Chi sale e chi scende

Dopo aver tenuto un cauto silenzio per anni sulle retribuzioni dei suoi dirigenti, la Uil ha dichiarato il reddito fiscalmente imponibile del suo segretario generale: € 91.678,00.

Una pubblicazione fatta senza grandi annunci, quasi nascosta in una riga nella pagina sul bilancio e, per la verità, molto sulla fiducia visto che non si allega alcun documento a sostegno tipo il quadro C. Ma se il dato è esatto, e non ne dubitiamo fino a prova del contrario, allora è lecita l’osservazione – che riprendiamo dal sito enricogiacinto.blogspot.com – che si tratta di un dato “sorprendente se si considera che nel 2005 l’allora segretario generale Luigi Angeletti superava di poco i 120.000 euro”.

In sedici anni, quindi, la busta paga del segretario generale della Uil si è impoverita di un quarto.

L’esatto contrario è successo nella Cisl, dove nel 2005 il segretario generale era Savino Pezzotta che prendeva netti poco più di tremila al mese. Poi venne la riunione di segreteria del 3 maggio del 2006 nella quale (come si evince dalla relazione di un commericalista avellinese pubblicata sul sito della Cisl) furono previsti aumenti per tutta la segreteria confederale che eccedevano i limiti indicati per il resto della confederazione dal regolamento economico allora vigente.

Il risultato è che oggi il segretario generale della Uil guadagna un po’ più di quello che guadaganava il segretario generale della Cisl nel 2005, e non si sa come mai; mentre il segretario generale della Cisl guadagna, più o meno, quanto guadagnava nel 2005 il segretario generale della Uil (a quel che riporta il sito sopra citato), come effetto delle decisioni prese durante le segreterie Bonanni e Furlan. Il dato risulta dal quadro C della dichiarazione dei redditi, pubblicato sul sito della Cisl che indica quanto prende il dottor Sbarra dalla Cisl per fare (male, ma comunque lo fa ed è giusto che sia pagato) il segretario generale e quanto prende dall’Anas in cambio di nessuna prestazione di lavoro passata, presente o futura.

Una circostanza quest’ultima che rimane ancor più misteriosa di come sia stato possibile il rovesciamento delle retribuzioni dei segretari generali di Cisl e Uil.

AGGIORNAMENTO AL 17 LUGLIO 2022 – Il blog di Enrico Giacinto ha successivamente precisato che il reddito di Angeletti nel 2005 era pari a 112 mila e non 120 mila.

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3 Commenti - Scrivi un commento

  1. La casa di Vetro “sporco” della Felsa di Pirulli.

    Shakespeare scriveva: “C’e’ del marcio in Danimarca…”
    Oggi e’ il caso di scrivere: C’e’ del Marcio nella Felsa…
    Si… perche’ a quanto pare nella Felsa di Mattia Pirulli (figlio del Compianto segretario aggiunto della Fisascat) sono sfuggite parecchie cose nella gestione e nella transparenza della sua Federazione in Emilia Romagna.
    Quella casa di Vetro tanto auspicata dalla Furlan ha in questa categoria le finestre sporche… tanto da non vedere anni di bilanci chiaramente fuori controllo: spese folli, retribuzioni dei dirigenti da manager di grande azienda, auto di lusso che hanno portato la federazione allo sfascio… E pare che sino ad ora nessuno abbia avuto il coraggio di intervenire…
    In questo caso neanche il commissariamento per la dirigenza locale si è avuto il coraggio di adottare, che anzi continua a muoversi tranquillamente e serenamente all’ interno della Cisl come solo i vertici Fisascat si sono permessi di fare…daltronde la fusione con la Felsa non e’ solo politica ma a realizzata ad arte per violare le regole della Cisl e confermando l’intoccabilita’ che e’ riservata solo ai vertici della federazione di Guarini…
    Il “giovane” Pirulli non interviene, insabbia e non vuole aprire quelle finestre forse perché teme che le sue prospettive di carriera vengano bloccate per sempre o forse perche’ da quei bilanci traeva risorse…
    Dispiace veder consumare questa federazione nel silenzio piu’ totale della Cisl e della Felsa.
    Che ha lo scopo di dare voce e protezione a lavoratori atipici, giovani e disoccupati, che sono la parte piu’ debole del mondo del lavoro, condizione che la Cisl dice di voler rappresentare, ma che invece vede umiliata con il comportamento dei propri dirigenti che a partire dal “giovane” Pirulli dovrebbe avere l’umilta’ di stare davvero dalla parte dei piu’ deboli e non giocare a fare il manager strapagato…
    Ma daltronde questo e’ quello che insegnano in Fisascat e Pirulli si e’ ovviamente adeguato al comitato d’affari dove una soluzione per coprire le malefatte si trova sempre..
    E anche questa volta andra’ cosi… purtroppo… a meno che lo Stradino sia stato tenuto all’oscuro di tutto questo e con un balzo di orgoglio non provi a rimettere in ordine un’altro dei prossimi scandali della nostra Cisl

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    1. Anonimo dell'Emilia Centrale · Edit

      Cosi doveva andare…
      Il Giovane Pirulli ha sistemato come premio il “Giovane” Dall’Osso..dopo anni di spartizioni e spese folli segretarie stipendiate come manager carte di credito senza limiti di spesa cene e prebende a tutti compresa la Felsa Nazionale…se ne va a gestire la Fisascat Faentina…
      Il comitato d’affari sporchi puo’ serenamente proseguire ma da una categoria migliore che di soldi ne ha spartiti tanti..
      Povera Felsa.
      Povera Cisl

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  2. Il Comandante degli ultimi giapponesi · Edit

    Grazie Anonymous 13 luglio 22 per la tua chiara comunicazione sulla casa di vetro….
    relativa alla vetrata della Felsa.

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Commenti