Sorelle sulla strada

 

Il commento di un lettore che è arrivato ieri racconta una storia che ricorda i “Blues Brothers”.

Pare infatti che un convento di suore abbia subito le conseguenze della “spending review” di sua eccellenza il dottor Sbarra dell’Anas, e che le sorelle siano finite “in mezzo alla strada”. Un po’ come rischiava di accadere alla “pinguina” di quel film.

Noi non sappiamo nulla di tutto ciò; neppure sappiamo a che titolo questo convento ricevesse un sostegno dalla Fai o da qualche entità connessa.

Ma di una cosa siamo sicuri, senza bisogno di saperne niente: questo convento non si trova in provincia di Reggio Calabria. E la strada su cui potrebbero essere finite le sorelle certamente non è di competenza del compartimento Anas di Catanzaro.

Altrimenti, i finanziamenti magari sarebbero aumentati e in modo generoso, in applicazione del detto evangelico “a chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto anche quello che ha”. E magari per sua eccellenza il dottor Sbarra dell’Anas ci sarebbe scappato anche un altro premio per la bontà (dopo il “San Gregorio” a Oppido Mamertina nel 2015, il “Giomo Trichilo” a Siderno nel 2016 … e via fino a ricevere l’omaggio di tutta la provincia di Reggio Calabria).

Perché il tipo è fatto così: se sei “mio”, se mi sei grato, ti do quel che ti serve e ti do anche di più, se non sei “mio” o peggio sei di qualcun altro, ti passo sopra e non mi volto indietro.

A te e tutta la tua famiglia.

mi voti

Detto questo, la storia ci interessa. E allora chiediamo se è possibile saperne qualcosa di più. E magari se si conosce qualche storia simile.

Perché noi non possiamo fare nulla dal punto di vista dei soldi. Ma possiamo raccontare tutto, con la massima libertà, perché non abbiamo da temere le ritorsioni del signorotto.

Tanto ormai chi poteva essere licenziato è stato licenziato.

 

 

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2 Commenti - Scrivi un commento

  1. IL FATTO E’ CHE LE SORELLE SONO FIGLIE DI UN DIO, MINORE DELLO STRADINO, CHE PER I MOTIVI (CHE NON RIPETO) PERCHE’ SPIEGATI MOLTO BENE NEL FILM DA CETTO LA QUALUNQUE PER ELEVARE CULTURALMENTE LA CATEGORIA H A DECISO DI INVESTIRE IN CULTURA E COSI’ ECCO SERVITO UN ALTRO CONCORSO LETTERARIO.
    LA FAI CISL TRA GLI STUDENTI DEL PENITENZIARIO DI VIBO VALENTIA
    La Fai Cisl si è ritrovata oggi tra gli studenti del Penitenziario di Vibo Valentia per la premiazione del concorso letterario dal tema “Agricoltura per sfamare le persone”

    Agricoltura e sociale si sono incontrati all’Istituto Agrario del Penitenziario di Vibo Valentia Enrico Gagliardi, dove oggi si è svolta la premiazione di un concorso letterario dal tema “Agricoltura per sfamare le persone”, organizzato dalla Fai Cisl territoriale. Gli studenti si sono cimentati nella stesura di testi presentando elaborati ricchi di proposte concrete e testimonianze personali. Unanime la decisione dei vincitori di devolvere in beneficenza i premi. A tutti gli studenti è stata poi consegnata una medaglia di partecipazione.
    L’iniziativa, introdotta del Segretario territoriale Fai Cisl Francesco Fortunato, ha visto intervenire il Segretario Generale della Federazione nazionale, Luigi Sbarra, che ha consegnato gli attestati alla presenza del direttore del Penitenziario, dott. Mario Antonio Galati, e della dott.ssa Caterina Brasca, che ha seguito il progetto nell’istituto e coordinato i lavori della giuria. Presenti inoltre il Segretario Regionale della Fai Cisl, Michele Sapia, il Segretario Regionale Cisl Sergio Pititto, il segretario generale Ust Cz/Vv/Kr Pino De Tursi il presidente regionale Anteas, il Direttore del patronato regionale Cisl e quello del Caf, il Segretario territoriale della Cisl scuola.
    “Il concorso – ha spiegato Fortunato nel suo intervento iniziale – parte dalla necessità di ampliare il raggio di azione della Fai-Cisl, rafforzandone l’iniziativa a favore di fasce sottorappresentate e divulgando le virtù e i grandi pregi di un settore culturalmente, socialmente ed economicamente strategico come quello primario”.
    “E’ stata una giornata importante – ha detto il leader della Fai Cisl, Sbarra – resa possibile grazie alla collaborazione dell’amministrazione penitenziaria e all’impegno concreto di tutti gli studenti. Gli elaborati consegnati mettono lodevolmente in evidenza quanto settore primario e i sistemi agroalimentari locali siano essenziali nelle dinamiche di sviluppo dei nostri territori. Protagonismo possibile solo quando la dignità della persona viene messa al centro del processo produttivo, quando cioè il lavoro e ben tutelato, retribuito, professionalizzato. Quando questo accade, l’agricoltura diventa uno straordinario motore di crescita e socialità. Grazie a tutti gli studenti per aver dato il proprio contribuito mettendo in evidenza con grande efficacia questo fondamentale aspetto”
    il postino

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  2. nemmeno per le cerimonie al quirinale tanti “graduati”. non doveva essere la cisl il sindacato degli iscritti e degli eletti rsu?. a proposito mi dicono amici del Lazio che sono state divise nuovamente tutte le province e la tanto sbandierata spending review (da ridere solo a scriverlo) bonanniana e’ finita. ricordo quando bonanni tuonava sui giornali che la cisl al congresso aveva attuato la spending review

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