Tiritere e paranoie

Le tiritere devono essere contagiose.

Dopo che la signora Annamaria ha recitato la sua, senza grande successo, mentre si sottraeva alle domande delle Iene che l’hanno “quasi violentata”, e dopo che l’ha ripetuta senza gran contraddittorio a Repubblica tv, ora cominciano le strutture della Cisl a cantilenare le loro.

Un comunicato della Femca, che attacca le Iene senza nominarle, dice una serie di cose che non stanno in cielo né in terra, ma comunque poco significative. La cosa più interessante arriva alla fine del terz’ultimo capoverso: dietro alla ragazza bionda vestita di nero che ha quasi violentato la povera signora Annamaria, ci sarebbero in realtà “tentativi interni di delegittimare l’attuale segretaria generale”.

Però qui i conti non tornano.

Dire  che le Iene agiscono per una “perversa logica dell’audience e dello share attraverso il metodo della gogna mediatica e della macchina del fango”, accusarle di fare “pseudo-giornalismo che utilizza metodi diffamatori, giudizi sommari e disinformazione pilotata” non è molto logico se poi, alle ultime righe, si conclude che il movente di tutto ciò sarebbe una manovra politica interna per ulteriormente violentare, o quasi, la povera signora Annamaria.

Audience e share sono una cosa, i complotti di palazzo sono un’altra. E due moventi diversi si escludono a vicenda, non si confermano. E allora qual è quello vero?

Del tutto simile, quasi che sia stato partorito dalla stessa mente, un comunicato della Flaei; che si distingue da quello della Femca essenzialmente perché, dopo aver cantilenato la tiritera d’ordinanza, parla di “giochi interni alla Cisl”, invece che di “tentativi”.

Probabilmente, altri sono già usciti, o stanno per uscire, con lo stesso schema: prima cose senza senso per negare che negli anni scorsi, assieme a Bonanni, il regolamento sarebbe stato violato da metà della segreteria confederale attualmente in carica, a cominciare dalla signora Annamaria; alla fine la denuncia di un qualche non meglio precisato nemico interno.

Qui le cose sono due: o la denuncia del nemico interno è fondata, e allora fuori i nomi, oppure no.

Se non è fondata, è sintomo certo di paranoia.

Ma se per caso fosse vera, la cosa si farebbe interessante. Perché magari vorrebbe dire che nella dirigenza della Cisl, e forse dentro alla stessa segreteria, sono in corso dei movimenti. Come quelli che precedettero la defenestrazione di Bonanni. E qualcuno sente scricchioliare la poltrona.

In fondo, nella dirigenza della Cisl c’è chi a suo tempo ha già scaricato Pezzotta per abbracciare Bonanni, e poi ha scaricato Bonanni per abbracciare la signora Annamaria. La quale, visti i precedenti, può aver ragione a dormire preoccupata. Magari stavolta tocca a lei.

Una differenza però stavolta ci sarebbe. E in meglio.

Per far fuori Bonanni, in mancanza di momenti di democrazia interna che tutti, non solo il vecchio segretario generale, hanno concorso a sospendere e sostituire col centralismo democratico, si è fatto ricorso a veleni e lettere anonime. Lo stesso metodo che è stato usato per interferire nel congresso della Fai e poi per far fuori un segretario regionale durante il commissariamento.

Questa volta, invece delle lettere anonime, c’è la televisione. E stavolta nessuno può dire “chissà chi è stato” oppure “è stato questo, è stato quest’altro”.

Perché, prima ancora delle Iene, ci sono state le lettere firmate da Fausto Scandola. Che non ha insinuato, ma ha detto. Non ha calunniato, ha riportato dati di fatto. E lo ha fatto rivolgendosi agli organismi interni alla Cisl; prima il segretario generale, poi l’esecutivo, poi i probiviri.

Unico risultato: l’espulsione.

Solo a questo punto, dopo non aver ricevuto risposta interna, ha parlato con gli organi di informazione esterni. In agosto con la Repubblica, ora con le Iene.

Piaccia o non piaccia, dire le cose col proprio nome e assumersene la responsabilità, cercare di provocare un dibattito fra la gente della Cisl è comunque un passo avanti rispetto alle lettere anonime usate per affondare qualcuno e promuovere qualcun altro, ma sempre nel buio delle segrete stanze di Via Po 21.

Anche per questo, grazie Fausto.

 

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3 Commenti - Scrivi un commento

  1. La stupidità umana.

    I grandi dittatori nella storia hanno utilizzato sempre due teorie per mantenere il potere: il nemico esterno o il nemico interno.
    Sembra che la Cisl, dalla lettura dei comunicati di alcune Federazioni, voglia utilizzare tutti e due i forni: il nemico esterno (la disinformazione dei media) e il nemico interno (la destabilizzazione della segretaria generale).
    Ma dalla lettura dei comunicati inviati ai delegati e agli iscritti si può dedurre invece che i dirigenti nazionali Cisl non conoscono” le leggi fondamentali della stupidità umana ”
    e continuano con le solite tiritere.

    1. Tutti hanno visto in televisione l’estratto contributivo della Furlan con i redditi del 2009-2010-2011-2012- 2013-214 in contrasto con il regolamento economico.
    E’ augurabile che i dirigenti sindacali sappiano cos’è un estratto contributivo…
    2.” Non vi sono stati reati “ma solo appropriazione indebita di risorse dell’organizzazione o meglio degli associati che hanno facoltà di rivolgersi ai probiviri per essere espulsi e non pagare più la quota associativa.
    3. Un commercialista ha spiegato che il regolamento era vincolante per la confederazione e indicativo per le Federazioni, quindi vincolante per la Furlan e non come scioccamente si sostiene. I dirigenti Cisl devono farsi spiegare il proprio regolamento dai commercialisti ….

    Tutti coloro che hanno seguito il servizio delle Iene di domenica 6 marzo, in particolare delegati e iscritti sindacali, oltre naturalmente i telespettatori hanno capito….mentre sembra che i dirigenti segretari nazionali ancora non ci siano arrivati.

    ” Il dirigente stupido è il tipo di persona più pericolosa che esista ”
    Quinta Legge Fondamentale della Stupidità.

    E’ da augurare alla Cisl che non siano le Iene a dire alla Cisl quello che debba fare, ma che sia il corpo sano della Cisl a prendere le decisioni per il BENE degli ASSOCIATI e dell’organizzazione.

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  2. ” Considerazioni del sig. Z.

    ” La cosa meno divertente è se a mettersi in una situazione senza uscita non è un singolo ma un gruppo. Perchè poi la ritirata non riesce se non ad un prezzo molto alto.
    A chi si è messo in una situazione del genere non interessa più minimizzare le perdite; piuttosto proseguirà finchè tutto andrà in pezzi.
    Così si crede di poter salvare ciò che è più caro: il prestigio, che viene confuso con l’onore. ”

    Hans Magnus Enzensberger

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  3. Da quanto letto si deduce che, larga parte della dirigenza, delle categorie cisl, è stata colpita da una gravisssima malattia (quale é la SINDROME DI STOCCOLMA), verso la dirigenza confederale; una malattia che come i meno giovani ricorderanno è un processo psicologico inconscio che promuove relazioni affettive fra vittime e carnefici.
    C H E S Q U A L L O R E
    Povero Fausto, ha creduto di avere a che fare con suoi pari (comportandosi da signore, rispettando le regole) ma cosi non è stato perché come si è potuto constatare per la Furlan e i suoi servizievoli fans le regole sono un optional.
    Pero’ come la storia insegna, anche le peggiori pestilenze sono state sconfitte dai portatori sani e Fausto ne sarà la riprova.
    Forza Fausto, per quanto mi riguarda meriti: rispetto, riconoscenza e merito da tutti noi, per quanto stai facendo per il bene della cisl.
    Luigi Viggiano

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