Il XX congresso del Pcus, nel 1956, fu uno degli eventi centrali della storia del Novecento.
Il “rapporto segreto” del segretario Nikita Kruscev (che potete leggere a questo link) denunciava il culto della personalità ed i crimini di Stalin, ed abbatteva il dogma cui avevano prestato obbedienza assoluta i comunisti di tutto il mondo (“Un grande cuore ha cessato di battere”, scriveva commosso Giuseppe Di Vittorio nell’annunciare la morte di Stalin nel 1953).
Al XX congresso della Cisl non ci saranno rapporti segreti, ci sarà pochissimo dibattito pubblico, e comunque non sono previste svolte epocali. Il programma parla di molti ospiti e molte chiacchiere da talk show televisivo (ormai i congressi sono un sottoprodotto della tv) oltre all’intervento della presidente del consiglio che riceverà (forse) un’accoglienza un po’ più misurata della standing ovation organizzata da Sbarra pochi mesi fa, perché anche l’adulazione per essere credibile va un po’ modulata a seconda delle circostanze (e poi Sbarra aveva dei motivi personali e politici che ormai sanno tutti).
Facile prevedere allora che ne uscirà confermata la spaccatura fra le due più grosse organizzazioni confederali: una divisione che sarebbe utile se fosse sindacale, mentre è tutta politica-partitica visto che il segretario della Cgil ormai si è quasi fidanzato con la segretaria del Pd (secondo la giusta osservazione di Savino Pezzotta) e che la Cisl si schiera nettamente con la destra raccontando la bugia di essere così fedele alla propria storia (per la Cgil l’alleanza con la politica almeno fa parte della sua storia, mentre la storia della Cisl non aveva conosciuto alleanze a destra né fidanzamenti politici).
Quello che andrà in onda al Palazzo dei congressi sarà dunque una specie di format televisivo (un po’ più stile Mediaset o Telemeloni che Rai3 o La7, ma tanto sempre chiacchiere sono) senza neanche il telecomando per cambiare canale.
Almeno nei congressi del Pcus, a porte chiuse, si parlava di politica…
il9marzo.it
Domani il Consiglio Generale della Femca che sancira’ la proroga di mandato concedendo un altro anno di tempo a Nora alla guida della federazione.
Un altro anno di tempo per continuare lo scempio della Femca, scempio confermato dal suo congresso di Rimini che ha decretato una categoria completamente spaccata, disorganizzata involuta su se stessa con un gruppo dirigente di bassimo profilo selezionato uno a uno da lei ma che alla fine a lei non risponde o meglio e’ tanto miope da eseguire ordini in maniera meccanica senza riflettere sulle conseguenze politiche dei gesti e del voto.
Nora si sbraccia per dire a tutti che la sua gestione e’ diversa e pulita volevo evidenziare la distanza dalle altre federazioni che qualche problema sicuramente hanno ma che hanno anche la capacita’ di risolverli.
Invece in Femca i problemi si negano e si nascondono ostentando una diversita’ finta che si scontra con la realtra’ dove le cose non vanno per niente bene in una categoria al tramonto come la leader che la guida.
Pero’ pensandoci bene Nora ha ragione la Femca e’ davvero diversa.
Diversa dalla normalita’ organizzitiva dove regna un clima quotidiano pesante che rende l’aria inrespirable.
Diversa nelle numeri e’ una categoria con enormi potenzialita’ in cui le adesioni diminuiscono inesorabilmente.
Una categoria che professa l’unitariera’ interna ma in cui non si parla non ci si confronta e ogni voce fuori dal coro viene brutalmente azzittita con una violenza statutaria e organizzitiva che commissaria chiuque osi fiatare. E infatti in Femca non fiata nessuno ma poi i risultati si vedono oramani le sconfitte e le debacle sono sotto gli occhi di tutti e i tanti scontenti ed epurati vanno, giustamente, in altre organizzioni sindacali per prima la Uil che accoglie a braccia aperte gli esuli e fidatevi sono migliaia e migliaia i numeri dei lavoratori che hanno abbandonato la Cisl.
Una federazione che predica bene e razzola molto male ma oramai la regina e’ nuda, tutti hanno visto e in confederazione la Femca e’ la federazione zimbello considerata allo sbando senza guida e ne governo ma talmente residuale su cui non vale la pena intervenire e perderci tempo tanto tutto si risolve da se basta aspettare un pochino. Ma Nora ci ha insegnato che al peggio non ce mai fine e il futuro che lei si ostina a non delineare non puo’ esser che peggio di oggi.
https://www.huffingtonpost.it/politica/2025/07/15/news/abbiamo_un_sindacato_semicit_sfilza_di_meloniani_al_congresso_della_cisl-19654871/?ref=HHTP-BH-I19627647-P1-S1-T1
Quanto scritto da Anonimo ieri alle 21:52 è perfettamente condivisibile, ma un punto è sbagliato:
Nora ha già deciso il suo futuro e anche la sua sostituzione.
Rimarrà saldamente in Femca, perché è l’unico luogo al mondo dove viene minimamente considerata e, falsamente, benvoluta.
Troverà uno spazio nelle retrovie, da cui potrà continuare a governare il fantoccio che metterà al suo posto: non potrà che essere il servile Rizzuto, che le risponde come un cagnolino.
Se oggi si imposta su Google una ricerca con la parola Cisl si può notare la scomparsa della figura di Sandro Antoniazzi che sovrasta nettamente il congresso di questi giorni. Un gigante della CISL da un lato e una minuscola per non dire una inesistente CISL di oggi che ha perso completamente le proprie radici.
Giusto così.
Votazioni truffa oggi al consiglio generale della femca nazionale… Voto palese per dare conferma del terzo mandato alla sciura.. In un organizzazione democratica come la nostra non si fanno queste cose. È come puntare la pistola sulla fronte di qualcuno e costringerlo a votare…Da delegato mi sento defraudato della possibilità di esprimere il mio voto nel massimo riserbo…Credo che a sto punto valuterò se stare o meno ancora dentro la struttura. Una federazione fantoccia guidata da una capa inutile e inconsistente ma ben capace di usare le armi politiche a disposizione per continuare a governare anche nel prossimo lustro. E non ho detto lustro a caso… Il voto di oggi che comprende anche la mozione finale, conferma nonostante tutto che siamo alla falsità moltiplicata all’ennesima potenza… Basta uno starnuto a far cambiare idea a molti.. ma molti molti…