Libertà di parola: “il visionario” su supplenti e pensionati

Un  nostro lettore, che nei commenti si firma “il visionario”, ci segnala un articolo del Corriere della Sera sui supplenti della scuola senza stipendio. E si domanda cosa fa la Cisl per loro, o per i pensionati.

Dell’articolo, che è interessante e si può leggere per intero a questo link, riproduciamo l’inizio e la fine. Al termine, le considerazioni del nostro lettore.

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Supplenti alla mensa della Caritas
«Senza stipendio da mesi»

Il solito balletto delle responsabilità tra Miur e ministero delle Finanze lascia senza paga i supplenti. Anche quest’anno 25/30 mila i contratti previsti

di Valentina Santarpia

Professori costretti ad andare alla mensa della Caritas, a chiedere soldi in prestito al sindacato, a contare gli spiccioli in tasca per poter fare carburante per raggiungere la scuola dove andare ad insegnare. Se non fosse drammatica, sarebbe da considerarsi la solita, ripetitiva storia: anche quest’anno, alla vigilia delle vacanze natalizie, i supplenti si ritrovano senza stipendio. Alcuni hanno ricevuto la paga di settembre e ottobre, molti altri neanche quella. Nonostante il meccanismo sia cambiato- adesso le scuole inviano direttamente al ministero delle Finanze l’elenco delle buste paga da liquidare- e nonostante il ministero dell’Istruzione assicuri di aver dato il via libera, i ritardi e gli intoppi burocratici continuano a pesare sulle spalle di centinaia di docenti con contratti a tempo. Non parliamo di poche decine di professori disperati: la stima della Flc Cgil parla di 25/30 mila contratti di supplenza all’anno in media all’anno, e quindi di migliaia di persone che non solo non vengono pagate per mesi, ma che spesso sono costrette a dar fondo ai risparmi per riuscire a mantenere il posto di lavoro.

I soldi non bastano: e lo sanno

Ma la gestione informatica delle richieste non è l’unico problema: la spesa stimata per le supplenze è di 800 milioni all’anno, ma sistematicamente viene preventivata una spesa al ribasso, quest’anno di 680 milioni. Mentre le spese per le sostituzioni per le maternità sono diventate ormai una spesa fissa, che quindi viene erogata come spesa fissa senza intoppi, i fondi per le supplenze su malattie, infortuni, congedi parentali (quelli che il Mef definisce supplenti brevi) sono sistematicamente insufficienti. «Sospeso in attesa di verificare capienza fondi», è la risposta del sistema che si sono viste dare Susanna e diverse sue colleghe romane, che dopo aver analizzato e confrontato i diversi responsi si sono sentite rispondere: «Secondo me novembre e dicembre se tutto va bene li riscuoteranno a fine gennaio». La Cgil è anche più pessimista: prima di febbraio molti supplenti non avranno un euro. Loro, sono l’anello debole della Buona scuola.

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Guardate che non è uno scherzo ma solo la punta di un iceberg, sottaciuto per pudore dagli interessati, ma c’è chi parla anche di supplenti visti frequentare i dormitori pubblici (praticamente sono trattati e considerati peggio degli immigrati).

MA LA CISL CONFEDERALE E DI CATEGORIA DOVE SONO? COSA FANNO? Dibattono di assetti interni di potere e se aumentarsi i già super stipendi, del 50% o del 25%.

Loro sono manager mica comuni pensionati ai quali é stato ritenuto giusto non adeguare le pensioni all’inflazione degli ultimi anni, come invece aveva sentenziato la Corte Costituzionale; nel 2015 però l’inflazione è stata negativa ed ecco che scatta la riduzione.

DI QUESTE COSE IL GENERALE SEGRETARIO DELLA FNP NON SE NE OCCUPA E ANCORA DI MENO LO FA LA SEGRETERIA NAZIONALE.

ECCO COME E’ RIDOTTA LA CISL OGGI E PURTROPPO NON SI PUO’ DIRE  CHE E’ SOLO UNA VISIONE PERCHE’ SI TRATTA DU UN TRISTE SPACCATO DELLA REALTA’.  POVERI NOI COME SIAMO RIDOTTI MALE.

Il visionario

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