Costa di più il nostro

I giornali di oggi scrivono di polemiche al Comune di Roma perchè la sindaco Virginia Raggi ha una capo di gabinetto (o preferite che scriviamo “capa di gabinetto”?) che prenderebbe (riportano i giornali) eur. 193mila lordi all’anno. Poco più, fa presente l’interessata, di quello che è il suo stipendio da magistrato (circa 170mila).

A noi, che abbiamo scoperto grazie a Fausto Scandola cifre più alte ai vertici della Cisl, la notizia avrebbe potuto fare poca impressione, al pari del fatto che l’interessata riceva un aumento non irrilevante prima della pensione (e allora Bonanni?).

Ci ha però colpito una coincidenza: la signora in questione di chiamata Carla Raineri. E allora come resistere alla tentazione del confronto fra omonimi?

Il nostro Raineri, bi-segreterio generale (Fisascat e Fist), era uno dei “due o tre casi isolati” di cui si parlava giusto un anno fa il segretario generale della Cisl a seguito dello scandalo Scandola. Casi isolati, strillava la signora Anna Maria nell’agosto 2015, su cui sarebbe stata fatta “assoluta chiarezza al più presto” grazie al “nuovo regolamento”.

Solo che l’unica chiarezza, ad oggi, resta quella che ha fatto Fausto Scandola: ossia che Pierangelo Raineri è uno dei “magnifici tre” capaci di sfondare il tetto dei 300mila (308.446,00 di lordo previdenziale nel 2011; gli altri due “magnifici” sono Bonanni 2011 e Sorgi 2013, rispettivamente con un “previdenziale” di 336mila ed un “fiscale” di 319mila, seguiti a breve distanza dal pensionato Bonfanti 2009, con un “fiscale” di 293mila). Su questo, il nostro Raineri non ha fatto la minima chiarezza in un anno neanche quando l’hanno inseguito le Iene.

Ma questi, dirà qualcuno, sono numeri vecchi. E allora siamo andati sul sito della Fisascat per vedere quelli nuovi. Quelli che tutti devono mettere in rete per fare trasparenza, come ha deciso il nuovo regolamento di cui strillava nell’agosto 2015 la signora Anna Maria. E in effetti alcuni l’hanno fatto, come la Fai del dottor Sbarra dell’Anas (stipendi immeritatamente alti, ma almeno conosciamo le cifre ufficiali), o la Femca (i cui livelli retributivi sono più realistici, cioè un poco più bassi, di quelli della Fai); mentre la Fim, che paga meno di tutti e che già metteva le dichiarazioni dei redditi dei segretari, ora ci mette anche quelle dei membri dell’esecutivo (con il solito equivoco bentivogliano: praticare il massimo rigore in casa propria per sentirsi autorizzati a mettere la testa sotto la sabbia su quel che succede nel resto della Cisl).

Abbiamo cercato allora sul sito della Fisascat notizie dei redditi post-regolamento del nostro Raineri. Notizie che, se ci sono, sono nascoste benissimo perché non le abbiamo trovate. Qualcuno può mandarci il link?

Ma forse, si potrebbe pensare, le informazioni sono sul sito della Fist, cioè della “FisascatpiùFelsa” messa su per giocare alle fusioni delle federazioni, di cui il nostro Raineri è egualmente segretario generale. In questo caso invece, più che non trovare le informazioni, non abbiamo proprio trovato il sito. Qualcuno può mandarci il link?

In attesa di avere la “massima chiarezza” su uno dei “due o tre casi isolati” come promise la Furlan nell’agosto 2015 (dopo ha smesso di dirlo, forse perché le scappava da ridere solo a pensarlo), per noi restano validi i numeri resi noti da Scandola un anno fa.

E allora, fino a prova contraria, la conclusione è una sola: che la Raineri scelta dai cinque stelle rispetto al Raineri della Cisl è veramente una principiante.

Il nostro caro Pierangelo costa molto di più.