Di chi è questo frigobar?

La signora Anna Maria ha detto al consiglio generale della Cisl che le dimissioni di Nino Sorgi valgono sia per l’Inas normale che per quello immobiliare. E noi, che non crediamo si possa mentire in quella sede, abbiamo scritto che ci eravamo sbagliati ad accreditare la tesi di un Sorgi che sarebbe rimasto in sella almeno all’immobiliare.

Ma, a questo punto, qualcuno ci ha scritto ponendoci di nuovo il problema del frigobar: perché pare che, in effetti la stanza con annessi e connessi sia stata comunque preparata. E non per l’austero Domenico Pesenti.

A questo punto la domanda è d’obbligo: per chi? Per un altro come Sorgi, che possa integrare la non misera pensione con incarichi fin troppo ben retribuiti? O per lo stesso Nino Sorgi, sia nazionale che international, che conserva la stanza da dove coordinare le iniziative speciali per conto della segreteria generale?

Il mistero resta aperto. Ma il dramma è che nella Cisl ci si debba occupare di queste vicende, che una leadership decente potrebbe risolvere in cinque minuti, perché la dirigenza nazionale non è in grado di dire “possiamo fare a meno di chi ha guadagnato più di quel che il regolamento consentiva”. Sorgi per primo.

Se non ne possono fare a meno, vuol dire che nella stessa situazione sono in molti.Troppi. Forse, quasi tutti.

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3 Commenti - Scrivi un commento

  1. La redazione conclude il pezzo con “Se non ne possono fare a meno, vuol dire che nella stessa situazione sono in molti. Troppi. Forse quasi tutti”
    DA VISIONARIO CONDIVIDO MA RITENGO CHE VADA TOLTO IL QUASI; SPIEGO PERCHE’. DOPO RICCIONE DOVE, COME E RISAPUTO, SI E’ ARRIVATI AD UNA PACE TRA I CONTENDENTI, O MEGLIO COSI’ PENSAVA LA FURLAN; IN REALTA’, COME RECITA IL DETTO “PASSATA LA FESTA GABBATO LO SANTO” LA PACE E’ DURATA GIUSTO IL TEMPO DI FAR CAPIRE ALLE PARTI IN LITE CHE IL POTERE DI MARINI, D’ANTONI E COMPANY OGGI STAZIONA SULLO ZERO; IL LORO INVECE E’ REALE ED IMMUTATO PERCIO’, LA SEGRETARIA SE VUOL RIMANERE IN SELLA DEVE SCENDERE A PATTI CON LORO (PADRONI DELLE TESSERE E DEI SOLDI).
    COSI’ BIANCANEVE CHE PENSAVA DI AVERE IN PUGNO I SETTE NANI E GLI ALTRI GRANDI ELETTORI HA DOVUTO PRENDERE ATTO CHE E’ LA SUA SEDIA AD ESSERE NELLE LORO MANI E NON VICEVERSA. ECCO Perché SI E’ PASSATI DAL LASCIARE PRE-RICCIONE AL RADDOPPIO DEL DOPO.
    IL VISIONARIO

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  2. E’ solo un piccolo dettaglio, ma vorrei sapere se i frigobar dei grandi managèr vengono riempiti a spese del grande managèr o a carico del datore di lavoro? Così, giusto per avere il quadro completo di quanto costa avvalersi di un grande managèr

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    1. I grandi manager non sanno neanche quanto prendono di stipendio, perchè in fondo a loro non serve, hanno il frigobar riempito a spese del datore di lavoro, ma anche questo serve poco perchè a loro piace il servizio espresso direttamente dal bar, così possono anche dare la mancia, sempre da considerarla spesa di lavoro, poi vanno al ristorante durante la settimana e tutte le feste comandate, ma siccome si annoiano da soli, allora invitano gente, almeno può essere scambiato per un pranzo di lavoro, hanno la macchina con l’autista sempre a spese del datore di lavoro, multe esorbitanti comprese, hanno l’appartamento gratis e i biglietti aerei “open” per tornare a casa…e quando vien Natale, il loro buon operato viene gratificato da un numero di omaggi che riempiono le stanze di ogni ben di Dio, cantine che farebbero gola alle più rinomate enoteche, alimenti che vanno dai prosciutti ai ciccioli passando per ogni tipo di salumi…e poi spariscono per un periodo di meritate ferie. Ed è proprio questo il periodo in cui vengono fatte meno sciocchezze, quando loro non ci sono.
      E ai dipendenti? una bella lettera di Natale, come usavamo quando eravamo piccoli, una bella lettera di Natale in cui si auspica che l’operato del prossimo anno sia sempre migliore, così potrà ingrassare ancora. Visto che la guardia di finanza non si fa vedere, aspettiamo con ansia l’esito del colesterolo.

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