Il Tribunale di Verona, dopo lunga riflessione, ha deciso di non essere competente a decidere sul ricorso di Fausto Scandola contro l’espulsione inflittagli dalla Cisl-Probiviri, ed ha indicato come competente il Tribunale di Roma.
E’ la terza volta in pochi mesi che Via Po 21 riesce ad rimandare, con obiezioni che vari giudici hanno ritenuto fondate, un giudizio di merito sul suo operato: prima sul commissariamento della Fai, ora sull’espulsione di Scandola.
Fermo restando il rispetto per ogni decisione, e la legittimità di ogni strategia difensiva, ci permettiamo di osservare che se Via Po 21 fosse stata sicura delle proprie ragioni, avrebbe potuto agire diversamente.
Siccome il diritto da applicare è lo stesso a Verona o a Roma, e siccome i giudici sono di pari valore nella capitale o nella città di Giulietta e Romeo, e siccome la Cisl ha i mezzi (più di Scandola) per difendersi in ogni Tribunale d’Italia, non c’era alcun motivo di merito di chiedere lo spostamento del processo. Se avesse prevalso l’interesse a far chiarezza sulla correttezza del proprio operato, avrebbe potuto accettare la sfida subito, a Verona.
Invece viene buttata la palla fuori dal campo. E la partita resta sullo zero a zero, anche se è un pareggio che premia il più forte, e non chi ha più bisogno di giustizia.
Ognuno può farsi l’idea che crede su chi ha più coraggio delle proprie azioni. E chi ne ha un po’ meno.
Contro i mulini a vento è dura, l’unica speranza è nel vento, nel fato ed in Renzi. Propongo comunque di inviare alla magistratura tutte le nefandezze che esistono nelle varie sedi, da rapporti di lavoro poco chiari a contabilità strane a rimborsi spese inesistenti, ad entrate da fondi bilaterali che di aiuto ai lavoratori hanno ben poco se non rimpinguare casse sindacali se non solo di alcuni segretari ecc . ecc. , naturalmente dando il tutto in copia alla stampa così evitiamo che si perdano per strada le segnalaziOni, non si Sa mai E poi invitiamo gli iscritti a disdettare, l’unica attività che fanno le FNP, categoria a cui ho purtroppo aderito per qualche anno arrivando dalla FISASCAT sono pranzi, gite e cene per pochi amici, ma credo che sia un fatto comune per tutte le categorie o è così o te ne vai e allora diciamo alla gente la verità quella VERA e vediamo cosa rimane di questo sindacato….
Renzi? “Fa’ vaini con Renzi”, direbbero a Livorno… che tradotto vuol dire più o meno “ci puoi fare i soldi”, ovvero “puoi stare sicuro”. In senso ovviamente ironico…
Non avrei mai immaginato di trovarmi un giorno a dare ragione a BERLUSCONI.
MA OGGI faccio pubblica ammenda e come lui dico che la magistratura non è per niente un potere autonomo ma asservito ad un padrone (quasi sempre invisibile ma dagli effetti tangibili) e come i fatti di cronaca spesso segnalano al danaro.
Ma non disperate la giustizia se la fanno da soli; basta aspettare che si scavino la fossa fino in fondo con le loro stesse mani leggasi: avidità, insipienza, arroganza, cazzimma, incapacità, ignoranza , camurria ecc.
Un esempio recente é la bella trovata di trasformare le sedi sindacali in tante piccole Las Vegas (rendendo il gioco d’AZZARDO sociale) così da poter far divertire gli iscritti, in particolare pensionati (spennandoli); ma chi se ne frega (PECUNIA NON OLET). Ma vi rendete conto; questi per soldi si venderebbero anche la madre?
V i v a l a C I S L l i b e r a D A I M A N I G O L D I
Chi spera in Renzi, chi dà ragione a Berlusconi… ragazzi ma non vi bastano i fetenti di casa nostra?
Ma possibile che non capite ? La magistratura italiana non ci aiuterà mai, e così il Governo, figuratevi, cui una Cisl debole così, tipo la Cgil ma più corrotta e moderata, fa comodo: gli faranno ponti d’oro , come la legge, l’art.39 e il finanziameto pubblico e allora il cerchio sarà chiuso
NO. Non si può lasciare la Cisl, la Fai, la FNP, l’Adiconsum e tutto il resto, a questi manigoldi. E’ quello che vogliono
Altro che andarcene noi, LORO se ne devono andare.
Restare e lottare è la cosa da fare, in silenzio e al riparo se il vento fischia ed è ora troppo forte, per aspettare e per tornare alla lotta appena possibile, come i partigiani
Altro che mollare ma costruire pezzi, esperienze, spazi, di libero sindacato
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