Quale categoria ha raddoppiato lo stipendio in dieci anni?

In Italia esiste una questione salariale. E non da oggi. Siccome l’ultima riforma vera del sistema salariale è quella fatta nel 1993, e da allora stiamo ancora smontando e rimontando i pezzi di quella riforma senza alcuna capacità di andare oltre – al primo livello si fanno i contratti a seconda di come va l’inflazione, al secondo livello si dovrebbero aumentare i salari in relazione all’andamento della produttività – i lavoratori italiani continuano ad avere buste paga molto leggere. Non che all’estero prendano chissà quali aumenti, ma insomma quanto basta per avere un miglioramento in termini reali quando l’inflazione è a zero.

Questo per quanto riguarda i lavoratori rappresentati. E i rappresentanti? I sindacalisti che quando firmano un contratto suonano le fanfare annunciando ogni volta “questo sì che è un contratto storico”, hanno anche loro il problema del salario?

Limitiamo l’osservazione alla Cisl. Un po’ perché questo blog si occupa in primo luogo della Fai e della Cisl, un po’ perché per le altre organizzazioni i dati o non ci sono (in particolare la Uil su questi temi non risponde neanche sotto tortura) oppure andrebbero letti con attenzione e fatti dei riscontri.

Per la Cisl invece la situazione è chiarissima, almeno per chi voglia vedere.

Fino al 2006, il regolamento della Cisl prevedeva per il segretario generale uno stipendio annuo lordo di poco superiore a 70.000 € all’anno. Il che combacia, a occhio e croce, con le dichiarazioni di Savino Pezzotta, il cui ultimo stipendio netto nell’aprile 2006 non arriva a 3.200 €.

A partire dal 3 maggio 2006, quando comincia il carnevale bonanniano, la questione salariale dei segretari confederali della Cisl viene risolta alla radice. Tanto che dieci anni dopo il segretario generale della Cisl, la signora Anna Maria, pubblica sul sito della Confederazione un estratto da una dichiarazione dei redditi che dà una bella cifra: 141.807 €.

furlan

Da 70 a 140 in dieci anni di inflazione tendente a zero… c’è da restare ammirati ben più che dei 105 mensili a regime degli alimentaristi, più che dei 51 più welfare integrativo e altre voci dei metalmeccanici, più che degli 85 promessi al pubblico impiego dopo sette anni abbondanti di blocco e di tutti gli altri contratti “storici” sottoscritti in questi anni.

Ma la realtà è un’altra ancora.

Riportiamo qui di seguito quanti scrisse Il Fatto quotidiano su Raffaele Bonanni (l’articolo, con la smentita che non smentisce di Bonanni, lo trovate per intero a questo link)

Nel 2006, la Cisl dichiara all’Inps una retribuzione lorda, ai fini contributivi, di 118.186 euro. Un po’ più alta di quella prevista ma non di molto. Le stranezze devono giungere con gli anni seguenti. Nel 2007, infatti, la retribuzione complessiva dichiarata all’Inps è di 171.652 euro lordi annui. Che aumenta ancora nel 2008: 201.681 annui. L’evoluzione è spettacolare, gli incrementi retributivi di Bonanni sono stati del 45% e poi del 17%. Ma la progressione continua: nel 2009, la retribuzione è di 255.579 (+26%), nel 2010 sale “di poco” a 267.436 (+4%) mentre nel 2011 schizza a 336.260 con un aumento del 25%.

Né si tratta solo di Bonanni, perché quando Il Fatto Quotidiano ha smesso di occuparsi dell’argomento, forse perché chi gli passava le carte aveva interesse ad affondare Bonanni per salvare tutti gli altri, è stato Fausto Scandola a rivelare che gli aumenti di Bonanni avevano avuto ripercussioni anche per i suoi colleghi di segreteria: a cominciare da chi ne ha preso il posto.

 

I redditi di Biancaneve secondo gli Scandola papers

E allora la “questione salariale” in Italia ci sarà anche, ma non certo per tutti e per tutte

 

 

 

 

 

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4 Commenti - Scrivi un commento

  1. Considerato che martedì prossimo, alla presentazione del libro di Carniti ci saranno anche la Furlan e il Presidente Mattarella bisognerebbe chiederlo a loro ed in particolare al Presidente Mattarella visto che a chi gli ha scritto per informarlo dei fatti e chiedere giustizia non si è degnato di manifestargli neanche un saluto di riscontro. Certo è parte del meccanismo è ovvio però la classe è come il coraggio per dirla col Manzoni ho la si ha o…..

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  2. Ma è possibile che nessuno intervenga? Che paese è questo! Solo perché il sindacato è un ‘associazione non riconosciuta chi la guida non risponde a nessuno? Tra l’altro le cifre massime erano da mettere in relazione con la situazione del bilancio, così diceva il regolamento, e i bilanci Cisl sono stati quasi tutti in perdita!!!

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  3. La base iscritti Cisl · Edit

    Grazie #FaustoScandola sei sempre nei nostri cuori, nei nostri pensieri, nelle nostre azioni!
    Fulgido esempio di coraggio, onore e dignità!
    Continua il nostro impegno nel tuo ricordo.
    R.i.p.
    A casa questa classe di sindacalisti indegni! Vi cacceremo coi forconi! Per voi #èfinitalacuccagna

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  4. ma possibile che sulla base di questi dati nessuno denunci questi signori per appropriazione indebita, false dichiarazioni all’Inps(vedi Furlan e quanto scrive il suo commercialista)? essendo una associazione è chiaro che deve partire da un o più iscritti.
    Se lo fossimo vi garantiamo lo avremmo già fatto da tempo.
    Se alla redazione risulta che possa farlo chiunque allora noi faremo la nostra parte e proponiamo di fare un fondo come per Scandola da utilizzare per le spese legali di chiunque faccia denuncia.
    Viva i veri uomini Cisl

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