i modi a coprire i danni fatti da Galli/Nora…
    I conti reali sono un buco di alcune decine di migliaia di euro..
    Un buco fatto con 2 distacchi nella struttura e tanto tanto aiuto economico della Garofalo..

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  12. ” Le svariate migliaia di euro” sono esattamente 42mila.
    Fidatevi…
    E tutto compensato dalla Garofalo col sistema delle tessere centralizzate” oltre ai due distacchi, tutto regalato….

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    1. Quattro anni fa la garofalo ha commissariato Roma per du scontrini du conciliazioni e du spicci de contante.
      Con sti debiti che dici la Cisl dovrebbe commissariare pure lei e Galli.
      Se fosse giusta.
      Ma siccome non lo e’.
      Sbarra continuera’ a far finta di nulla tanto per lui questi so peccati veniali.
      Anche perché ancora per tanti anni sarà el turno de certi meridionali.

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  13. Zerbini prezzolati che siccome non hanno iscritti e la maggior parte delle strutture non regge e allora si butta nelle mani di rizzuto per avere un sussidio per sopravvivere..
    Questa e’ la gestione del Potere della garofalo..
    Gente incapace, dei signor si sempre pronti a alzare la manina favorevole negli organismi e che si fa ricattare per du spicci da Rizzuto…
    Povera Femca
    Come sei finita..
    Nelle peggiori mani di sempre…

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  14. Le tessere vengono attribuite ai territori direttamente dal nazionale secondo criteri discrezionali.
    E’ la gestione del potere che determina la Garofalo…
    Per chi non lo sapesse il tesseramento del comparto energia è centralizzato. Un iscritto può arrivare a versare annualmente anche 350€ di iscrizione alla Femca. Tutti incassati dalla federazione nazionale direttamente dalle aziende. Di questi il nazionale ne storna ai territori 65€ per ogni associato del gas acqua e 72€ per ogni iscritto dell’energia e petrolio. Che non sono esattamente il 67.5% che dovrebbe rimanere ai territori. Quindi capite cosa e soprattutto quante iscrizioni possono essere artatamente costruite e ripartite ai territori? Ecco cosa intendevio con la frase, le tessere vengono attribuite ai territori direttamente dal nazionale secondo criteri discrezionali…
    E tranquilli per gli amici, gli iscritti e denaro sonante non mancano mai……

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  15. Caro collega del 24 giugno ore 21.30, forse ti sei scordato che a quegli importi si sommano altri 15 euri che vanno corrisposti ai regionali che a loro volta dovrebbero distribuirli ai territori che hanno una rappresentanza significativa nel comparto energia. Oppure non te ne sei dimenticato, perché quasi nessun regionale li distribuisce. Ingenerando di fatto difficoltà economiche in mezza italia. Ma tanto sappiamo che alla Garofalo dei territori poco gliene importa. Lei con il suo esecutivo di regionali si sente coperta. Tanto meglio se è in grado di distribuire discrezionalmente un po’ di prebende a questi e a un po’ di amici. Soluzione che gli consente di governare indisturbata la federazione. E se poi qualcuno rimane fuori non è certo un problema suo.

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  16. E comunque al di là di tutto Nora deve sapere che mai le perdoneremo il male che ha fatto a Maurizio. Quella che ha usato è stata una cattiveria mai vista prima…

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      1. Ci uniamo alla domanda e ci permettiamo di sollecitare tutti i nostri commentatori a esser chiari nei loro riferimenti. Altrimenti, invece di parlare a tutti i lettori del blog per un dibattito pubblico, finite per parlare fra i due o tre che si capiscono.
        Me per queste cose potete usare facebook, dove noi non siamo per scelta.

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    1. A dire il vero oltre a Scandurra c’e’ un lungo elenco di dirigenti bravi maltrattati dalla sciura. Anzi, sarebbe davvero interessante elencare tutte le cattiverie che ha fatto in giro per l’Italia

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  17. Ma come siete messi in Femca? Che strano giro di soldi e deleghe e’ un sistema molto discutibile che toglie risorse ai territori e lascia troppa discrezionalita’ ai Segretari,,Da quello che si capisce da fuori è proprio un sistema marcio, che va assolutamente cambiato..
    Avrete il coraggio di farlo all’assemblea organizzativa?
    Ma va,,,Figurarsi se i dirigenti Femca si privano di questo lucroso giochino,,,.

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  18. La Garofalo nel frattempo ha finalmente convocato il comitato esecutivo per parlare della raccolta firme per la legge di iniziativa popolare sulla partecipazione,lanciata da Sbarra al congresso. È una segretaria talmente illuminata che ha deciso di allargare la partecipazione ai partecipanti al corso della Femca Nazionale dal titolo “deforma mentis”. Peccato che si sia dimenticata di tanti altri segretari e operatori sparsi sul territorio. Ma quella per lei è zavorra. Per lei ora conta creare un nuovo esercito di soldatini, illusi di essere i futuri segretari regionali e nazionali femca. Altro che proposta di legge sulla partecipazione e raccolta firme, dove un segretario generale serio e capace ci avrebbe costruito sopra almeno un consiglio generale. Ma lo sappiamo tutti e da tempo, lei politicamente è zerocarbonella….

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  19. La Femca e’ l’unica federazione che ancora non ha mosso un dito sulla proposta di legge.
    Nora non tocca mai palla per non sbagliare e poter criticare a piacimento ogni errore che eventualmente salta fuori.
    Ma la verita’ e’ che come ha detto qualcun’altro e proprio lei la prima che non crede alla proposta. Mi sento di fare un pronostico: la femca sara’ la categoria meno attiva sui numeri delle firme … vedrete ..

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    1. Beh, se non crede alla proposta di legge fa bene perché a che servono i rappresentanti dei lavoratori nei consigli di amministrazione concretamente? A fare lievitare la produttività? Ma ci sono già i delegati RSU. A fare lievitare i premi di risultato? Ma se ci sono già segretari e RSU che non ci riescono. E allora? A che servono sig. Sbarra? A incuneare indirettamente i dirigenti sindacali nei consigli di amministrazione per il solo fine di portare benefici agli apparati sindacali in termini di assunzioni e clientelismo vario? Perché questo succederà nel malaugurato caso dovesse passare una legge del genere. L’unico beneficio utile ai lavoratori sarebbe il salario minimo e magari la detassazione totale delle tredicesime. Di questo si dovrebbe occupare un sindacato serio oltre al diritto alla pensione e alla lotta al precariato. La divergenza tra vertici sindacali e lavoratori è ormai davvero abissale, impossibile comprendersi e non è certo colpa dei lavoratori

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