Nello spazio dei commenti (che, lo ricordiamo, è aperto a tutti e quel che viene scritto non rappresenta necessariamente il nostro pensiero) si è aperto un interessante dibattito: la Cisl può essere definita un “sindacato cattolico”?
La risposta esatta la si insegna fin dai corsi elementari di formazione sindacale: no, la Cisl è aperta a tutti coloro che ne condividono i principi ed i valori, quali che siano le loro idee politiche e convinzioni religiose.
E se questa precisazione una volta serviva a sottolineare che nella Cisl ci potevano stare sia i cattolici che i laici, col tempo la cosa ha preso un significato più ampio, con la presenza di molti iscritti e di qualche dirigente di altre religioni. Certo, questo non toglie che la presenza storicamente preponderante di cattolici che in quanto tali si impegnano nel sindacato – e Giulio Pastore era uno di questi – fa sì che la Cisl abbia, per così dire, una forte componente cattolica nella propria identità.
Fatta questa premessa, la domanda che poniamo è un’altra: ve le ricordate le iniziative “Todi 1”, “Todi 2” e simili?
Era il 2011, e la Cisl di Raffaele Bonanni aveva aderito ad un’aggregazione denomimata “Forum delle Persone e delle Associazioni di ispirazione cattolica nel Mondo del Lavoro”. Un forum sollecitato dai vescovi e coordinato da un ex dirigente della Cisl, Natale Forlani, e che sembrava destinata a creare le premesse di un’aggregazione politica di cattolici di cui lo stesso Bonanni aspirava visibilmente a prendere la testa. Come se la Cisl fosse “il sindacato cattolico”.
La storia poi è andata diversamente. Ma se uno va sul sito del Forum, la Cisl risulta ancora nell’elenco delle associazioni promotrici, con la foto della signora Anna Maria che sorride fra il presidente della Compagnia delle opere e quello delle Acli.
Come se la Cisl fosse un sindacato cattolico. E senza che nessuno abbia sollevato la questione, né ai tempi di Bonanni, né ai tempi della Furlan.
Un altro segno della continuità Bonanni-Furlan anche in questo uso strumentale dell’identità della Cisl; della sua laicità nei giorni pari e della sua cattolicità nei giorni dispari.
Post Scriptum – Per chi non se lo ricordasse, il 2011, anno in cui Bonanni fa aderire la Cisl al Forum dei cattolici, il suo reddito annuale risulta di 336.260,00 come lordo previdenziale. Ed è l’anno in cui Bonanni va in pensione. Ma non nel senso che si ritira, nel senso invece che comincia a percepire la pensione, dopo averla fatta crescere negli ultimi anni, per non incappare nella riforma Fornero e poterla intanto cumulare con altri soldi che continua a prendere dalla Cisl. La Furlan non ha mai detto niente al riguardo, né allora né dopo. E così la segreteria confederale di allora e di oggi.
A proposito di coerenza coi valori, laici o cattolici che siano…
Giusta precisazione. Ma perché avete dimenticato la veglia per il lavoro organizzata da bonanni? non si è capito bene se in attesa di un miracolo o solo per propaganda (quando espressi la mia contrarietà da cattolico fui accusato di eresia), oppure la partecipazione della cisl all’angelus il 1 maggio di qualche anno fa con tanto di bandiere sempre contro gli attacchi che c’erano stati al Papa e l’evento organizzato con Sacconi (convertito) per lanciare il forum delle famiglie con un vescovo/cardinale nella chiesa del santo spirito sempre a roma . Per la cronaca Sacconi era presente anche in piazza san pietro quel famoso 1 maggio (credo fosse il 2009). Anche da questi episodi doveva essere già chiaro a tutti che la cisl non era piu’ tale.
Il Papa all’Angelus: “Grazie della solidarietà” (16 aprile 2010)
10:46 Canti sotto le finestre del Papa
Proprio sotto le finestre del Papa, i ragazzi del cammino neocatecumenale intonano i loro canti. Un grande striscione di Comunione e Liberazione è ancora steso sui sanpietrini. Tantissime le bandiere della Cisl
Ribadisco quanto o detto nell’intervento che ha avviato questa querelle e viene confermato dai fatti testé descritti. So perfettamente che la Cisl é nata aconfessionale (penso di essere uno degli ultimi che ha partecipato ai campi scuola della Cisl (perché allora si andava a scuola per imparare a fare sindacato) dei primi anni sessanta e proprio perché so di che si tratta che m’incxxxzo di più. Quanto leggo il comportamento e la coerenza di Bonanni avanti riportata e quelli della Furlan e i suoi accoliti che per ignoranza o per dolo fanno sempre e comunque i loro interessi carpendo e raggirando la buonafede di tanti cislini, in particolare quelli del mondo agricolo, che hanno sempre visto un tutto uno tra cisl e coltivatori diretti (tanto per rimanere sul concreto)
Risposta esatta: ma non ci sono solo cattolici e laici, bensì anche un folto gruppo di farisei!
Dovete scavare più indietro, chi cominciò a produrre una deriva neo clericale fu iDantoni a cavallo del millennio con la proposta della “grande Cisl” che poi sfociò nell’obbrobrio vergognoso di Democrazia Europea.
All’epoca la Fondazione Nocentini pubblicò un bel libro: “La laicità della Cisl” cui collaborò anche il prof. Vincenzo Saba (una specie di compromesso storico di gente savia…). Comunque sul Forum nemmeno mezza parolina ai tempi dalla Fai. L’unico che si oppose al congresso del 2009 (fu fatto parlare alle 8 del mattino) fu Gianni Italia presidente poi dimissionato dell’Iscos.
Rivolgo una domanda a tutti i frequentatori , lettori, amici e simpatizzanti del blog: è possibile che Gigi Bonfanti vada ancora a trattare del sistema previdenziale nostro, dei nostri figli, dei nostri nipoti a nome e per conto della Cisl? di un sindacato? ma nessuno gli dice che visto il privilegio pensionistico di cui gode non puo’ capire i problemi delle persone normali? quando l’ho visto nei servizi televisivi e fotografici ho avuto un moto di rabbia incontenibile: possibile che non c’e’ mai fine alle ingiustizie?
Scusate ma qualcuno mi saprebbe rispondere se Bonfanti ha fatto la carriera mjlitare in via Po in permesso sindacale o operando all’ospedale militare?
Concordo in pieno con L’amarezza e aggiungo che il generale, segretario della fnp OVVERO L’UOMO INVISIBILE l’unico che avrebbe avuto titolo a dire la sua in quanto, primo rappresentante della categoria, che da sola rappresentava e spero rappresenti ancora oltre la metà degli iscritti Cisl ed invece é stato silenziato dalla Furlan e Petriccioli.
Amici pensionati ricordatevi che questi signori non hanno mai fatto i nostri interessi ma solo ed esclusivamente i loro come le cifre della buonanima di Fausto ci fece conoscere. Pensate che I signori Furlan e Petriccioli come é loro stile hanno ritenuto soddisfacente l’accordo sulle pensioni pur sapendo che i fondi non ci sono. Volete sapere perché? Perchè l’enturage di Renzi ha scoperto che per far vincere il si al referendum servono i voti dei pensionati. Ma state tranquilli che appena passato il santo (referendum) tutto si rimetterà in discussione (finita é la festa)
IL VISIONARIO