Grazie al nuovo regolamento economico, molti dirigenti locali delle strutture Cisl stanno per avere l’aumento. Anche di 200, 300 o perfino 400€ al mese, soprattutto nelle strutture più piccole, dove pesa molto il passaggio di livello.
Se si pensa che, pochi mesi fa, sua eccellenza il dottor Sbarra dell’Anas aveva esaltato addirittura come “esempio da seguire” il contratto degli alimentaristi per un “incremento previsto di 105 euro in quattro anni” (così scrisse sul Diario del lavoro), si capisce bene che oggi, se sei nella Cisl, ti conviene molto essere il rappresentante e molto poco essere il rappresentato. E che Fausto Scandola, un anno fa, forse non aveva solo denunciato il passato, ma aveva anche previsto il futuro.
Certo, dopo che i vertici si erano aumentati per anni i loro stipendi, allargando la forbice con chi sta sul territorio, c’erano solo due strade per rimettere un po’ in equilibrio la situazione: togliere ai vertici o dar di più ai dirigenti locali. E la seconda strada, per chi sta in alto, ha un vantaggio importante rispetto alla prima: crea più consenso in vista del prossimo congresso. Un po’ come i famosi “80 euro di Renzi”, accusati dai detrattori di essere uno strumento di campagna elettorale (e senza neanche il rischio di dover restituire niente, come pare stia accadendo con il bonus renziano).
E così da quando è cominciata la polemica sui “maxi stipendi”, la Cisl ha risposto alzando prima le retribuzioni dei dirigenti nazionali (un esempio: Giovanna Ventura ad agosto 2015 disse in tv di guadagnare 3200 netti al mese; dalle sue busta paga ne risultano, a febbraio 2016, 4270,84 netti), poi quelle dei dirigenti locali. E al congresso potrebbe esserci meno gente pronta a sollevare il problema dello squilibrio fra quanto si guadagna a livello locale e quanto a Via Po 21.
“E io pago!”, direbbe qualcuno.
I contratti del pubblico impiego bloccati al 2007 e per i quali si propone un rinnovo con un aumento di 7 euro lordi;
Pochi contratti privati rinnovati che non brillano certo per l’opulenza degli aumenti, come dimostra chiaramente l’esempio farlocco sbandierato dallo stradino;
Una situazione nazionale di INFLAZIONE NEGATIVA che Renzi, secondo molti commentatori, passata la stagione elettorale, applicherà a stipendi e pensioni addirittura in modo retroattivo;
una crisi che da 9 anni erode significativamnte stipendi e pensioni dei fortunati che l’hanno;
Nella situazione data avrei preferito leggere di aumenti concessi agli impiegati degli uffici sindacali che mi risulta vengano tratti peggio del peggior padrone immaginabile, con richieste di sempre maggiori prestazioni e spesso di riduzioni di stipendio. Mi fermo con la lista per lasciare spazio a chi volesse incrementarla.
Ebbene rispetto a questo quadro desolante, i dirigenti della cisl non trovano modo migliore di impiegare il loro costosissimo tempo, che per fare queste autentiche porcate e abusi;
Che tali siano lo dimostra la realtà, richiamata recentemente dalla Furlan, circa gli aumenti delle pensioni e l’altra del contratto degli alimentaristi ricordata da Sbarra. Il quale dovrebbe spiegare come si concilia la sua euforia dei 25 euro del contratto degli alimentaristi con i 300 – 400 del regolamento in oggetto?
JE SUIS FAUSTO’
ecco che vi dicevo? questi non hanno limiti.
Mi sembra la DC del 1992 è meglio scappare a gambe levate.
Mi dispiace per Fausto ma o c’è una rivoluzione che viene dall’esterno(denunce-verifiche o altro) o questi non cambiano anzi raddoppiano.
Tutti abbiamo elementi per denunce agli Enti preposti facciamole e sia quel che sia, occorre lavare con acqua torrenziale costi quel che costi.
Non venitemi a dire che così si butta il bambino con l’acqua sporca, il bambino è morto da anni e ha infettato tutto.