La spaccatura

Se la designazione del nuovo presidente della Confindustria si fosse svolta all’Ergife, invece che in viale dell’Astronomia, sarebbe stata una replica quasi perfetta del congresso della Fai di un anno e mezzo fa. Il vincitore Boccia con 100 voti ha prevalso su Vacchi, sconfitto con 91 voti; 91 come i voti a favore dello scioglimento della Fai, quando ne sarebbero serviti poco più del doppio (furono 91 anche i contrari, 7 schede bianche e nulle, 73 astenuti per un totale di 171 a 91 contro lo scioglimento).

Il voto della Fai fu raccontato da Via Po 21 come una “spaccatura” che rendeva “ingovernabile” la federazione e necessario il commissariamento. Su questa base il dottor Sbarra dell’Anas si è insediato a Via Tevere 20, ha spaventato tutti con qualche punizione esemplare, ed ha reso “governabile” la federazione nel senso che nessuno ha più avuto titolo ad aprire bocca. Il che vuol dire però che lo strappo che c’era stato non è stato mai ricucito, ma solo nascosto sotto il tappeto dell’esercizio di un potere senza bilanciamenti interni.

In questo modo, il commissario ha potuto organizzare una gara con in palio la guida della federazione nella quale è l’unico concorrente. Quindi il rischio della spaccatura non c’è, perché non c’è la possibilità di una scelta democratica.

Anche la Confidustria è stata commissariata? Evidentemente no, un po’ perché non era possibile essendo l’organizzazione di vertice, ma soprattutto perché, dopo la spaccatura può cominciare il lavoro di ricucitura.

Secondo voi, qual è la situazione fisiologica e qual è quella patologica in un’organizzazione democratica?

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3 Commenti - Scrivi un commento

  1. Non credo che nessuno obblighi il nostro suscettibile lettore, che si dichiara dei nostri però soffre che si evidenziano i fatti. Ringraziamo in coro il meschinetto per il piacere che da a tutti noi, confermandoci con la sua insofferenza di essere sulla strada giusta e allora cantiamo tutti in coro: LA VERITA’ VI FA MALE LO SAPPIAMO——– e così sarà fino a quando non pagherete per tutto il male che avete fatto alla cisl.

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