“Non sapevo dell’esistenza di questo sito, ma oggi un amico me lo ha fatto vedere”. Con questa inutile premessa si apre un lungo commento arrivato ieri al nostro post precedente. Un post dove noi abbiamo parlato di fatti relativi alla Uil, e però ha suscitato la reazione di chi ci accusa di avere la fissazione di scrivere contro la Cisl e contro Giulio secondo. Cosa che, già così, si smentisce da sola.
Il commentatore che si firma con uno pseudonimo rilancia contro di noi la vecchia tesi della diffamazione dell’attuale segretario confederale, cioè una tesi che lo stesso Romani ha sostenuto con due querele (a spese della First) ma respinta con perdite prima dalla procura di Verona, che ne ha chiesto l’archiviazione, poi dal gip di Verona, che ha accolto richiesta e motivazioni. Insomma, il neo-commentatore questo blog non lo conosceva fino a ieri, però la pensa come chi da anni cerca di intimidirci perché non vuole che parliamo della vicenda. E ottiene l’effetto esattamente contrario.
A sostegno delle sue affermazioni sulla natura diffamatoria di quel che abbiamo scritto (e che invece è tutto vero, è tutto rilevante sul piano dell’interesse pubblico, ed è tutto raccontato correttamente) il lettore che fino a poche ore prima non ci conosceva neppure propone una lunga ricostruzione della vicenda, della quale noi, poveri ignoranti in materia bancaria, non abbiamo capito quasi nulla nel merito.
Però tre cose le abbiamo capite bene.
Prima cosa: il nostro neo-lettore pretende di essere sulla vicenda, un testimone al tempo stesso autorevole e coperto da pseudonimo. Il che è impossibile, perché se non dici chi sei, e quindi quale è la tua credibilità personale, non puoi dire “fidatevi della mia parola”. Su questo blog l’anonimato è garantito a tutti per garantire la libertà del dibattito, ma chi se ne serve pur non dovendo temere ritorsioni politiche lascia il dubbio sulla linearità del suo comportamento e sulle sue motivazioni quando pretende di dire l’ultima parola sulla verità dei fatti.
Seconda cosa: il nostro lettore che prima non aveva mai sentito parlare di noi sostiene che il famoso mutuo non è mai stato revocato, perché la revoca sarebbe stata possibile solo in caso di morosità, che non c’è stata. Dunque, secondo questa affermazione, il contratto non avrebbe previsto neppure la clausola contrattuale che c’è sempre e tutela la banca in caso di false dichiarazioni sul valore dell’immobile. Che poi è il caso di cui si parla, visto che aggiungere alla superficie dell’appartamento i metri quadri di un vano, quello per cui Giulio Romani è a processo, aveva fatto aumentare indebitamente il valore dell’immobile e quindi l’importo del mutuo.
Ma qui le cose sono due: o la revoca era possibile anche per questo, e non è assurdo immaginare che possa esserci stata per le false affermazioni di cui Romani è imputato (e imputato non vuol dire condannato, ma neppure al di sopra di ogni sospetto), o il contratto che gli era stato fatto era così favorevole da permettergli di gonfiare il valore dell’immobile senza averne conseguenze. A naso, la prima ipotesi è la più credibile; ma la seconda sarebbe per Romani una toppa peggiore del buco.
Terza cosa: il commentatore è un bugiardo, o almeno un bugiardello, almeno nell’affermazione che apre il suo commento.
Alle ore 12 e 10 del 22 gennaio il sedicente “un vecchio collega Isp” scrive che “oggi” un amico gli ha fatto vedere il nostro sito, e lui allora lui ci ha scritto tutta la verità sul mutuo di Romani. Però nello scriverne ad un certo punto contesta una lettera della ex moglie di Romani che questo blog aveva pubblicato nell’agosto del 2018. “Diversamente da quanto da lei dichiarato nella lettera che pubblicaste…”, scrive il nostro. E qui si tradisce.
Quella lettera non è più visibile sul nostro blog dal 10 marzo 2021, quando un incendio al centro OVH di Strasburgo ha provocato la perdita di molti dati del nostro sito (e solo in parte sono stati recuperati finora).
Quindi non è vero che questo signore il 22 gennaio 2023 si è svegliato, “un amico” gli ha fatto conoscere il nostro blog, lui allora ha acceso il computer, ha letto tutto sull’argomento, si è indignato per la diffamazione di Romani e di getto ha scritto un parere giuridico articolato in fatto e in diritto, il tutto entro mezzogiorno e mezzo, prima di sedersi a tavola per il pranzo della domenica. La verità è che lui, invece, è qualcuno che ha in mano le carte e le ha da tempo. Uno tanto, ma tanto vicino a Giulio Romani, fin quasi ad identificarsi con lui. Uno che non ha ancora capito che, in certe situazioni, più si agita e più fa il gioco dei suoi avversari dialettici.
Sul perché allora c’è qualcuno vicino a Giulio Romani che continua ad agitarsi lo stesso quando si parla di queste vioende noi abbiamo un sospetto. Ma magari ne parliamo la prossima volta.
Chi teme che i due segretari indagati si sentano scaricati?
Magari è lo stesso Romani che ha risposto anonimamente, tali informazioni suggeriscono che il bugiardello non fa parte delle semplici conoscenze, forse comincia ad avere qualche problema in confederazione.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/01/24/i-veleni-nella-uil-veneto-dossier-anonimo-sugli-affari-del-sindacalista-dei-metalmeccanici-che-colleziona-poltrone-e-societa/6943115/
Tanta spregiudicatezza personale in cisl del veneto mi viene da dire.
In quella regione non esiste solo la uil. So fare anche io che sono l’ ultimo arrivato , un buco di alcune centinaia di migliaia euro per operazioni immobiliari mal gestite e non solo nell’esercizio appena concluso..Con il segretario organizzativo che ha dato le dimissioni e pagato per tutti e un Refosco che con molta probabilità verrà premiato dal Gigi dell’anas per aver avvallato L’acquisto di una sede che alla fine costerà quasi 6milioni euro. Ci sono importanti società private che fanno fatturati miliardari, acquistano sedi sempre più piccole e fanno con il sindacato accordi di smart working per risparmiare sulle spese…noi invece buttiamo in malora una delle cisl più importanti a livello nazionale, comprando una mega sede dove tre quarti degli uffici è sempre vuoto. E ora le categorie che dovranno tirare la cinghia e fare attenzione anche sulla formazione che se mal gestita scotta.favori agli amici e buchi stratosferici dopo la vicenda ial di qualche anno fa.
E uil e cigl ringraziano
Per gli amici della Porto i colpevoli sono sempre quelli gli altri e soprattutto quelli della filca. Proprio per nascondere l’inadeguatezza dei dirigenti che la ex segretaria ha via via scelto dopo di lei per continuare a gestire occultamente il Veneto.
certo che sono patetici i bugiardelli di turno o come scriveva qualcuno i tirapiedi….cosa non si fa per un non meritato lauto stipendio sicuro…
Pensa te , uno che scrive anonimo , male di altre persone , pensa pure di non essere patetico lui.
E infine parla di bugiardelli , come se dentro il 9 marzo ci fosse le verità assolute .
A trombatoooooo
Verità assolute no, ma neanche bugie evidenti. Questo è un blog serio
questo deve mostrare il quadro c
Secondo me tu devi riportare i soldi dei libri
meglio trombati con dignita’ che bugiardelli senza
che poi sono trombati arrivati 14mi ai congressi da segr generali regionali qui in liguria.
poi piegati per soddisfare le ossessioni della nonna. Nella loro regione sono andati in procura.
Caro bugiardello forse tu guardi al tuo squallido orticello comunque non tutti sono trombati anzi rivestono posizioni prestigiose ma diversamente da te rispettano l’etica e i lavoratori che ci pagano mentre tu sei solo il solito servizievole tirapiedi perche non sai lavorare …..
Se rivestono posizioni prestigiose , scrivono qui per denigrare la Cisl , sputando nel piatto dove mangiano ( pure bene) ogni mese , l’etica l’hanno venduta da tempo.
Sono invece dei grandi codardi , e basta
Ti sei firmato “Coniglio”. Forse intendevi un’altra cosa? Lo chiediamo nel tuo interesse.
Questa cosa del “sputare nel piatto dove si mangia” veniva usata nei confronti di tutti coloro che osavano
criticare la nonna. Chi lavora e ha lavorato in categoria facendo tessere in realtà riempiva il piatto e lo stipendio della nonna e della
sua cricca che era il doppio di quello previsto dal regolamento. Ha sputato e sputa nel piatto chi ha sporcato l’immagine della
Cisl e la usa per denaro. Ci vorranno decenni per ripulire l’immagine.