Il vecchio e il nuovo

Diceva Tocqueville che per fare la rivoluzione bisogna saper fare la sintesi di passato, presente e futuro.

Un po’ quello che ha fatto il sindacato delle poste della Cisl (quello che passerà alla storia per aver lanciato la carriera della signora Anna Maria), che il 30 settembre ha riunito il proprio consiglio generale a Caserta.

Ed ecco che, uno accanto all’altro sul palco del consiglio generale Slp, sono comparsi Mario Petitto e il Bentivogli Marco: come dire, il vecchio e il nuovo.

Per chi ci segue da poco tempo e non fosse molto addentro alle questioni Cisl, ci limitiamo a ricordare che il Bentivogli Marco è il segretario generale della Fim, ed è un giovane dirigente con ambizioni importanti che ha scritto anche un libro di successo sul sindacato chiamato a rinnovarsi. Libro che ora viene presentato in tutta Italia, consiglio generale Slp compreso.

 

Più complesso è il discorso su Petitto, detto anche “l’intramontabile”, che sta alla Slp un po’ come Totti alla Roma: non riescono proprio a fare a meno di lui.

Segreterio generale Slp dal 2003, nel 2015 Petitto arriva a compiere 12 anni di mandato e, per statuto, deve lasciare il posto. E lui lo lascia. A sé stesso. Scaduto il terzo mandato guida il suo sindacato come subreggente di un reggente che è nientepopodimenoché il segretario generale della Cisl, ovvero nostra signora delle poste Anna Maria Furlan.

Da subreggente, Petitto gentisce una federazione che si riconosce in lui e in nessun altro, e continua a presentarsi all’esterno (falsamente) come “segretario generale Slp”. Finché la sua legittimazione viene messa in dubbio dalla controparte e finché la sua posizione esce ulteriormente indebolita quando due dirigenti locali, a lui fedeli, sono licenziati dalle Poste con l’accusa di contatti con la criminalità organizzata calabrese (la storia la trovate a questo link). Lui li difende a spada tratta, e dice che ciò di cui sono accusati rientra nella “normale attività sindacale” (cioè raccomandazioni; nel sindacato da cui viene il segretario generale della Cisl l’attività sindacale si fa così).

Petitto diventa un problema per la signora Anna Maria, che passa allora la reggenza a Maurizio Bernava, segretario confederale al quale, si dice, non dispiacerebbe fare come ha fatto il dottor Sbarra dell’Anas con la Fai commissariata: usare la reggenza per farsi eleggere segretario generale della federazione. Ma Petitto, che in questo modo sarebbe fatto fuori definitivamente, a questo punto dice: meglio eleggere un segretario generale mio amico che fare entrare qualcuno a comandare in casa mia. E allora dà via libera all’elezione di Burgalassi, già segretario generale aggiunto rimasto rispettosamente in stand-by, a segretario generale.

E lui, dirà qualcuno, a questo punto si sarà fatto da parte. Ma state scherzando? Ecco che il 30 settembre 2016 a Caserta il consiglio generale Slp vota una bella modifica allo statuto e lo elegge presidente del sindacato. Una carica che le altre strutture della Cisl non conoscono; ma noi, che siamo per l’autogoverno delle federazioni di categoria, non ne contestiamo la legittimità.

Insomma, nella foto di Caserta, si trovano uno accanto all’altro due facce della Cisl: un giovane che dice che il sindacato deve rinnovarsi o rischia di scomparire. E Petitto-Totti, l’intramontabile. Il nuovo che avanza e il passato che non vuole passare.

Secondo voi, chi è che toglie credibilità all’altro?

staroye

 

 

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4 Commenti - Scrivi un commento

  1. Bella domanda! Ci dormirò sopra nella speranza che i sogni risolvano l’arcano.
    Non vorrei che tra i due si assegnasse la colpa ad un terzo: quello sfigato di Bernava! Bellezza!

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  2. Vi siete persi qualche mese fa anche elezione Petitto in Uni Europa (vice presidente). Sarebbe interessante verificare come vengono tradotti in varie lingue i suoi interventi diciamo “indigeni”.

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  3. Sul presidente (con la p minuscola Petitto ho già scritto. La domanda che spesso ci poniamo su questo splendido luogo di discussione è un’altra: c’è stata un’elezione democratica? Eletto all’unanimità, per acclamazione, con qualche voto contrario? Bentivogli mi sembra tanto il “Landini dei poveri”

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  4. anonimi per necessità · Edit

    altro che partiti.
    prima i dodici anni di mandato, ora presidenti per la vita.
    Poi le società per avere i posti post super pagati e via così.
    spero il governo tolga tutti i sussidi caf inas ecc. manche se utili perchè è l’unico modo perchè anneghino.
    questa non è la cisl è meglio andare via.

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