La paghetta della nonna

La signora Anna Maria “orafaròsololanonna” Furlan aveva detto un’altra bugia: cosa che non è così grave in politica, dove talora può essere necessario ricorrere all’arte di non dire la verità (o non dirla tutta, o non dirla sempre).

Ad esempio, quando disse che aveva ordinato il commissarimento della Fai per imporre il rispetto delle deliberazioni confederali (in disprezzo del principio statutario di autonomia delle strutture e dell’antico motto sull’autogoverno delle categorie) che imponevano l’accorpamento (bonanniano) con la Filca, aveva detto una bugia. Infatti l’accorpamento non è stato fatto, e anzi non se n’è più parlato dopo che la Fai è stata normalizzata come la Cecoslovacchia nel 1968 da parte dell’Urss. Ma fin lì si poteva credere ad una bugia politica, motivata dalle esigenze dell’esercizio del potere (chi vuol essere sempre sincero, o sincera, è bene che con il potere abbia poco a che fare).

O quando, di fronte all’intervista di Fausto Scandola alla Repubblica del 10 agosto 2015 che rendeva pubblica la sua denuncia, disse che nella Cisl c’erano solo “due o tre casi isolati” di stipendi fuori regola, sui quali sarebbe stata fatta “assoluta chiarezza”, disse una bugia che esprimeva anche un’esigenza politica di difesa del potere (ma anche personale, visto che fra i tre o quattro casi – o cinque, o dieci, o venti, o ancor di più – sui quali non aveva alcuna intenzione di fare chiarezza c’era anche il suo).

O quando diceva a Claudia Di Pasquale di Report, era il luglio dell’anno scorso, che le avrebbe concesso un’intervista sulla questione della trasparenza, ma a settembre perché ora aveva tanto da fare (“se per voi non è un problema”, diceva con la vocina compunta da santarellina) mentiva sapendo di mentire. O quando, dopo la puntata di Report del 14 dicembre, nella quale si era rifiutata di intervenire, aveva detto “ora parleranno gli avvocati” non diceva la verità (l’avvocato di Via Po 21 ha parlato solo contro questo blog, ma con una citazione così strampalata che a star zitto avrebbero fatto miglior figura).

Insomma, la bugia di dire che ora, lasciata la segreteria generale, si sarebbe messa zitta e buona da una parte non è stata la prima. Ed era talmente sfacciata da essere praticamente innocua, quasi una non bugia. Che la nonnina avrebbe avuto al più presto un altro incarico lo sapevano tutti, ma non si sapeva quale, perché di posti liberi non ce n’erano. E infatti Via Po 21 ha dovuto inventare apposta per lei una rete di associazioni chiamata “Plurale”, di cui lei avrà la presidenza.

Nell’augurare pieno successo a questa iniziativa, anche se sul momento ci sfugge in cosa possa consistere tale successo visto che non si capisce a cosa servirà la rete, ci permettiamo di ricordare il precedente di Bonanni. Il quale, quando venne esautorato dalla Cisl, ottenne in cambio un posto al Centro Studi per poter avere ancora lo stipendio almeno per il periodo corrispondente a quello da segretario generale al quale aveva rinunciato dimettendosi. Quando poi, per farlo dimettere anche da quel posto un po’ troppo visibile e politico per non dare fastidio a Via Po 21, furono fatte uscire le voci sui suoi redditi con un articolo sul Fatto, Bonanni lasciò l’incarico ma, a quel che si sa, non il contratto di collaborazione con la Studium srl, ed il compenso pattuito.

Ora dei redditi di Bonanni sappiamo più o meno tutto; sappiamo che quando lui era segretario generale ci fu una delibera (il 3 maggio 2006) che aumentava le retribuzioni a tutta la segreteria confederale al di là delle indicazioni del regolamento confederale; sappiamo che fu introdotta anche un’indennità di alloggio che era un aumento ulteriore sotto mentite spoglie, e sappiamo che la cosa venne gestita dai Gigi Bonfanti prima e Piero Ragazzini poi; e sappiamo che i presunti pulitori dei vetri della casa sono stati beneficiari di questo sistema. Lo sappiamo perché Bonanni ha vuotato il sacco con Report (e anche nel processo di Napoli contro Lina Lucci sono venute fuori cose in questo senso).

E dei redditi attuali di Anna Maria “orafaròsololanonna” Furlan? Qui il vetro della casa non lascia vedere molto. Sappiamo che è andata in pensione, ma non sappiamo che fine abbia fatto la maggiorazione del 18% sui contributi versati a suo favore dalla Cisl, tema sul quale non ha voluto rispondere a Report; non sappiamo quale sia l’importo della pensione e se si avvicina o meno a quella “scandalosa” di Bonanni (che però fu calcolata quando le regole erano diverse); e non sappiamo, ma forse lo possiamo immaginare, se da Via Po 21 le sarà versato un compenso per la presidenza della rete Plurale. Perché anche lei si è dimessa prima di arrivare ad esaurimento dei mandati, e quindi, forte del precedente Bonanni, potrebbe aver chiesto di avere sotto altra forma un po’ dei soldi ai quali ha rinunciato lasciando l’incarico (in pessime mani, ma non è che le sue fossero tanto migliori).

Teoricamente, il nuovo incarico potrebbe anche essere svolto a titolo gratuito, come accade talora a chi opera nel terzo settore, ambito di azione della rete Plurale. Ma ci sembrerebbe strano che una sindacalista con tanti anni di esperienza come lei accettase il principio del lavoro non retribuito. Sarebbe antisindacale.

A occhio e croce, una qualche paghetta alla nonna troveranno il modo di dargliela.

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29 Commenti - Scrivi un commento

  1. integrazione? casa? autista? carta di credito?

    certo che per Sbarra fare il segretario a queste condizioni non deve essere bello.
    Lei si applicava una riduzione dell’orario che prefigurava la volontà di riposarsi e invece no…
    Comandare è troppo bello, poi senza responsabilità ancora meglio.
    Se un pensionato al minimo iscritto sapesse quanto ci costano questi pensionati…

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  2. La madonna pellegrina o meglio la nonna questuante. Riscuote le decime dai mezzadri e dai mezzani. Si dice “beato il popolo che non ha bisogno di eroi”. In questa Cisl bisogna dire “onore ai caduti” giustiziati dal Cartello dei vetri puliti. Purtroppo dimentichi di svuotare i pozzi neri…

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    1. io ti appoggio per qualche nomina e tu mi appoggi in qualcun altra. Così funzionano CgilcislUil… E’ così landini che non ha mai amato la nonna la appoggia a portavoce del forum del terzo settore, lei che ancora non ha mai rappresentato niente del terzo settore. Le asociazioni vere sono inferocite, per in occupazione sindacale sel terzo settore che col sindacato c entra assai poco.

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  3. Voi cantatevela e suonatevela tranquilli , continuate a postare solo le vostre verità, le offese a chi volete voi.
    Poi c’è un mondo che non pare essere molto scosso dalle vostre elucubrazioni , anzi pare proprio fare quello che caz…vuole

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    1. Le tue cortesi affermazioni non hanno molto senso
      Dire “continuate a postare solo le vostre verità” è contraddittorio: nessuno che vuol scrivere ciò che pensa essere vero scrive quel che è vero per un altro, perché non la considererebbe la verità.
      Le “offese” devi averle lette da qualche altra parte ed esserti sognato di averle lette qui, perché noi siamo stati molto educati. Magari schietti, ma educati.
      Che il resto del mondo non sia scosso da quel che scriviamo noi, non dimostra null’altro che al mondo, in generale, interessa poco della Cisl, di cui parliamo.
      Se poi per “mondo” intendi la Cisl e le sue filiali sul territorio, forse non hai capito che il mondo vero è un pochino più grande di Via Po 21. Che tu hai scambiato per l’intero pianeta.

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    1. osservatore interessato · Edit

      Essendo tutte associazioni dell’universo Cisl è una pura invenzione per giustificare trasferte e rimborsi spese a carico degli iscritti prima si chiamaca coordinamento servizi ora plurale se non è zuppa è pan bagbato

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  4. Camuffare da terzo settore gli enti della cisl per dare un sottopancia e soldi a lei è un’offesa al terzo settore. Quelli di sinistra dentro
    la Cisl che ancora non si vergognano?
    Anche loro hanno il portafoglio a destra

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  5. Sempre peggio
    Soldi soldi soldi e trasparenza mai.
    Deve restare per non permettere l’apertura di ulteriori armadi?
    Sinistra o destra CISL?
    Qui è sklo coraggio di dire qualche no.
    Ma se il coraggio non c’è o lo hanno comprato
    Serve una legge che renda i sindacalisti pubbkici ufficiali con le relative responsabilità civili e penali.
    Sono sempre stato contrario alla regolanentazione per legge ma visto l’uso delle associazioni non riconosciute sindali((dove fai quello che vuole la dirigenza) ) meglio una regolamtazione minima con tanto di regole per la trasparenza politica ed economica.
    Legge di tre articoli.

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  6. E’ singolare che una come la Furlan faccia la portavoce di plurale. E’ plurale il pensiero che non voglia fare la nonna, siam di fronte ad un pinocchio singolare

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  7. La conferma che fuori dalla Cisl non la vuole nessuno. Magari “plurale” serve a fargli ottenere una candidatura a spese…

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  8. Ma che ne dice la presidente di Anteas? Da tempo stava lavorando alla costruzione della rete associativa di terzo settore, magari voleva essere la portavoce….

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  9. Intanto in Fim all’ultimo esecutivo hanno annunciato che anche il segretario generale dell’Emilia Romagna molla e se ne va .
    ci sarebbe da raccontarne delle belle

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    1. Ci sarebbe sempre Zanocco a disposizione, ma lo Stradino ha deciso che è strategico per venezia. Ma a venezia i mal di pancia crescono di giorno in giorno dopo che i trasporti hanno superato la fp nelle preferenze e dopo che il metalmeccanico ha deciso di far fuori il bancario per far posto a un uomo filca in segreteria. Intanto il cambio della guardia verrà spostato a dicembre. Auguri e figli maschi………

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  10. repulisti prencongressuale · Edit

    Il Segretario della Fim dell’Emilia Romagna era una delle poche persone libere e Zanocco e Uliano sanno gestire i congressi solo cacciando prima chi non li vuole. Stanno da 20 anni a Roma e il degrado della Fim fa rabbrividire la Uilm(pensate).
    Come se Berrettini invece di affrontare Djiokoivic avesse pagato dei sicari per farlo fuori prima dela finale.

    Zanocco messo in minoranza dall’87% del Veneto fu salvato da Farina e Bentivogli portandolo al nazionale. Uliano dopo aver sostenuto Manzoni e Gritti gli fece le scarpe, dopo esser stato sostenuto da Faccoli, tradito prontamente a che lui. Insomma gente che con la storia della Fim ha avuto sempre poco a che fare. E Benaglia che non accende la luce dell ufficio senza sentire via po’, rischia di dover salutare tutti per una promozione/rimozione in Cisl che sa di prepensionamento. Così la terza categoria del agroindustria avrà 3 posti in segreteria confederale.

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    1. Effettivamente, a seguito di un’azione civile contro questo blog, siamo stati costretti a stringere ulteriormente i criteri di ammissibilità dei commenti. Ci scusiamo dell’incnveniente ma la colpa è di Sbarra, Furlan e Ragazzini.

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      1. Sacco...e Vanzetti · Edit

        Capisco , ovviamente questo non vale per chi come Benaglia , Uliano , Zanocco sta risollevando la Fim dopo il sacco degli uomini di Confindustria ….ma va bene così, siete credibili

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        1. Questo vale per i commenti che sono comprensibili abbastanza da poter essere pubblicati, come qualcuno dei tuoi è stato pubblicato (nonostante qualche dubbio). Quelli generici e allusivi rischiano di essere considerati diffamatori, anche quando non lo sono, da qualcuno che si senta chiamato in causa e quindi non li pubblichiamo per evitarci fastidi.
          Ad ogni modo noi siamo solo un blog con un pubblico limitato, e chi vuol dire quel che pensa ha tante altre possibilità di esprimersi altrove. La censura è un’altra cosa, e significa impedire di esprimrsi ha chi non ha altre possibilità di farlo.
          Ma questo non è il vostro caso.

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  11. E’ una cisl di giovani generosi e militanti. Nino Sorgi 76 anni, Rino Tarelli 77 anni. Gigi Petteni 68 anni. Furlan 63 anni. A Sbarra basta mettere dei Sessantenni per fare il cambio generazionale.

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  12. Una che si è nascosta i 170.000€ di stipendio più casa e spese dietro la balla, “regolamento indicativo e non prescrittivo” e oggi per una candidatura in parlamento parli di terzo settore e’ un oltraggio alla decenza.

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  13. Sul sito della Cisl andrebbe messo il compenso della ex segretaria della Cisl.

    Alla guida della Cisl ormai c e un gruppo di Talebani che disprezza ogni minima regola.

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