L’autocommissariamento

Questa volta dobbiamo ammetterlo: il dottor Sbarra dell’Anas ha vinto. Non come con i nostri ricorsi in Tribunale, che nulla hanno deciso nel merito nonostante quel che ha scritto nella relazione congressuale; stavolta ha vinto davvero lui.

Magari ha vinto facile e senza avversari, come piace a lui che non ha mai il coraggio di accettare lo scontro a viso aperto (anche nella relazione ha lanciato minacce e avvertimenti senza fare nomi e cognomi: però ha dato dei cialtroni a noi. Che invece i nomi e i cognomi li diciamo, e se serve anche l’azienda di appartenza. Ognuno giudichi chi è ad agire in modo cialtronesco). Ma comunque ha vinto.

Certo, non ha vinto la Coppa dei campioni, né nulla di particolarmente importante, perché conquistare la segreteria della Fai arrivando dalla segreteria confederale e dopo aver tenuto in pugno la federazione per 18 mesi, terrorizzando i potenziali dissidenti con la minaccia della perdita dello stipendio (come a qualcuno è successo) non è neanche una grande impresa. Insomma, non gli daranno il pallone d’oro come miglior sindacalista europeo dell’anno, ma ha vinto.

Ora ha di fronte a sé tre mandati, che gli consentiranno di arrivare alla pensione, cosa che da segretario confederale non gli era garantita. E potrà continuare a provvedere alla sua famiglia ed ai suoi numerosi cari senza l’angoscia di quel che succede se resta senza lavoro (come a qualcuno è successo a causa sua). E senza essere troppo nel mirino delle Iene.

Certo, c’è da chiedersi se ha vinto la Fai. Che un anno e mezzo fa si era guadagnata rispetto e considerazione, contribuendo in maniera decisiva a fermare la fallimentare politica bonanniana di accorpamenti innaturali, ed ora, invece di rivendicare quel risultato, si consegna mani e piedi a chi l’ha commissariata per ritorsione. Ed eleggendo un segretario generale che, se paga come deve la trattenuta sindacale nella busta paga dell’Anas è iscritto alla Fit e non alla Fai; con una segreteria fatta da tre segretari di provenienza Fai dei quali uno di alto livello, nel senso dei centimetri, e altri due più bassi di lui, più un immigrato che tutto quel che ha fatto nella Cisl e per la Cisl è stato di iscriversi fin da giovane al consiglio generale della confederazione.

Noi abbiamo cercato di tenere aperta la strada dell’autogoverno. Invece ha vinto la strada dell’autocommissariamento. Come dice giuliva la signora Anna Maria, ora la Fai è diventata confederale. Cioè ha perso la propria identità.

Solo che poi, a pensarci meglio, proprio questo è il punto debole del dottor Sbarra dell’Anas neo segretario dell’autocommissariata Fai: la confederazione. Che da quando Bonanni si è dimesso all’improvviso non è stata capace di spiegare quel che è successo dal 3 maggio 2006 in poi ed affrontare sul serio la questione della trasparenza.

E allora i baci ed abbracci della signora Anna Maria, magari fra qualche mese potrebbero diventare come i baci e gli abbracci di Bonanni. Cose che è meglio non ricordare che ci sono state.

baci e abbracci

 

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3 Commenti - Scrivi un commento

  1. So che sto per dire una cosa impopolare…
    Ma purtroppo sono fermamente convinto che sia la cosa fondamentale
    Anzi
    Che Sia il fulcro…il centro del problema
    La questione principale insomma!
    Ed è questa….
    È’ inutile stare ad arrovellarci il cervello sul perché o sul per come i dirigenti non sanno fare i dirigenti e più che rappresentare e difendere i diritti dei lavoratori…
    Si arroccano a difendere e a perpetrare i propri interessi!!
    Ma scusatemi…santa miseria…,
    Fino a quando esistera un soggetto privato(in questo caso il sindacato) in cui il controllore dipende e viene nominato e pagato da chi dovrebbe essere controllato…
    Ma come presumiamo o addirittura pretendiamo che il controllore…in Questo caso…i probiviri…
    Controllino e casomai espellano i propri quadri dirigenziali…nel caso emergessero gravi violazioni regolamentari da parte di suddetti dirigenti??
    Il segretario generale del sindacato ce li ha per le palle…
    Li paga…lì nomina…e ha potere politico assoluto su di loro!
    È’ come se nel quadro costituzionale
    Il presidente del CSM fosse nominato dal presidente del consiglio dei ministri…
    Ma vi pare mai logico che potrebbe essere una cosa democratica e che i magistrati indagherebbero o sarebbero liberi di indagare chi li nomina?
    Eppure passiamo ore a dire che la politica fa schifo
    Si ok
    Ma almeno in politica i poteri sono indipendenti
    E a quanto mi risulta
    I magistrati hanno spesso indagato e messo sotto inchiesta politici potentissimi e finanche presidenti del consiglio che erano in carica..!!
    Allora io invito a tutti coloro i quali leggono questo blog
    A una seria riflessione su questo tema!

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  2. Dibattito veramente penoso con interventi ciclostilati, servili e totalmente privi di alcun senso critico. Per dare un’idea a chi non ha assistito, prendete gli interventi degli anni scorsi, sostituite i riferimenti a Gorini o Cianfoni con Sbarra e sarà come se aveste partecipato anche voi. Se penso che la tutela dei nostri associati è affidata a questi adulatori di professione capisco come mai siamo diventati la terza organizzazione…
    Sbarra è persona intelligente e sicuramente diffiderà di persone così ipocrite che, pur di conservare le loro rendite di posizione, passerebbero tranquillamente sopra il cadavere delle loro madri. Figuriamoci quanto impiegherebbero a voltargli le spalle se dovesse cadere in disgrazia.

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