“Povere buste paga”. Il commento di Scandola

Fausto Scandola, biespulso dalla Cisl nei mesi scorsi per aver esercitato diritti garantiti dallo statuto, ci manda un commento dopo aver letto le buste paga (o quel che vi si può leggere) dei “fantastici otto” che ne hanno ordinato la cacciata.

Volentieri lo pubblichiamo. E facciamo nostre le sue richieste di chiarezza rivolte in primo luogo a chi nella Cisl, avendo il massimo grado di responsabilità, ha anche maggiori doveri, giuridici e morali, di rispondere del proprio operato. E invece, in questa vicenda, ha mostrato solo maggior suscettibilità.

———————————————————————————

Povere buste paga. Io che per tanti anni, come sindacalista, ho ricevuto e tenuto in deposito con cura le buste paga di tanti colleghi ed iscritti, custodendole (accarezzandole quasi) come frutto del lavoro e promessa di giusta mercede della fatica e dell’impegno profuso dai lavoratori, non saprei il perché ma quelle pubblicate dal Supremo Vertice del nostro Sindacato mi hanno fatto un senso di pietà, di tristezza, di sofferenza. Come soffrissero per aver ricevuto una violenza tale da ferirle, come fossero i visi tumefatti di persone pestate a sangue (non tutte per la verità: quelle di Farina, Petteni, Bernava, Ventura apparivano più rilassate, come non fossero passate sotto uno schiacciasassi).

La mia impressione è sicuramente fuori luogo per più motivi: sono solo buste paga in preparazione (non buste paga pronte da consegnare ai rispettivi titolari) e poi sbianchettate, coperte in alcune parti ininfluenti e/o sensibili. Alcune parti non sono compilate o mancano proprio di elementi fondamentali come il mese di riferimento.

Però, dicono che ci dobbiamo accontentare: così le hanno pubblicate e così le dobbiamo accettare. Ma il fatto che le abbiano pubblicate ed elaborate in questo modo mi fa tanto dispiacere. E vi spiego il perché: la signora Anna Maria Furlan mi ha fatto espellere per aver segnalato un sistema, al vertice della CISL e dintorni, che, aggirando furbescamente i regolamenti, non è in sintonia col comune sentire degli iscritti ma con lo specifico interesse di pochi privilegiati. Adesso che la Signora Furlan pubblica parti delle sue buste paga si evince che sta percependo,  dal distacco retribuito delle Poste, un importo lordo previdenziale mensile di euro 1.790,50 e dalla CISL una retribuzione aggiuntiva, lorda previdenziale mensile, di euro 8.004,93 per un Totale lordo previdenziale mese di euro 9.795,43 e se lo rapportiamo al lordo previdenziale anno (14 mensilità) si arriva alla soma  di euro 137.136,02.

Faccio notare che  applicando il nuovo regolamento economico per l’anno 2015 e togliendo l’aggiunta inventata dell’indennità di funzione al 25 % il totale annuo a lei spettante in quanto segretaria generale sarebbe di euro 111.876, lordo previdenziale anno. Però “l’invenzione” dell’indennità di funzione le ha permesso di mantenersi in una quota retributiva quasi paragonabile all’anno 2014  (seppur anche per il 2015 in diminuzione)

Però la segretaria generale Furlan dovrebbe spiegare come mai nel 2013, quando non era segretaria generale e avrebbe dovuto ricevere, come da regolamento, un imponibile previdenziale annuo di euro 85.033,76, abbia invece  percepito un imponibile previdenziale di 177.439,72. E se quanto dico non fosse vero, mi smentisca pubblicando il suo quadro C del 730 riferito ai redditi 2013.

Però – e c’è un altro però – la signora Furlan dovrebbe spiegare come mai nel 2014  (considerando una retribuzione di 5 mesi da segretario confederale, più 4 mesi da segretario generale aggiunto, più altri 5 mesi da segretario generale, più la retribuzione delle Poste), ha percepito un imponibile previdenziale di 156.328,90, mentre, secondo i regolamenti,  avrebbe dovuto percepire, un lordo previdenziale per l’anno 2014 di euro 98.328,19. Anche a questo riguardo valga il quadro C del 730 riferito ai redditi 2014.

Sapevo già che i miei dati pubblicati sui compensi di alcuni alti dirigenti nazionali CISL erano corretti (non è arrivata nessuna smentita), ma non mi aspettavo che la signora Segretaria Generale Furlan, dopo avermi espulso per la mia segnalazione, confermasse le ragioni e la veridicità  della stessa, abbassandosi i compensi e in parte inventandosi nel nuovo regolamento 2015 un ammortizzatore speciale con l’indennità di funzione del 25%, che, come sappiamo, potrebbe arrivare al 40 %.

Sono sempre più convinto che se la signora Furlan dismettesse l’arrogante atteggiamento sin qui dimostrato, renderebbe un buon servizio al sindacato, magari dando anche le dimissioni e chiedendo in occasione dell’assemblea di Riccione la convocazione di un congresso straordinario per ritrovare quella CISL, ora smarrita, che faccia gli esclusivi interessi dei soci lavoratori, pensionati e disoccupati.

La signora potrà comunque rimanere iscritta alla CISL, ricordandosi però di sottoscrivere la delega di adesione e versare la trattenuta sindacale per finanziare il sindacato, voce questa che non compare nelle sue buste paga.

Fausto Scandola

Condividi il Post

7 Commenti - Scrivi un commento

  1. Grande Fausto, passiamo alla denuncia alle autorità questi non vogliono trasparenza sono in troppi compromessi.
    Chiedo a tutti quelli che leggono di rendersi disponibili a sottoscrive un esposto alla Magistratura che valuterà.
    Il rischio è che lo faccia qualche giornalista o singolo cittadino e così facciamo una gran bella figura.
    Mi appello a Fausto e tutti voi.

    Reply
  2. FAUSTO SEI GRANDE SEI DIVENTATO IL NOSTRO COPPI.
    SE HO CAPITO BENE LA FARAONA NON PAGA L’ISCRIZIONE AL SINDACATO DUNQUE E’ UNA ABUSIVA NON E’ ISCRITTA .
    MA ALLORA A CHE TITOLO OCCUPA LA CARICA DI SEGRETARIA NAZIONALE DELLA CISL ED HA GODUTO E GODE DEL DISTACCO SINDACALE DALLE POSTE, PRENDENDO DA ENTRAMBI LE RETRIBUZIONE CHE HAI INDICATO ?
    ALTRO CHE DIMISSIONI, SE LE COSE STANNO VERAMENTE COSI RISCHIA SERIAMENTE IL CIELO A SCACCHI.
    OGGI MI SENTO UN PO’ MENO VISIONARIO

    Reply
  3. Signor Scandola, Lei parla di imponibili previdenziali. Come fa a conoscere questi dati? Che tipo di documentazione possiede e soprattutto come l’ha ottenuta?

    Reply
    1. Caro Riccardo, al commento, che volentieri pubblichiamo, manca una domanda: i dati sono esatti?
      Ma, naturalmente, non va rivolta a Scandola.

      Reply
      1. Caro signor Scandola, ammettiamo pure che i dati siano esatti. Ne risponderanno i signori dirigenti del sindacato se saranno accertati dei fatti illeciti. Rimane il fatto di come Lei abbia ottenuto queste informazioni, chi gliele abbia fornite e se fosse autorizzato a farlo. Mi creda, qualcuno risponderà anche di questo. A ciascuno il suo. Auguri.

        Reply
        1. Caro signor Riccardo, precisiamo per l’ennesima volta che questo sito non è il sito di Scandola, ma è nato prima ed indipendentemente dalle iniziative di Scandola, come strumento per contestare il fatto che la Cisl ha vergognosamente commissariato la Fai in reazione al libero voto del suo congresso.

          Non siamo quindi in grado di confermare se Scandola ha ricevuto o meno il suo avvertimento. In caso si rivolga direttamente a lui. Ma non crediamo che ne resterà spaventato.

          Quanto al fatto che “qualcuno risponderà”, ci fa solo piacere. Perché tutti devono rispondere di quello che fanno, chi in sede politica, chi in sede giudiziaria.

          E’ proprio per questo che, pur essendo nati prima e indipendentemente dalle iniziative di Scandola, tifiamo per lui.

          Al 100 per cento.

          Reply

Rispondi a bruno pighi Annulla risposta