La prolungata assenza del dottor Sbarra dell’Anas dalla Fai avviene nel momento in cui si sta aprendo la stagione congressuale. Cioè nel momento in cui un segretario generale di una federazione è chiamato al massimo sforzo per preparare il suo congresso e per partecipare ai giochi di potere che sempre accompagnano il congresso confederale, dove c’è chi entra e chi esce dalla segreteria confederale e da incarichi connessi. Certo, per il segretario della Fai ci sarebbero anche i contratti provinciali da sbloccare, ma si sa che a lui questi problemi interessano meno.
Se è vero quel che si dice, e cioè che la campagna congressuale si è aperta con uno scontro fra la signora Anna Maria e il signor Bernava per il controllo congressuale della Cisl della Campania (quasi 300mila iscritti…) l’assenza permette al dottor Sbarra dell’Anas di levarsi da un bell’impiccio. Perché la sua gestione della Fai ha sempre poggiato, come su due colonne, sul sostegno congiunto della signora Anna Maria in quanto segretario generale della Cisl e quello del signor Bernava quale azionista di riferimento delle Cisl del Mezzogiorno.
E se ora i due litigano, lui che fa? Non può mettersi contro il signor Bernava, che è azionista di riferimento anche nella Fai (e infatti in giro per la Fai in assenza del commissatario generale ci va il messinese Colonna); ma non è facile neanche mettersi contro la signora Anna Maria, che è un po’ permalosa e magari la prossima volta che la portano in gita in Calabria dice che il tonno Callipo è una schifezza.
Insomma, un bel dilemma per il dottore. Anche se dovendo scegliere, secondo noi, lui sceglie sempre l’alleanza fra Scilla e Cariddi, il ponte sullo stretto che non c’è ma unisce reggini e messinesi, i voti congressuali dei forestali in Calabria e Sicilia.
E allora ci sorge un dubbio: questa assenza prolungata gliel’ha ordinata il medico (nel qual caso auguri di pronta guarigione) o gliel’ha ordinata Bernava?
mio Dio come siamo messi male. Che figura di merda