Pendolarismi

Pendolare – (…) 2. agg. e s. m. e f. Detto di chi, non risiedendo nel luogo in cui svolge la propria attività, deve recarvisi ogni giorno, e ritornarne ogni sera, servendosi, in genere, di mezzi di trasporto pubblici (ferroviarî o automobilistici), ma anche, spec. negli anni più recenti, di mezzi privati: lavoratori, studenti p.; un p., una p.; il flusso dei p.; il fenomeno, il problema dei pendolari

(dal vocabolario Treccani online)

Non sappiamo se sia un errore o meno, ma nell’ormai famoso documento del commercialista “tutto a posto” messo sul sito della Cisl ci potrebbe essere un’altra notizia importante.

Nella riunione di segreteria del 3 maggio 2006, quella in cui Raffaele Bonanni, appena eletto, annunciò “più soldi per tutti” (e non si riferiva ai lavoratori), la delibera approvata applicava, così riporta il commercialista, l’articolo 7 del regolamento del 2004. Regolamento che, ci permettiamo di osservare, quando si tratta di rispettarlo “non era vincolante”, ma quando viene usato per legittimare aumenti delle retribuzioni è pienamente efficace.

 

articolo 7

Abbiamo ritrovato quel vecchio testo e siamo andati a leggere questo articolo 7. E abbiamo trovato scritto che

In caso di trasferimento da una struttura ad un’altra per incarichi di segreteria, le maggiori spese di pendolarismo derivanti ai dirigenti che alla data delle elezioni risiedano in località diversa da quella in cui ha sede la struttura presso la quale devono operare, dovranno essere rimborsati su specifica delibera degli organismi.

Al netto della scarsa qualità della lingua italiana (“le maggiori spese … dovranno essere rimborsati”), una cosa è chiara: non si trattava di una norma che permetteva di aumentare le retribuzioni al di là delle indicazioni “non vincolanti” (???) del regolamento, perché si occupava solo del rimborso spese per chi torna a casa tutte le sere (secondo la definizione della Treccani), o almeno una volta ogni tanto (secondo la prassi corrente). Non è quindi chiaro come questa norma possa essere stata usata per aumentare lecitamente, dice il commercialista, le retribuzioni dei segretari confederali, ed innescare l’escalation che ormai sappiamo.

Ma fin qui, siccome il commercialista è un professionista e noi siamo tutti dilettanti, probabilmente c’è qualcosa che non abbiamo capito.

C’è però un’altra cosa che ci è venuta in mente a leggere la parola “pendolarismo”. Anzi, una persona di cui ci eravamo quasi scordati in questi giorni un po’ agitati: e cioè Nino Sorgi, il pensionato (non al minimo), che ha appena ricevuto da Via Po 21 l’incarico di aprire un ufficio, o qualcosa del genere, a Bruxelles per riordinare, o coordinare, o comunque fare qualcosa di molto europeo e internazionale per la Cisl. Non possiamo essere più chiari perché abbiamo letto la circolare che spiega la cosa, e non ne abbiamo capito molto. Se volete, provate a capirla voi e poi spiegatecela.

Una cosa, però, è chiara: al pensionato (non minimo) Nino Sorgi toccherà fare avanti e indietro con Bruxelles.

Lo farà a sue spese? E volerà low cost? Ci sarà un qualche articolo 7 anche per lui che, quando La Repubblica scrisse che nel 2014 aveva preso (fra pensione, Inas semplice e Inas immobiliare) eur. 256.000 lordi, non smentì ma fece presente al giornale che “su quei compensi ci pago anche un sacco di tasse”?

Ecco, con tutta l’evasione fiscale che c’è, ci sembra giusto che Via Po 21 continui a finanziare uno che dà il buon esempio. Tanto più ora che, alla sua età, dovrà adattarsi a fare la dura vita del pendolare.

Cioè uno che se ne va, ma poi torna sempre…

 

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3 Commenti - Scrivi un commento

  1. Che qualche azzeccagarbugli si arrovelli nel trovare scappatoie è nell’ordine delle cose anche se il compito è davvero arduo e pericoloso per loro perchè nella foga di far tornare i conti, per chiuderli definitivamente mi pare che ne apra sempre altri, dunque suggerisco di lasciarlo lavorare in pace, limitiamoci a prendere appunti ed aspettare; vedrete che il cappio presto si stringerà da solo.

    WIVA LA CISL LIBERA DAI PROFITTATORI SENZA SCRUPOLI

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  2. Nel vostro post del 14 gennaio, dal titolo “Una risposta eloquente (a proposito di patronati e immobiliari)”, si alludeva a un Nino Sorgi prossimo ad intraprendere un’attività di palazzinaro all’estero.
    Ed eccolo qui che, con una incredibile puntualità, vi toglie tutte le soddisfazioni attuando esattamente quanto da voi previsto.
    Ora che abbiamo capito che l’Europa è solo una trappola finanziaria, è proprio il momento di far parte di questa trappola, ovviamente dalla parte dei cacciatori e la cosa più bizzarra è che il capo dei cacciatori sia proprio un cinghialone.
    Lo dicevano un giorno che la natura si sarebbe ribellata!

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  3. Ripeto da tempo che il vademecum del dipartimento amministrativo è molto chiaro su detti concetti da anni e si rifà alle norme fiscali.
    Detto vademecum esiste (oltre 300pagine) sulla intranet Cisl da almeno 6 anni, la domanda è perchè lo hanno fatto se poi non viene applicato? e gli Ispettori Interni lo fanno rispettare quando fanno le verifiche?
    Viste le varie circolari scritte dagli stessi responsabili del dipartimento dovrebbero farlo rispettare ma poi subentra la politica che usa l’ispezione a seconda del caso.
    Ci sono circolari relative: all’uso delle auto, cell, case ecc., alle trasferte (rif. circ. Ministero delle Finanze), ai compensi degli amministratori di società collegate o di proprietà della Cisl, ci sono vari suggerimenti e divieti.
    Leggetelo e vedrete che c’è tutto.

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