Belle parole

Reduce dal trionfo nella campagna per il Sì al referendum (trionfo degli altri e non suo, ma comunque un trionfo c’è stato), il Bentivogli Marco è tornato a dedicarsi a tempo pieno al suo mestiere di sindacalista. E il miglioramento delle sue argomentazioni si nota.

Ad esempio, lunedì è uscito sul Corriere della Sera un suo articolo sulla situazione sindacale nella Corea del sud (lo potete leggere dal link del nostro secondo sito, ve lo raccomandiamo perché è molto bello), in cui fra l’altro scrive che

“il sindacato se non è internazionale per cultura, sensibilità e capacità di azione non ha più senso né forza”.

Bravo Marcolino, parole sante! Ma parole che contengono un giudizio implicito anche su di te che, forse, dovresti avere il coraggio di esplicitare, e non limitarti, come invece hai fatto nella vicenda Scandola, a far capire che tu sei migliore e che hai le mani pulite, salvo poi tenerle rigorosamente in tasca e non far nulla.

Chi dice le cose che dici tu, chi dà questo giudizio sull’azione internazionale, sta dicendo che la Cisl da almeno dieci anni ha abbandonato questa strada, e quindi la sua azione sindacale manca di sostanza, non ha più “senso né forza”.

Dieci anni fa, la dirigenza della Cisl al massimo livello ha smesso di curare la dimensione internazionale, e contemporaneamente, per la precisione dal 3 maggio 2006, si è dedicata molto alla crescita dei propri stipendi. Due questioni che sono simbolicamente intrecciate nella figura di Nino Sorgi, uno dei “due o tre casi sui quali sarà fatta chiarezza con la massima severità”, come diceva la signora Anna Maria ai tempi della denuncia di Scandola, e che invece la stessa signora ha poi nominato responsabile del progetto di riorganizzazione delle attività internazionali  della Cisl – cosa avete da ridere, è così! – allo scopo di continuare a garantirgli una buona retribuzione.

Insomma, se il Bentivogli Marco crede a quel che dice, e non c’è motivo di dubitarne, se ritiene che nella Cisl ormai c’è solo la Fim che continua ad avere una capacità di pensiero e di azione internazionale (ed è vero), allora dovrebbe trarne la conclusione che la segreteria confederale non è all’altezza del suo compito. Quindi andrebbe cambiata, per questo e per altri motivi. E siccome ora c’è un congresso non c’è motivo di aspettare altro.

D’altra parte, anche se lui non esplicita, la signora Anna Maria pare essersi accorta di qualcosa. E all’ultimo consiglio generale si dice che le sia uscita dalla bocca qualche considerazione un po’ velenosa sui sindacalisti che frequentano troppo i salotti televisivi, frase che molti hanno inteso come una punzecchiatura al segretario generale della Fim. E un po’ la capiamo, povera signora Anna Maria: se in tv per la Cisl ci va troppo spesso il Bentivogli Marco che (almeno quando non parla di riforme costituzionali…) sa che cosa dice, il giorno che in tv ci va lei tutti si accorgono della differenza. E non a vantaggio della signora.

Insomma, c’è una contraddizione in Bentivogli fra il parlare un po’ su tutto come se fosse già il segretario della Cisl e poi restare con le mani pulite in tasca sui temi che sono vitali per il sindacato 2, 3 o 4.0 che sia, se vuole vivere nella contemporaneità.

O scioglie questa ambiguità, e si fa promotore di un cambiamento vero, o le sue parole rimangono solo belle parole.

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6 Commenti - Scrivi un commento

  1. Dopo aver inviato in Corea, rappresentanti Italiani del calibro di Salvini e Razzi, giusto un nullafacente come Marcolino poteva avere i requisiti per stare al passo con i predecessori. Onestamente non so se ridere o piangere. Scusate ma questo c’é o lo fa?

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  2. Non rappresentano i lavoratori · Edit

    Questo pensa di essere furbo, ma l’hanno messo in attesa del momento buono. E penso non arriverà più. È incongruente da una parte fa sognare e fa immaginare che sia possibile il cambiamento contemporaneamente fa parte del sistema insieme al vecchio e modo di tenersi tutti in piedi insieme. Non ci sono persone libere a nessun livello ognuno ha qualcosa da chiedere o è in attesa o da nascondere. Così non c’è speranza e l’astro nascente bentivoglio è già bello che tramontato! Tra i balletti di bernava e furlan Peccato davvero peccato ma nessuno ha il coraggio di vincere o perdere

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  3. risposta ad Anonimo 13 dic h 21,20
    E’ proprio vero che la cultura internazionale nella nostra organizzazione sta scomparendo: Salvini e Razzi sono stati in Corea del Nord…..

    Comunque a questo punto ci aspettiamo che al prossimo congresso alla dimensione internazionale si dia il giusto spazio. A giudicare dalle tesi non mi sembra….

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  4. La seconda che avete detto, o meglio scritto. Bentivoglino appartiene a quella famosa categoria citata da Leonardo Sciascia ne ‘Il giorno della civetta’. Purtroppo in primo luogo per la Fim, dove mi trovo ormai credo per caso – ma col prossimo congresso locale verrà sistemata l’anomalia. Poi per tutta l’organizzazione.

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  5. Per essere chiari · Edit

    “Io divido l’umanità in cinque categorie: ci sono gli uomini veri, i mezzi uomini, gli ominicchi, poi mi scusi i ruffiani e in ultimo, come se non ci fossero, i quacquaracquà. Sono pochissimi gli uomini, i mezzi uomini pochi, già molti di più gli ominicchi. Sono come bambini, che si credono grandi. Quanto ai ruffiani, stanno diventando un vero esercito. E infine, i quacquaracquà: il branco di oche.”

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