Fausto Scandola fa i suoi auguri alla Cisl che sta per aprire a Riccione i lavori della Conferenza organizzativa.
AUGURI DI BUON LAVORO. E DI CHIAREZZA
Ai partecipanti all’assemblea organizzativa della Cisl, in particolare ai membri dell’esecutivo.
Quando si apre un’assemblea di un’organizzazione con milioni di iscritti, è giusto augurare buon lavoro a tutti. Anche perché le responsabilità sono molte, proprio come molti sono gli iscritti. E quindi bisogna prendere sul serio le une e gli altri.
Da parte mia, ho ritenuto che fosse mia responsabilità come iscritto e come dirigente locale, sollevare i problemi che ho sollevato. E anche se sono stato espulso addirittura con due decisioni dei probiviri, ritengo di non aver fatto male a chiedere chiarezza, anche su chi guida la Cisl. Una chiarezza che però non è arrivata neppure con la recente pubblicazione, piuttosto parziale, di alcune buste paga che non riguardano il periodo su cui era stato posto il problema.
Anche da espulso, continuo a pensare che così non si fa il bene dell’organizzazione, che è qualcosa di diverso dagli interessi di chi la guida e dalle convenienze politiche di chi avrebbe da dire la sua, ma aspetta il momento in cui questo sarà più opportuno sul piano politico.
Perché l’unanimità con cui tutti si sono schierati a tutela dell’equilibrio di potere esistente è qualcosa che stride. Stride con i dubbi che tutti abbiamo sentito esprimere, dentro e fuori della Cisl; e stride col fatto che tutti riconoscono, in un modo o nell’altro, l’esistenza della questione della trasparenza. Solo che ne può parlare solo chi non mette in discussione l’esistente.
Questa compattezza, anche vista da fuori, non fa una bella impressione. Perché lascia il dubbio che tutta la classe dirigente della Cisl abbia quasi l’interesse che non si cominci a toccare qualcosa che poi rischia di far venir giù tutto il resto. Ma se il problema c’è, e tutti hanno detto che era necessaria una “svolta”, allora si devono trarre le conseguenze.
Sono sicuro che i lavoratori e le lavoratrici, le iscritte e gli iscritti alla Cisl, aspettano parole chiare. Meno unanimità a difesa dell’esistente, e più chiarezza. Perché non è vero che difendere l’esistente è l’unico modo di difendere la Cisl. A volte, è vero il contrario.
Buon lavoro a tutte e a tutti da un espulso, con espulsione confermata, per aver detto quel che pensava fosse suo dovere di dire
Fausto Scandola